
Parliamo di dati reali e concreti.
Cioè di "quelle strane cose" di cui il governo Berlusconi non parla mai.
La produzione industriale italiana è diminuita a settembre 2008 dello 0,4% rispetto al settembre 2007 e del 2,1% rispetto all'agosto 2008.
Lo comunica l'Istat, precisando che l'indice della produzione corretto per giorni lavorativi ha registrato un calo tendenziale del 5,7% (settembre ha avuto 22 giorni lavorativi contro i 20 del settembre 2007).
Il calo congiunturale è il maggiore dal dicembre 1998.
L'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato variazioni negative per:
i beni strumentali (-8,2%)
i beni intermedi (-6,4%) e
i beni di consumo (-5,7%, con un -5,6% per i beni non durevoli e un -5,2% per i beni durevoli).
Le diminuzioni tendenziali più marcate hanno riguardato i settori:
delle pelli e calzature (-19,3%)
del legno e prodotti in legno (-13,2%)
dei mezzi di trasporto (-12,8%)
degli apparecchi elettrici e di precisione (-9,7%).
Particolarmente critici appaiono i dati inerenti la produzione industriale di autoveicoli:
a settembre ha registrato una flessione del 26,3% rispetto a settembre 2007. http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_816027655.html
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/11/produzione-industriale-settembre.shtml?uuid=d65ea26c-af0f-11dd-a99d-3627287c4046&DocRulesView=Libero
Non c'è più tempo per le buffonate, le battute e le gag.
Nè per le finte riforme il cui unico scopo è distogliere l'attenzione da i veri problemi che stanno facendo sprofondare il paese in un baratro.
Sinceramente? Non ho speranze.