giovedì 30 luglio 2009

Appello delle ONG all'Unione Europea ed al Governo Italiano per Gaza


GAZA: DENUNCIA ONG, DOPO "PIOMBO FUSO" NIENTE E' CAMBIATO
Roma, 22 lug. -


Sono trascorsi sei mesi dalla fine dell'operazione militare israeliana a Gaza e centinaia di migliaia di persone non hanno ancora casa e accesso all'acqua potabile.
E' la situazione denunciata da tredici ong palestinesi che lavorano a Gaza, che hanno lanciato oggi un appello da Gerusalemme all'Unione europea e al governo italiano.
La riapertura dei valichi di frontiera con Gaza e' necessaria per attivare la ricostruzione civile.
Le ong italiane spiegano che nella Striscia "l'economia, incluso il settore agricolo, e' quasi al collasso e la ricostruzione sembra un'mpresa impossibile".
E ancora: "L'operazione 'Piombo Fuso' ha distrutto il tessuto economico gia' fortemente indebolito dall'embargo imposto dal governo israeliano. La ricostruzione e' attualmente limitata dal divieto imposto sempre dal governo israeliano di far entrare nella Striscia di Gaza materiali come cemento e ferro".
Secondo le ong firmatarie dell'appello "ventimila famiglie non possono riprendere una vita normale, molti sono costretti ancora a vivere in campi profughi o in abitazioni improvvisate e del tutto precarie".
Inoltre, continuano le ong, "circa 35,000 persone non hanno accesso all'acqua potabile e a un sistema sicuro di trattamento delle acque reflue.
La ricostruzione di scuole, ospedali, universita' e di molte altre infrastrutture pubbliche non ha ancora avuto inizio.
Cibo e medicine passano, in modo irregolare, solo attraverso il valico di Kerem Shalom e molte scorte di medicinali sono in fase di esaurimento".

Le tredici organizzazioni umanitarie -Acs, Cisp, Ciss, Cospe, Cric, Centro internazionale crocevia, Disvi, Educaid, Gvc, Medina, Overseas, Terre des Hommes Italia, Vis- sono convinte che finora nessun passo in avanti sia stato compiuto dalla comunita' internazionale per garantire l'entrata a Gaza degli aiuti.

E fanno appello all'Unione europea affinche' "congeli il rafforzamento dell'accordo di associazione Ue-Israele, che ha posto come prerequisito per lo Stato di Israele il rispetto 'dei principi della Carta delle Nazioni Unite e dei diritti umani'".
Al governo italiano, che ha stanziato 4 milioni di euro per aiuti di emergenza destinati alla popolazione della Striscia di Gaza si chiede "di esercitare le pressioni necessarie sul governo di Israele affinche' garantisca l'apertura dei valichi di frontiera e il passaggio dei beni necessari per realizzare le attivita' e i progetti di ricostruzione e di riabilitazione finanziati attraverso tali fondi".

http://www.ong.agimondo.it/notiziario-ong/notizie/200907221525-cro-rt11175-gaza_denuncia_ong_dopo_piombo_fuso_niente_e_cambiato

Ringrazio Mario Badino che attraverso i suoi post mi ha fatto conoscere l'appello
http://mariobadino.noblogs.org/post/2009/07/26/dopo-piombo-fuso-gaza-muore-di-sete-e-di-malattie

http://www.gennarocarotenuto.it/9681-dopo-piombo-fuso-gaza-muore-di-sete-e-di-malattie/

e Arial per la sua attenzione ed azione continua ed efficace pro Gaza.

Spero che altri blog pubblichino questo appello, rimasto ovviamente ignorato dai nostri mass media ufficiali.
Sta diventando sempre più un nostro dovere civile, etico e morale ribellarci ed agire contro questa censura sorda ma dilagante che sta "uccidendo" ogni forma di informazione vera e scomoda.

mercoledì 22 luglio 2009

Processo Eternit: Casale Monferrato e 2.000 morti di cui nessuno parla



Dal 1907 al 1986 a Casale Monferrato ha operato la multinazionale Eternit, specializzata nella produzione di prodotti in cemento amianto per l'edilizia.
L'esposizione alle fibre aerodisperse dell'asbesto (amianto) provoca, oltre all'asbestosi, diverse tipologie tumorali fra le quali la più frequente é il mesotelioma pleurico, privo di cura, la cui incubazione può variare dai 15 ai 45 anni.
In Italia l'impiego dell'amianto é stato messo fuorilegge solo nel 1992; a Casale Monferrato l'amianto, secondo l'indagine del Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, ha già ucciso, ad oggi, 1.400 persone fra le quali 900 ex lavoratori dello stabilimento Eternit e 500 cittadini.
L'amianto é stato utilizzato nella fabbricazione di materiali isolanti, nella sostituzione di freni e frizioni, per alcune plastiche rinforzate e vernici, nei prodotti di cemento amianto per l'edilizia (condutture dell'acqua, tetti, canne fumarie): solo nella città di Casale oggi si stimano ancora 800.000 metri quadri di coperture da bonificare.
Recentemente è stato valutato che i casi di mesotelioma pleurico e malattie derivanti dall'amianto aumenteranno progressivamente fino a raggiungere un picco che vedrà il suo culmine fra il 2015 ed il 2020.

http://www.youtube.com/user/nonlasciatecisoli

(AGI) - Torino, 22 lug - "Oggi e' stata scritta una pagina importante nella tormentata storia dell'amianto in Piemonte, in Italia e credo in tutto il mondo". Questo il primo commento del procuratore Raffaele Guariniello all'uscita dall'aula dell'udienza preliminare per la vicenda Eternit. "C'e' stato un esame approfondito da parte del gup - ha proseguito Guariniello - di tutte le questioni poste: il giudice ha ritenuto fondata la nostra impostazione tanto che ha respinto tutte le eccezioni della difesa. Questa vicenda rimarca che in materia di sicurezza sul lavoro - ha concluso il magistrato - il ruolo della magistratura e' fondamentale e serve che diventi ancora piu' incisivo".

http://www.agi.it/cronaca/notizie/200907221120-cro-rt11039-eternit_indagati_rinviati_a_giudizio

domenica 19 luglio 2009

7 foto della CROCE ROSSA per mostrare come è la vita a Gaza oggi. By BBC NEWS

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha scattato e diffuso queste foto per mostrare la durezza della situazione a Gaza, 6 mesi dopo l’operazione militare israeliana.
Il sito della BBC News le ha pubblicate.
Buona lezione di giornalismo ai nostri mass media.


Khalili non può ricostruire la sua casa perché il blocco ai confini della Striscia non permette l’arrivo di materiale per la ricostruzione.

Andare a prendere l’acqua potabile è spesso compito dei bambini. La guerra ha danneggiato la già fragile rete idrica e fognaria di Gaza. Israele ha dichiarato che la sua azione militare aveva lo scopo di fermare il lancio di razzi verso Israele da parte di militanti di Gaza


La marina israeliana permette ai pescatori di Gaza di uscire solo fino a 3 miglia nautiche dalla costa. Questo significa che il pescato è quasi sempre scarso . Israele ha rafforzato le restrizioni in Gaza dopo che Hamas ha preso il controllo del territorio nel giugno 2007


Meriam cerca di procurare cibo nutriente ai suo bimbi, ma raramente ci riesce. Metà della popolazione di Gaza dipende dalle nazioni unite per i rifornimenti alimentari. Molte famiglie sono state costrette a vendere i propri averi personali, come i gioielli , per tirare avanti.


Molti bambini a Gaza soffrono di anemia, dovuta principalmente a carenza di ferro. Questa bimba, Yehia Alhassani ha 14 mesi. La mamma non ha più latte e la famiglia non può permettersi di comprare il latte in polvere.


Rajeh è un disoccupato Palestinese che vive nella parte meridionale di Gaza. Sta raccogliendo legna da ardere da portare alla moglie per cucinare. Non può permettersi di comprare una delle cucine a gas che si trovano sul mercato.


Salama Abu Medain, di 65 anni, sta utilizzando gli strumenti della vecchia fattoria del padre per ripulire il suo campo, danneggiato durante l’operazione militare israeliana di dicembre 2008-gennaio 2009


http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8154275.stm

domenica 12 luglio 2009

Ecco il video delle minacce e dei momenti precedenti la cattura dello Spirit da parte delle forze speciali Israeliane

Irish
agazafriends ,
Gaza Media List

data:12 Luglio 2009 12.50
oggetto[GazaFriends]
The video of Israel threatening and getting ready to board is now on our YouTube

Please continue to send the video around.
We also are working on the footage of the actual boarding that one of the passengers recorded and brought out. Mostly, it appears as though the ten men who came on board were completely masked, carrying an inordinate number of weapons, and spent their time raising their masks and throwing up overboard, when they weren't ordering the passengers around.

giovedì 2 luglio 2009

Decreto Sicurezza ed imbarbarimento culturale. Quando leggi un post ed avresti voluto scriverlo tu...

Solitamente non riporto post provenienti da altri blog.
Non perchè non li condivida (alcune volte) o perchè rappresentino cose che non accetto (altre volte).
Ma, semplicemente, perchè credo che ogni post sia come un figlio, e debba crescere e maturare nel suo ambiente di origine.

Faccio un'eccezione questa volta.
E la faccio con un post che non mi trova TOTALMENTE d'accordo, ma mi sembra interessante e condivisibile proprio per questo.
dal blog A Sinistra: la Rimozione della Cultura
Per questa sua capacità e proprietà si far riflettere e confrontarsi chi si riconosce a sinistra.
Una capacità e proprietà che forse stiamo perdendo...

A gennaio riportai un pezzo tratto dal “Politecnico” di Elio Vittorini sul ruolo della cultura nella società.
Un mio commento terminava con questa considerazione “La nuova Cultura che sia a difesa dell’uomo e non solo consolatoria la sento dopo Gaza più distante, ma, credo che sia una battaglia a cui non ci si deve sottrarre nel tentativo di dare alle prossime generazioni oltre al bello dei quadri, palazzi, sculture anche una società migliore e più giusta.”

Oggi finirà il suo iter parlamentare il DdL conosciuto come “pacchetto sicurezza”....

Per continuare a leggere:

http://a-sinistra.blogspot.com/2009/07/cultura-la-rimozione-della-memoria.html

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