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giovedì 12 maggio 2011

Freedom Flotilla 2, sabato a Roma con Vittorio nel cuore

Freedom Flotilla 2, sabato a Roma con Vittorio nel cuore

Con il vento del sud
Con Vittorio e la Palestina nel cuore
Con la Freedom Flotilla per la fine dell’assedio di Gaza
Quello che viviamo non è un momento qualsiasi. Quello che viviamo è un momento di grandi lotte, grandi speranze, ma anche grandi oppressioni.
Il vento del sud, quello che si alza dalle sollevazioni che percorrono da mesi il mondo arabo, è destinato ad arrivare anche sulla nostra sponda del Mediterraneo. E’ un messaggio di liberazione che chiama all’unità, alla solidarietà, alla fratellanza, alla lotta contro l’ingiustizia.
Chi si riconosce in questi ideali è dunque chiamato all’azione.
C’è un luogo dove l’oppressione è concentrata come da nessun’altra parte, e dove massimo è il bisogno della solidarietà internazionale: questo luogo è la Palestina, ed in particolare la Striscia di Gaza sottoposta da anni al barbaro e disumano assedio di Israele.
Proprio per contribuire a porre fine a questo assedio, nella seconda metà di maggio una flotta composta da navi provenienti da più di 25 paesi si dirigerà verso Gaza per portare solidarietà ed aiuti umanitari al milione e mezzo di persone rinchiuse in quella immensa prigione a cielo aperto. E’ la Freedom Flotilla 2, che vuole continuare l’opera della prima flottiglia attaccata lo scorso anno dalla marina israeliana, con l’assassinio impunito di nove attivisti.
Affinché questa missione abbia pieno successo occorre una vasta mobilitazione, una continua pressione e vigilanza sui governi dei paesi coinvolti. Un’azione tanto più necessaria in Italia, con un governo che si distingue per il suo totale e acritico sostegno anche alle più feroci operazioni (vedi Piombo fuso) dei governi israeliani.
Il nord ed il sud del Mediterraneo devono unirsi in un’unica battaglia di liberazione.
Oggi, mentre i popoli arabi chiedono libertà, democrazia e giustizia sociale, le grandi potenze rispondono con i bombardamenti, con oscure manovre per osteggiare il cambiamento, con la criminalizzazione degli immigrati che fuggono dalla miseria e dalla guerra. Mentre la storia si muove davanti ai nostri occhi, i governi occidentali ripropongono la loro logica di sfruttamento neo-colonialista dei popoli e delle loro risorse.
Il 14 maggio manifesteremo per la Freedom Flotilla, ma manifesteremo anche per dimostrare che l’Italia non è né Berlusconi, né chi ha approvato la partecipazione alla guerra della Nato, perché c’è un popolo che si oppone all’oppressione ed alla guerra e che vuole la libertà per il popolo palestinese.
Per la fine dell’assedio di Gaza!
Per il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese!
Per il sostegno alle lotte dei popoli arabi per la libertà e la giustizia sociale!
Per dare continuità al lavoro di Vittorio!

lunedì 31 maggio 2010

ll messaggio in diretta alle 11 p.m. di ieri sera dell'attacco della marina israeliana alla Flotilla. Link per avere aggiornamenti ed update



22.05 (13 ore fa)
lubna:  greta urgent we have threat from israel (check out the HELP button on www.witnessgaza.com)

me: 
 Lubna. What is happening?

lubna:  two israeli ships coming toward us me:  So glad to see you here

Me: Please try to stay on this so I can tweet it 

lubna: 
 they contact the ship asked who we are and dissappeared now they getting close to the ship we can see them stay here 3 boats are coming not two 3 israeli boats we are 78 mile from israel

me:  I'll keep writing

lubna:  people here put their life jackets every body preppering here

me:  OK. You are the lifeline to our TWITTER account

 lubna:  we may loose the wirless, we didnt expect them now, we thought they will arrive at the morning, please stay in touch with the other boats

Sent at 10:50 PM on Sunday
 
me: 
 We can't reach anyone

Sent at 10:52 PM on Sunday

me:  where are you? Are you there?


--
Greta Berlin, Co-Founder
+357 99 18 72 75
witnessgaza.com
www.freegaza.org
http://www.flickr.com/photos/freegaza
Per aggiornamenti ed update continui clikkare qui:
http://twitter.com/freegazaorg

Ricordo solo che le imbarcazioni stavano portando aiuti umanitari e persone portatrici di pace.
Un'unica domanda... La Farnesina e Frattini sono diventati muti o sono solo servi?

domenica 19 luglio 2009

7 foto della CROCE ROSSA per mostrare come è la vita a Gaza oggi. By BBC NEWS

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha scattato e diffuso queste foto per mostrare la durezza della situazione a Gaza, 6 mesi dopo l’operazione militare israeliana.
Il sito della BBC News le ha pubblicate.
Buona lezione di giornalismo ai nostri mass media.


Khalili non può ricostruire la sua casa perché il blocco ai confini della Striscia non permette l’arrivo di materiale per la ricostruzione.

Andare a prendere l’acqua potabile è spesso compito dei bambini. La guerra ha danneggiato la già fragile rete idrica e fognaria di Gaza. Israele ha dichiarato che la sua azione militare aveva lo scopo di fermare il lancio di razzi verso Israele da parte di militanti di Gaza


La marina israeliana permette ai pescatori di Gaza di uscire solo fino a 3 miglia nautiche dalla costa. Questo significa che il pescato è quasi sempre scarso . Israele ha rafforzato le restrizioni in Gaza dopo che Hamas ha preso il controllo del territorio nel giugno 2007


Meriam cerca di procurare cibo nutriente ai suo bimbi, ma raramente ci riesce. Metà della popolazione di Gaza dipende dalle nazioni unite per i rifornimenti alimentari. Molte famiglie sono state costrette a vendere i propri averi personali, come i gioielli , per tirare avanti.


Molti bambini a Gaza soffrono di anemia, dovuta principalmente a carenza di ferro. Questa bimba, Yehia Alhassani ha 14 mesi. La mamma non ha più latte e la famiglia non può permettersi di comprare il latte in polvere.


Rajeh è un disoccupato Palestinese che vive nella parte meridionale di Gaza. Sta raccogliendo legna da ardere da portare alla moglie per cucinare. Non può permettersi di comprare una delle cucine a gas che si trovano sul mercato.


Salama Abu Medain, di 65 anni, sta utilizzando gli strumenti della vecchia fattoria del padre per ripulire il suo campo, danneggiato durante l’operazione militare israeliana di dicembre 2008-gennaio 2009


http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8154275.stm

domenica 12 luglio 2009

Ecco il video delle minacce e dei momenti precedenti la cattura dello Spirit da parte delle forze speciali Israeliane

Irish
agazafriends ,
Gaza Media List

data:12 Luglio 2009 12.50
oggetto[GazaFriends]
The video of Israel threatening and getting ready to board is now on our YouTube

Please continue to send the video around.
We also are working on the footage of the actual boarding that one of the passengers recorded and brought out. Mostly, it appears as though the ten men who came on board were completely masked, carrying an inordinate number of weapons, and spent their time raising their masks and throwing up overboard, when they weren't ordering the passengers around.

martedì 30 giugno 2009

Aggiornamento appena arrivato via mail e via sms sulla SPIRIT: SOLDATI ISRELIANI SALITI A BORDO

SMS DELLE ORE 16.26
TUTTI I PASSEGGERI DELLA SPIRIT SONO STATI PRELEVATI E PORTATI IN UNA LOCALITA' ISRAELIANA SCONOSCIUTA




SMS DELLE 14.37:

SOLDATI ISRAELIANI SALITI SULLA SPIRIT

QUESTA LA MAIL RICEVUTA POCO PRIMA:

daRamzi Kysia
agazafriends@lists.riseup.net
data30 giugno 2009 14.25
oggetto[GazaFriends] UPDATE from the Spirit

Dear Friends,

We have unconfirmed reports from al-Jazeera that Israeli Occupying Forces have stopped and boarded the Spirit of Humanity. We're not sure if our folks are being arrested yet or not.

More to follow...

CALL & FAX the Israeli Navy at:
tel: +972 3737 7777 or +972 3737 6242
fax: +972 3737 6123 or +972 3737 7175


CALL Mark Regev in the Prime Minister's office at:
+972 2670 5354 or +972 5 0620 3264
mark.regev@it.pmo.gov.il


CALL Shlomo Dror in the Ministry of Defence at:
+972 33697 5339 or +972 50629 8148
mediasar@mod.gov.il

TRADUZIONE:

Cari amici, abbiamo ricevuto un messaggio ufficioso da Al-Jazeerab che soldati israeliani hanno bloccato la SPIRIT e sono saliti a bordo.
Allo stato attuale, non sappiamo se ci sono stati già degli arresti o no..

http://www.flickr.com/photos/29205195@N02/

giovedì 15 gennaio 2009

All'alba la Marina israeliana ha minacciato di bombardare la nave umanitaria SPIRIT costringendola a tornare indietro.Ecco l'idea di pace di Israele..

Stamattina mi è arrivata questa mail dal Free Gaza Mov.:

La SPIRIT OF HUMANITY, l'imbarcazione che era salpata mercoledì da Cipro diretta a Gaza, con a bordo medici, giornalisti, operatori volontari e politici, e che stava trasportando un carico umanitario di medicinali e materiale sanitario per gli ospedali e la popolazione di Gaza, è stata bloccata dalla Marina israeliana a 100 miglia dalle coste di gaza (quindi in acque internazionali)e costretta a tornare indietro.

Tutto questo sotto la minaccia di cannoneggiamento.


Prima di partire, il Free Gaza Mov. aveva reso pubblica la lista dei passeggeri, e le autorità cipriote avevano perquisito l'imbarcazione per certificare l'assoluta assenza di materiale comunque definibile "pericoloso" per la sicurezza di Israele.

Gli organizzatori avevano, anche, inviato una missiva ufficiale alle autorità israeliane per annunciare l'arrivo dell'imbarcazione.

Circa alle 3 di stanotte (ore locale)a 100 miglia dalle coste gazawi, 5 navi cannoniere israeliane hanno circondato la SPIRIT OF HUMANITY, intimando all'imbarcazione di invertire la rotta e tornare indietro.

Quando è stato chiesto agli israeliani se erano a conoscenza che, aprire il fuoco su civili disarmati è un crimine di guerra,la risposta è stata che comunque la SPIRIT OF HUMANITY sarebbe stata fermata con ogni mezzo.

La Spirit sta ora tornando a Cipro.

Nella mail che riporto qui di seguito, vengono indicati alcuni recapiti israeliani che si possono contattare per chiedere la cessazione di ogni impedimento alle azioni di aiuto ai civili di Gaza da parte di Israele.

data: 15 gennaio 2009 5.46
oggetto[GazaFriends]:
Israel Threatens to Shoot Unarmed Civilians aboard Mercy Ship

For more information, please contact:
(Cyprus) Lubna Masarwa, +357 97 625 828
(Cyprus) Mary Hughes, +357 99 081 767
(Gaza) Ewa Jasiewicz, +972 598 700 497

(Mediterranean Sea, 15 January 2009) -
The Israeli navy today threatened to kill unarmed civilians aboard a mercy ship on its way to deliver
medical supplies and doctors to besieged Gaza.

The Free Gaza Movement ship, SPIRIT OF HUMANITY, left Cyprus Wednesday
morning carrying doctors, journalists, human rights workers, and
parliamentarians.
The ship also carried over a ton of desperately needed
medicines donated by the European Campaign to Break the Siege, intended
for overwhelmed hospitals in the Gaza Strip.

At the request of the ship’sorganizers the passenger list and manifest were publicly released, and Cypriot authorities searched the boat prior to its departure in order to certify that it only carried humanitarian items.
The organizers also sent an official notification to the Israeli government of their intent to break through the blockade of Gaza.

At roughly 3am UST (1am GMT), in international waters 100 miles off the
coast of Gaza, at least five Israeli gunboats surrounded the SPIRIT OF
HUMANITY and began recklessly cutting in front of the slow-moving civilian
craft.


The Israeli warships radioed the SPIRIT, demanding that the ship
turn around or they would open fire and “shoot.” When asked if the Israeli
navy was acknowledging that they intended to commit a war crime by
deliberately firing on unarmed civilians, the warships replied that they
were prepared to use “any means” to stop the ship.


An earlier attempt by Free Gaza to deliver doctors and medical supplies
ended on 30 December when Israeli gunboats deliberately and repeatedly
rammed the DIGNITY, almost sinking that ship. Rather than endanger the
lives of its passengers, the SPIRIT is now returning to Cyprus.

Israel's reckless and shocking threats against an unarmed ship on a
mission of mercy are a violation of both international maritime law and
the UN Convention on the Law of the Sea, which states that "the high seas
should be reserved for peaceful purposes."

CALL the Israeli Government and demand that it immediately STOP attacking
the civilian population of Gaza and STOP using violence to prevent human
rights and humanitarian assistance to the Palestinian people.

Mark Regev in the Prime Minister's office:
+972 2670 5354 or +972 5 0620 3264
mark.regev@it.pmo.gov.il

Shlomo Dror in the Ministry of Defence:
+972 3697 5339 or +972 50629 8148
mediasar@mod.gov.il

The Israeli Navy Spokesperson:
+ 972 5 781 86248

martedì 30 dicembre 2008

La Dignity speronata dalla Marina israeliana:stava portando aiuti umanitari a Gaza.Il servizio della CNN e la testimonianza di Vik. Pagliara dove era?

Prima di tutto (quasi come una sorta di introduzione allo scenario attuale di Gaza) voglio riportarvi la mail ricevuta da Vittorio stanotte:

data 30 dicembre 2008 2.30
oggetto: bombing

Attorno al porto sono cadute 15 bombe,400/500 metri dalla mia visuale.

Attaccano le macerie di quello che hanno distrutto ieri e il giorno prima.

Verso le 22 invece un apache ha sorvolato il porto e lanciato una decina di razzi,
distrutte presumo 6 imbarcazioni, almeno 3 di pescatori palestinesi (barche piccole).

Una grossa nube di fumo grigio si muove dal porto verso il mio palazzo,
ma non posso chiudere le finestre, se non esplodono.

Da lontano si ode l'attacco all'università islamica.

Nessuna sirena di ambulanze verso dove sto io,il più dei morti da queste parti li hanno già fatti due giorni fa.


Avevo ricevuto ieri sera un sms che mi informava che Vittorio avrebbe dormito nell'appartamento di Andrew (l'altro attivista pacifista scozzese rapito ed imprigionato insieme a Vittorio e Darlene, anche lui già tornato a Gaza) e George.

L'appartamento è proprio davanti al porto di Gaza e questo gli avrebbe permesso di controllare ed aspettare "a vista" l'arrivo della Dignity previsto questa mattina.

Cosa è la Dignity?
E' una imbarcazione del FreeGaza Mov. partita il 29 dicembre da Cipro per portare a Gaza medici e materiale sanitario e chirurgico.

http://www.freegaza.org/index.php?module=latest_news&id=e060e9316ba931b0a86fe47234d777f3

Stamattina ricevo questo sms da Vittorio... Ore 7.20
Hanno speronato la Dignity e sparano: Li hanno costretti a dirigersi in Libano.

Cui è seguito questo altro...Ore 7.36
Falla nello scafo dopo lo speronamento dei pirati israeliani.Lanciato sos.

Fortunatamente verso le 8 e 30 si veniva a sapere che non c'erano feriti e che la Dignity "scortata" da 3 navi israeliane, con la falla che continua ad imbarcare acqua, procede lentamente verso il Libano.Il Presidente libanese ha ordinato di predisporre navi di appoggio e soccorsi non appena la Dignity entrerà in acque libanesi.

Ecco la testimonianza rilasciata stamattina da Vittorio Arrigoni a radio Popolare sulla vicenda della Dignity:

http://www.radiopopolare.it/fileadmin/notiziario/notiziario_10_26.mp3

Alle 15 vengo informata che un servizio della CNN sull'accaduto è appena andato in onda, ecco la presentazione del servizio TV sul sito del Network americano.

Scrivo la traduzione e metto il link per chi vuole leggere in originale l'intero pezzo:

Il corrispondente della CNN Karl Penhaul era a bordo della Dignity quando è avvenuta la collisione in acque internazionali a circa 9o miglia (140 km) da Gaza.
In un messaggio radio, le autorità israeliane hanno dichiarato che la Dignity è implicata in attività terroristiche.
La Dignity stava trasportando 16 persone tra passeggeri ed equipaggio e stava tentando di raggiungere Gaza attraverso il blocco d'assedio israeliano.
A bordo materiale di soccorso, giornalisti, medici e attivisti per i diritti umani.


http://search.cnn.com/arProcessing.jsp?sType=news&docID=/www/xml/cnn//2008/12/30/WORLD_meast_gaza.israel.airstrikes.xml&dest=http://edition.cnn.com/2008/WORLD/meast/12/30/gaza.israel.airstrikes/index.html&qry=dignity

Questo è il video del reportage della CNN:



E questo è il reportage di Al Jazeera che mostra la Dignity in un porto del sud del Libano e i danni subiti dell'imbarcazione. C'è anche un'intervista alla portavoce della marina israeliana. Molto indicativa.. Il tutto in inglese (ovviamente).



Ma forse ci sarà ancora qualcuno che scriverà e griderà che il caro ed esimio Pagliara, corrispondente del TG1 e TG2 da Israele, che non si azzarda mai a mettere piede in Gaza, ma discetta e disquisisce con incredibile faccia tosta (per non dire faccia come il cxlo) e parzialità filoisraeliana è più attendibile della CNN.
L'ennesima pagina nera del"giornalismo" nostrano.

venerdì 19 dicembre 2008

Rompo il muro del silenzio per chi rompe l'assedio di Gaza: Vittorio Arrigoni sta nuovamente navigando verso Gaza...

Ho ricevuto questa comunicazione via mail oggi dal Free Gaza Movement, che mi ha confermato alcune anticipazioni arrivate da Vittorio a Cipro.
Rompo il muro del silenzio per parlare e diffondere di chi sta rompendo l'assedio di Gaza.
Ne vale la pena... :-) Un caro saluto a tutti,
Audrey

Aggiornamento ricevuto via sms stamattina (20 dicembre) alle 6 e 35 ora italiana:
Arrivati a Gaza sani e salvi.

Appena ho altri update via mail li posto.

The boat has left

The two Qatari envoys stood on the upper deck surrounded by their flags, smiling as the boat pulled away from the dock, waving to those of us remaining on the ground. They are members of the Eid Charity and going to Gaza as the very first Arab delegation. Al Jazeera was taping the departure, this time with the beautiful Katia Naser reporting from the back deck of the boat.Two Israelis are also on board, one a journalist from the liberal channel 10, and the other, Neta Golan, one of the co-founders of the ISM.

The boat is returning Vik Arrigoni to Gaza. He was kidnapped from the fishing boat, seven miles off the coast of Gaza several weeks ago, and he wants to go back and finish the work he started. He could only come back with us.

They are five of fifteen passengers and crew going this time. The weather was beautiful as they left and they should have a smooth trip all the way to Gaza. We will report more tomorrow as they approach the shores of the embattled slice of the Mediterranean called Gaza.

http://www.freegaza.org/

http://www.anis-online.de/office/events/FreeGazaSong.htm

http://www.flickr.com/photos/29205195@N02/

I 2 rappresentanti del Quatar stavano sul ponte superiore, circondati dalle loro bandiere , sorridendo mentre la barca si allontanava dal molo, salutando quelli tra noi rimasti a terra…
Sono membri di Eid Charity e rappresentano la prima vera delegazione araba che raggiunge Gaza.
Al Jazeera ha ripreso le immagini della partenza., con la splendida Katia Naser come reporter.
A bordo ci sono anche 2 israeliani, uno è un giornalista del canale televisivo liberal 10, e l'altra è Neta Golan , una dei cofondatori dell’ISM.

La barca sta riportando Vittorio Arrigoni a Gaza.
Vittorio venne prelevato da un peschereccio, mentre stava a 7 miglia dalle coste di Gaza alcune settimane fa e vuole tornare a completare il lavoro che aveva iniziato e poteva tornarci solo con noi.

Questi sono 5 dei 15 fra passeggeri ed equipaggio partiti.
Il tempo era bello alla partenza e dovrebbero avere una navigazione tranquilla fino a Gaza.
A domani per ulteriori notizie mentre si avvicineranno alle coste di quella fettina fortificata di Mediterraneo chiamata Gaza.



martedì 25 novembre 2008

Lettera di Vik (Guerrillaradio) a tutti gli amici: dall'assedio all'esilio


Ciao a tutti, fratelli e sorelle,
al di qua e al di là del filo spinato israeliano che imprigiona Gaza nel suo assedio.
Sto meglio, nel tepore della casa dei miei genitori,
col mio cane che non smette un secondo di scodinzolarmi attorno,
bevendo qualche arham juice, fumando le mie beedies, guardando malinconico fuori dalla finestra un giardino che si ovatta di bianco,qui nevica.

Certamente sono colto dalla famosa "febbre di Gaza".

Non c'è rimedio se non tornare alla battaglia che ho interrotto,bisogna saper accettare il proprio destino, anche se è generoso di dolore e avaro gioie.

Sono un leone io,
più mi bastonano, più mi imprigionano,
più rafforzano la mia determinazione verso quello in cui più credo,
che in questi ultimi mesi della mia vita e' significato
libertà per la gente di Gaza,
la mia recondita famiglia.

Sono già alla terza doccia quest'oggi,
più che dalle postule delle puntere d'insetto che infestavano la prigione in cui mi hanno tenuto sequestrato,mi sto ripulendo dal loro odio,qualcosa di veramente inumano.

Sto anche facendo un pò di allenamento fisico,e di forchetta,riprendendomi i chili perso negli ultimi giorni.

Ovviamente sto scrivendo anche qualche articolo, e rilasciando interviste.
Domani o dopo cercatemi su Il Manifesto.

questo il mio numero telefonico italiano:

(+39)
3343902658

Sabato dovrei essere a Firenze, per un convegno sulla Palestina, poi credo che volerò a Londra, i media inglesi si sono dimostrati attenti alla nostra causa in difesa dei diritti umani.

I media nostrani,come al solito tutti a presi a non disturbare il loro datore di lavoro unico,(leggasi berlusconi e la sua truppa di pidduistipostfascistimafiosi) che quando si parla di israele pare più servizievole di quando si inginocchiava davanti alla patta di Bush.

stay human,


Vostro Vik dall'esilio

Vittorio Arrigoni
contatti:
guerrillaingaza@gmail.com
3343902658

martedì 18 novembre 2008

Vik (Guerrilla) é stato arrestato stamattina dagli israeliani. Ecco gli ultimi aggiornamenti. Abbiamo bisogno dell'aiuto dei blogger!

FOR IMMEDIATE RELEASE

CONTACT:
Caoimhe (Gaza) + 972 598 273 960
Donna (Gaza) + 972 598 836 420
Fida (Gaza - Arabic) – + 972 599 681 669
ISM Media Office - + 972 2-2971824

Fifteen Palestinian fishermen along with three internationals have been kidnapped in Palestinian waters by the Israeli Navy. They were fishing seven miles off the coast of Deir Al Balah, clearly in Gaza fishing waters and well within the fishing limit detailed in the Oslo Accords of 1994.

The fishermen and the human right's observers were transferred from 3 separate boats to the Israeli warships. Other Palestinian fishermen reported that the 3 boats were seen being taken north by the Israeli Navy.

The three internationals are Andrew Muncie from Scotland, Darlene Wallach from the United States and Victor Arrigoni from Italy. The U.K., U.S. and Italian embassies in Tel Aviv have been contacted and know about the abductions.
Please call the Israeli Ministry of Justice at +972 26 46 66 66 and register your outrage over these illegal actions by the Israeli Navy. Then call the Embassies in Jerusalem and make sure they know that many of us are appalled by Israel's illegal search and seizure.

Stephen Brown, UK Consulate +972 25 41 41 00
U.S. Consulate General + 972-2-6227230
Luigi MATTIOLO, Italian Ambassador +972 3 5104004

Oggetto: Update on the kidnapped fishermen and internationals

I just spoke to Stephen Brown, the UK consulate, and he has received an email from the Israeli authorities that Andrew is in the detention center at Ben Gurion Airport, probably on his way to being deported. Neither the U.S. consulate nor the Italian consulate have been forthcoming about Vik and Darlene. If you want to call them, their numbers are below.

U.S. Consulate General + 972-2-6227230
Luigi MATTIOLO, Italian Ambassador +972 3 5104004

giovedì 9 ottobre 2008

Pictures speak louder than words.Greetings from Gaza... Ricevute dal FreeGaza Movement con preghiera di diffonderle


Ricevo dal FreeGaza Movement con la preghiera di diffondere...
Sono immagini della vita quotidiana a Gaza ed in Palestina, alcune riguardano bambini, adolescenti e scuole.
Forse ci aiuteranno a capire cosa significa crescere a Gaza, sempre che si riesca a diventare adulti.

ps Mi scuso per la crudezza di alcune immagini, ma la realtà, a volte è più cruda di ogni immaginazione.
E' chiaro che chiunque voglia prelevare e diffondere questa immagini è libero di farlo e può essere solo utile alla causa palestinese.
Grazie ed un caro saluto a chiunque passerà da qui...
Audrey

Let people know what happens there.


























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