mercoledì 29 aprile 2009

E Miriam Bartolini scrisse a Repubblica...Basta col ciarpame! E mi raccomando chiamatemi Veronica che fa tanto fine e poco starlette




Sulla ormai, e già, famosissima mail della Miriam Bartolini aka Veronica Lario a Repubblica, non voglio tornare.
Io credo che in un paese civile e politicamente maturo, corna e tradimenti di un/una marito/moglie (anche se Premier) sono affare privato tra lui/lei,la/il consorte ed eventualmente i figli.

E già questo fa capire come la penso sul comportamento (peraltro già notissimo) del nostro (come vorrei stare a 5000 km di distanza e dire del vostro..sigh)verso l'altra metà del cielo.

Quello che, sinceramente, non mi piace è la santificazione e trasformazione in un "santino" delle italiche moglie e donne, che, purtroppo, anche una certa sinistra, sta facendo nelle ultime ore della Veronica Lario al secolo Miriam Bartolini.

E' già, perchè la novella Catona la Censora, come molti sanno, conobbe il futuro marito e premier mentre si esibiva (piuttosto discintamente)sul palco del teatro Manzoni di Milano, mentre stava recitando nel "Magnifico cornuto", commedia di Fernand Crommelynck

Fu amore a prima vista, e la Miriam Bartolini divenne Miriam Berlusconi, ma chissà per quale vezzo continuò a farsi chiamare Veronica Lario, forse perchè, signora mia..Veronica Lario fa tanto fine..mentre Miriam Bartolini fa tanto lievito per le torte e desperate housewife...

Della serie...Chi è senza peccato, cara Miriam scagli la prima pietra.

lunedì 27 aprile 2009

Alemanno nega il Patrocinio al Gay Pride: è una manifestazione di tendenza.Ma lo concede a CasaPound che ha la tendenza giusta per lui: neofascista



Il 13 giugno,sfilerà nella capitale il corteo del RomaPride 2009, a conclusione di un insieme di eventi culturali, artistici, sportivi che celebrano, come ogni anno dal 1994 l'orgoglio e la fierezza della comunità delle persone gay, lesbiche, transgender, ecc.

Quella di quest'anno è un'occasione particolare, nella quale si ricordano i 40 anni della rivolta che ebbe inizio il 28 giugno nella Christopher Street di New York, dopo l'ennesima azione provocatoria della polizia al locale Stonewall Inn.

Quest'anno il Comune di Roma ha diramato un comunicato stampa nel quale annuncia che non concederà il suo patrocinio alla manifestazione.

Patrocinio che, come ben sanno gli organizzatori, viene di norma concesso solo per gli eventi collaterali e non per il corteo, per il quale, in verità non viene neanche chiesto.


Motivazione da parte di Alemanno:

IL Campidoglio non darà il proprio patrocinio al Gay Pride perché si tratta di una manifestazione «di tendenza».

Lo scorso Aprile il Comune di Roma ha patrocinato un convegno di Casa Pound. Organizzazione di estrema destra.
Ma si vede che in questo caso la tendenza era quella giusta a parere del sindaco.
Tendenza fascista.


http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_aprile_23/gay_pride_no_patrocinio-1501238795690.shtml

http://www.sinistra-democratica.it/gay-pride-roma-il-sindaco-dice-no-al-patrocinio

http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=12685

sabato 25 aprile 2009

Io c'ero. Di Walchiria Terradura partigiana della 5ª Brigata Garibaldi – Pesaro




Il 25 Aprile è la festa degli italiani.
Abbiamo combattuto per la libertà.
Eravamo quasi tutti giovani e combattevamo per la libertà dopo 20 anni di fascismo.
Abbiamo combattuto contro i tedeschi e i fascisti e abbiamo salvato l’Italia. Io lo sentivo come un dovere, non è che potessi vedere le cose che succedevano e stare alla finestra perché ero donna.
Mi sono ribellata all’ingiustizia e alla prevaricazione.
Il 25 aprile è la festa di tutti,
ma se c’è una cosa rivoltante
sono i tentativi di equiparare i repubblichini ai partigiani.

Loro sono stati servi dei tedeschi, facevano per loro il lavoro peggiore
.

Ed è una cosa che non posso pensare che uno che ha combattuto per la libertà possa avere la stessa considerazione degli aguzzini".


http://www.sinistra-democratica.info/modules/civicrm/extern/url.php?u=15623&qid=4103334



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giovedì 23 aprile 2009

Continua il "Restiamo Umani Gaza Tour" del libro di Vittorio Arrigoni.Ecco date e città...

Continua il Restiamo Umani Gaza Tour,
queste le prossime date:

Giovedì 23 aprile:

-REGGIO EMILIA: ore 21.00
il Comitato per la popolazione civile di Gaza presenta: "GAZA RESTIAMO UMANI - dicembre 2008 gennaio 2009" di Vittorio Arrigoni.

Presso LAB.AQ16 - via F.lli Manfredi 14 - ex Foro Boario - RE


- ROMA: ore 18
L’Associazione Ya Basta Moltitudia Onlus: Dalle periferie del mondo al cuore della Terra! Horus Liberato 2.0 – P.zza Sempione -
Presentazione del libro “Restiamo umani” di Vittorio Arrigoni (in collegamento da Gaza )



Venerdì 24 aprile:

-ROMA: ore 18
Presentazione del libro "Gaza - Restiamo umani" di Vittorio Arrigoni.
Presso Libreria Odradek Via Dei Banchi Vecchi 57 Roma (RM) Tel: 066833451


Sabato 25 aprile:

-BRINDISI: ore 19.30
Pino Marella introduce e presenta Restiamo Umani di Vittorio Arrigoni(in collegamento telefonico se non gli sparano in questi giorni) ,
Goldoni, Piazza Dante, Brindisi.




http://guerrillaradio.iobloggo.com/1792/solidarieta-da-gaza-e-per-gaza-continua-il-restiamo-umani-tour

venerdì 17 aprile 2009

Apre a Novara la fabbrica degli F-35 Lockheed e Alenia ringraziano:ci costeranno 13 miliardi di Euro (in rate fino al 2026)

Ho ricevuto questa mail, con richiesta di diffusione, e volentieri pubblico:
SABATO 30 MAGGIO 2009 A NOVARA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO GLI F-35

L’iter parlamentare per l’approvazione dell’insediamento, a Cameri (NO), della fabbrica della morte per l’assemblaggio degli F-35 è ormai definito.
A partire dal 2010 inizierà la costruzione del capannone da cui usciranno delle macchine che verranno consegnate a diversi stati che li utilizzeranno per bombardare ed uccidere.

Tale impresa industriale-militare viene condotta, con ampio dispendio di denaro pubblico, dalla multinazionale statunitense Lockheed Martin in associazione all'italiana Alenia Aeronautica (del gruppo Finmeccanica) e coinvolgerà una serie numerosa di fabbriche di armi e di morte collocate qua e là sul nostro territorio.
Insomma, il riarmo come via d’uscita dalla crisi economica, come con la Grande Crisi degli anni ‘30 e con la Grande Depressione di fine ‘800.
Peccato che in entrambi i casi questa strada abbia condotto a guerre mondiali. Di certo, l’impiego dei nuovi bombardieri nelle missioni “di pace” produrrà distruzione, morte e sofferenza.

Di sicuro gli F-35 sono i perfetti strumenti operativi di una sorta di gendarmeria mondiale in via di perfezionamento:
una volta costruiti non faranno certo la ruggine in qualche hangar italiano o olandese, bensì saranno presto adoperati per uccidere e distruggere in svariate guerre, sia attuali sia future.

Gli F-35 ci costeranno un sacco di soldi:
  • circa 600 milioni di euro per costruire e attivare la fabbrica di Cameri
  • circa 13 miliardi di euro (a rate, fino al 2026) per l'acquisto dei 131 aerei che l'Italia vuole possedere.

Del resto è stato già speso o impegnato quasi un miliardo di euro.

E ciò risulta ancor più impressionante se si considera la grave crisi economica in corso. Nessuno può ignorare che, con una spesa di questa entità, si potrebbero senza alcun dubbio creare ben più dei miseri 600 posti di lavoro promessi all'interno dello stabilimento di Cameri. Si potrebbe altresì intervenire in vario modo per migliorare le condizioni di vita di tutti: per esempio ampliando e migliorando la qualità della spesa sociale, tutelando davvero territori e città (basti pensare agli effetti del terremoto abruzzese), investendo in fonti energetiche rinnovabili e ridistribuendo reddito.

E poi vogliono costruire gli F-35 proprio ai confini del parco naturale del Ticino, che dovrebbe quindi sopportare l'impatto dei collaudi di centinaia e centinaia di aerei rumorosissimi e certamente inquinanti, con le relative gravi conseguenze per la salute e la qualità della vita degli abitanti della zona, mentre si potrebbe riconvertire il sito militare ad uso civile.

In definitiva, siamo contro gli F-35 perché ci ostiniamo a pensare che sia possibile vivere in un altro modo: senza aggredire gli altri popoli, senza militarizzare il territorio ed i rapporti sociali, operando perché cessi davvero la terribile guerra permanente che l'occidente dei ricchi conduce contro i poveri del nord e del sud del mondo.

Tutti a Novara, quindi, il 30 maggio 2009 alle ore 15.00, davanti alla stazione ferroviaria in piazza Garibaldi.

Da lì partiremo per percorrere le strade della città e per gridare forte la nostra opposizione all'ennesima impresa di morte.

Contro la militarizzazione dei territori, contro le fabbriche della morte, contro tutte le guerre, per la riconversione dei siti militari ad uso civile, per un diverso modello economico.

ASSEMBLEA PERMANENTE NO F-35

Per adesioni: adesione@nof35.org

sabato 11 aprile 2009

IN QUESTO PAESE SERVONO I MORTI PER POTER CAMBIARE. NE SARANNO MORTI ABBASTANZA?


Che in Italia debbano esserci dei morti per accorgersi che così non funziona, e non può funzionare, è cosa risaputa, nel mondo e in questo strano paese che richiede certezza della pena per chi ruba il pane e grazia, anzi legalizza, le furbizie e le ruberie perpetrate a danno di tutti.
Non volevo parlare del dramma del terremoto, si spendono già infinite parole, e marginalmente manterrò l’impegno preso con me stesso. Nel senso che esprimo solo una considerazione sulle responsabilità. Doverosa nei confronti di coloro che sono morti, verso i quali provo profondo e sincero dolore, periti non per fatalità, non per la forza incontrollata della natura ma per dolo della avidità umana e di quella cultura imperante in questo piccolo paese del profitto ad ogni costo e sopra ogni cosa.
Quello che mi fa letteralmente esplodere la rabbia è sentire parole ipocrite da parte di coloro che politicamente hanno e coprono ogni abuso edilizio, sostengono il libero mercato senza regole, anche quando questo ha fallito generando una crisi senza precedenti. Tutti, ma proprio tutti, anche coloro che dovrebbero vigilare e segnalare non indicano i colpevoli. Nessuno dice che la grande responsabilità della crisi mondiale è della politica di Bush, fino a ieri elevato da Berlusconi quale il miglior presidente degli USA. Nessuno ricorda al capo del nostro governo che quella sua cultura politica ha fallito miseramente. Nessuno lo contrasta quando propone di ampliare le case. E qui ci siamo, sia perché nel nostro paese le case sono di carta pesta, sia perché lasciare impuniti l’abusivismo e le elementari norme di sicurezza sui cantieri sul lavoro è responsabilità politica e morale.
E’ tutto figlio di quella mentalità più volte espressa dai nostri governanti anche in frasi come quelle spesse volte, troppe volte, sentite dal premier “se rimanete senza lavoro non state con le mani in mano, trovate dei lavoretti”. E’ questo che si vuole? Che ognuno si arrangi come può, anche a discapito degli altri e della legalità.
Strano che si inneggi alla Patria e non si capisca il senso dello Stato. E’ lo stato che deve garantire i principi fondamentali della costituzione; è imprescindibile. E’ lo Stato che deve garantire il diritto, la parità, la dignità dei singoli cittadini, il rispetto della legalità. Ma sono anche i cittadini che devono rispettare le regole in primis la classe politica. Non deve passare la filosofia qualunquista del ognuno per se stesso., Non deve. E’ ora di ribellarsi. E’ ora che si indichino i colpevoli e che questi paghino. Se non altro nel rispetto della memoria di coloro che sono deceduti. E’ ora che ci si ricordi che l’Italia, lo dice la costituzione, è una repubblica fondata sul lavoro. E’ ora che i lavoratori onesti di questo malato paese si facciano sentire, non restino rassegnati ma si uniscano e chiedano a gran voce il rispetto dello stato di diritto. E che non finisca tutto come mani pulite, dove i corruttori sono passati da vittime e i servitori dello stato sotto accusa. Ricordiamoci noi per primi, che siamo noi che costruiamo l’Italia con il nostro lavoro quotidiano e che chi governa deve avere la moralità e il rispetto.

A ora sono morte 291 persone, basteranno a fare di questo paese un paese civile?

domenica 5 aprile 2009

Oggi neofascisti e neonazisti a Milano. La Moratti decide di non intervenire: sono manifestazioni di idee

Una recente manifestazione di aderenti a Forza Nuova a Bergamo






Ieri ricevo questa mail:

Interrogazione al Ministro degli Interni
Premesso che:
il Partito Forza Nuova ha indetto per Domenica 5 Aprile prossima una manifestazione/convegno a Milano, dal titolo "La nostra Europa: Popoli e Tradizione contro banche e usura" denominato nel titolo stesso : "un grande evento politico internazionale"
che vedra' la partecipazione del segretario Roberto Fiore e degli esponenti
del BNP (British National Party) del FN (Front National) e dell'NPD
(Nationaldemokratische Partei Deutschlands)


che nel sottotitolo dell'annuncio apparso su diverse pagine di internet ad opera degli organizzatori si legge LE SPRANGHE NON CI PIEGHERANNO

che il Presidente della Provincia di Milano ha chiesto la convocazione al Prefetto, al sindaco e al questore di Milano del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in modo da adottare per tempo tutte le misure piu' opportune per prevenire e contrastare azioni che potrebbero far vivere a Milano l'ennesima giornata di tensione e di violenza ricordando cosa successe l'11 marzo del 2006

che Forza Nuova si ispira in molti scritti all'esperienza della Guardia di
Ferro rumena, il piu' celebre movimento antisemita rumeno degli anni trenta


che l'NPD e' un partito neonazista,che per esempio i suoi deputati nel parlamento di Sassonia uscirono clamorosamente dall'aula quando l'assemblea celebro' un "minuto di silenzio" in ricordo delle vittime di Auschwitz

che il BNP e' un partito neonazista, del quale diversi membri sono stati
arrestati in passato per atti di violenza contro immigrati, persone di colore, militanti di sinistra ed ebrei e che nell'Ottobre 1990 furono accusati di razzismo e xenofobia dal Parlamento Europeo


che il 14 Dicembre 2004, il suo principale esponente Griffin e' stato arrestato per incitamento all'odio razziale e che lo stesso ha scontato tre anni di prigione per aggressione ad un insegnante ebreo

che il FN e' ben conosciuto, e che il suo leader Le Pen
ha recentemente minimizzato l'esistenza delle camere a gas nei campi di sterminio, e che gran parte del Parlamento Europeo sta lavorando per evitare che egli possa
essere il deputato anziano che inaugura la nuova legislatura

che sono innumerevoli gli esponenti di questi partiti ad aver esposto tesi negazioniste

che mentre in Italia si preparano le iniziative per celebrare il 25 Aprile,
giorno della Liberazione dalla dittatura fascista e dal nazismo, Milano citta' medaglia d'oro della Resistenza Partigiana rischia di essere trasformata nella capitale del neo nazismo europeo
.

Se ritenga, che esistano i presupposti sotto il profilo dell'ordine pubblico e del rispetto dei principi della nostra costituzione per consentire lo svolgimento di tale suddetta manifestazione.

Emanuele Fiano

Aggiornamento sui quotidiani di oggi:

http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1613838

In cui, tra l'altro, si legge:

Il convegno di Forza Nuova — che doveva tenersi al centro congressi delle Stelline, ma viste le polemiche i gestori della struttura hanno deciso di ritirare la disponibilità — ha raccolto in questi giorni l’opposizione, tra gli altri, di 55 europarlamentari e delle comunità ebraiche. Ma da parte delle istituzioni cittadine è arrivata una secca decisione di non intervento. "Sono manifestazioni di idee, se non ci sono problemi di ordine pubblico io non mi sento di intervenire", aveva detto il sindaco Letizia Moratti

mercoledì 1 aprile 2009

Un'altra tappa del "Restiamo Umani Tour". Giovedì 2 Aprile a Roma, Casa della Pace, via Monte Testaccio, ore 18,30



Roma, giovedi 2 aprile

RESTIAMO UMANI TOUR

Il Forum Palestina presenta il libro di Vittorio Arrigoni
Casa della Pace, Giovedì 2 Aprile,
ore 18.30 Via Monte Testaccio, 22


Fabio Amato, Responsabile esteri di Rifondazione Comunista
Alfredo Tradardi Ism Italia
Michelangelo Cocco, giornalista de Il Manifesto
Maurizio Musolino, giornalista di Rinascita della sinistra

discutono del libro di Vittorio Arrigoni “Restiamo Umani”,
preziosa raccolta delle cronache scritte dal più famoso pacifista italiano del momento.
Una occasione per ripensare a sinistra i termini della causa palestinese.

Mila Pernice, redattrice di Radio Città Aperta, intervisterà Vittorio Arrigoni in collegamento da Gaza.

Coordina :
Germano Monti ( Forum Palestina)

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