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mercoledì 2 luglio 2008

E Lenin nel 2008 scriverebbe: l’egocentrismo malattia infantile del bloggismo…




Di fronte a certe dinamiche che stanno imperversando in questi giorni nella blogosfera e in alcuni aggregatori, ma soprattutto di fronte al comportamento ed all’atteggiamento che alcuni blogger, che amano definirsi di sinistra (parola, in verità ormai assai fumosa in Italia…), hanno tenuto in queste circostanze, viene da chiedersi cosa avrebbe scritto al riguardo il buon Vladimir Il'ic Ul’janov detto Lenin.

In realtà, Lenin, abituato ai dissidenti ed alle secessioni interne ai movimenti bolscevichi ed ai partiti comunisti degli albori, probabilmente avrebbe (saggiamente) deciso per una bella deportazione di massa in Siberia dei suddetti, non esimendosi però dal dedicare (sempre ai suddetti) una bella serie di opere, tipo…

Che fare (dei blog)?
Stato e Rivoluzione (dei blog)
La rivoluzione del proletariato ed il rinnegato blogger
Un passo avanti e due indietro (della blogosfera italiana)


Fino ad arrivare all’acme della critica leninista:
L’egocentrismo malattia infantile del bloggismo.
Ma, sinceramente, credo che più dei testi leninisti potrebbe fare la Siberia.

martedì 6 maggio 2008

Volevo scrivere di Verona, Viterbo, Torino.Parlo invece di 300 donne per la pace in M.O.Perchè inizio a credere che le parole non servono a nulla





Avrei voluto scrivere sull’assurda morte di Nicola a Verona.

Avrei voluto scrivere sull’assurdo atto di bullismo a Viterbo, dove, a un ragazzino di 14 anni, degli “amici” coetanei hanno bruciato con accendini i capelli e spento sigarette sulle braccia, forse come rito iniziatico per l’accesso ad un gruppo chiuso, forse così..solo per ..per cosa?

Avrei voluto scrivere di Torino, dove nella notte ubriaca e festaiola, quando la città cerca di dimenticare la sua grigia anima sabauda e si illude di essere in piena “movida”catalana, un centinaio di giovani hanno aggredito una pattuglia di vigili colpevoli di aver multato le auto in divieto di sosta,scatenando una guerriglia urbana.

3 episodi di entità e valenza differente, ma tutti e 3 sintomo e manifestazione di una deriva morale ed etica che sta attraversando il nostro paese.

Ma ho deciso che non voglio parlare di tutto questo.
Non voglio perché improvvisamente mi è venuto il dubbio che tutto questo parlare sia deleterio.
E questo dubbio è stupefacente ma nello stesso tempo (forse) grave, dato che io sono sempre stata una persona che ha sempre pensato che il parlare, l’esprimersi, il riflettere, il fare analisi ed autoanalisi sia fondamentale e necessario per la propria integrità mentale e di coscienza.

Ma ora tutta questa certezza non ce l’ho più.

Ora mi chiedo se invece non sarebbe necessario e benefico stare zitti, e riflettere e meditare ma in silenzio.
Ognuno dentro la propria testa e dentro la propria coscienza.
Parole, parole, parole…. sono state dette, scritte, espresse, mimate, comunicate, fatte intuire, comunicate, strillate.
Non da oggi non da ieri.

Sui giovani, sulla scuola, sulla famiglia, sulle istituzioni, sull’educazione, sul nuovo ruolo maschile, sul nuovo ruolo femminile, sui mezzi di comunicazione tradizionali, sui nuovi mezzi di comunicazione, su internet, su youtube, sui cellulari, sui neo fascismi, sui neonazismi, sui neoleghismi, sul ricco nord est e sul povero sud ovest.
In TV, alla radio, sui giornali, nei blog, sulle riviste, nei forum, sui social network, sugli autobus, sulla metro, dal parrucchiere ed al supermercato.

Risultato?.......

Voglio parlare invece di 300 donne, da tutto il mondo, che in bicicletta sono partite dal Libano lo scorso 2 maggio ed attraversando Siria, Giordania, Israele arriveranno in Palestina il prossimo 15 maggio.
Le italiane che partecipano a questa bellissima iniziativa, arrivata alla 4° edizione, sono 20.

"Follow the women - women for peace 2008", donne in bicicletta in Medio Oriente per la pace.

http://www.ilcittadinooggi.it/L5.cfm?Id=23841

giovedì 1 maggio 2008

Sono di nuovo qua....

Sono di nuovo qua...
Perchè comunque non ce la faccio a stare zitta (sono donna o no?), perchè comunque il momento non mi piace e credo che sia proprio quando le cose non sono di nostro gradimento che dobbiamo attivarci.
Ho ricevuto mail che mi incoraggiavano comunque a scrivere, a non mollare, ho capito che avevano ragione.
Non riuscirò ad essere precisa e costante nell'aggiornamento di questo blog,ho (come al solito) casini che mi prendono molto nella vita "reale" (perchè questa non è reale?), però comunque voglio esserci.
magari tra un po' lo cancellerò e dopo un po' ne riaprirò un altro.
Sono convinta che un blog non può essere immutabile, eterno.
C'è gente che ha lo stesso da anni e lo conserverà così immutabile "secola secolorum" come una reliquia.
Un blog deve essere come la vita, fatta di 1000 momenti diversi tra loro.
nella mia visione rispecchia quello che sei in queso momento, ma che non eri ieri e non sarai domani.
Forse è troppo instabile? boh...

Per questo nuovo blog ho scelto il modello più semplice (graficamente) che ci sia, forse abbiamo tutti bisogno di un po' di semplicità, di liberarci di fronzoli ed orpelli...

Il titolo: anche questo è più semplice dell'altro (mi era stato rimproverato amichevolmente la complessità di "unmillesimodellametàdelcielo"), e descrive abbastanza fedelmente quello che percepisco in questo momento fuori e dentro di me.

Il Kaos: mi piace.
Scuole di pensiero sostengono che sia il seme originale del tutto, e sono comunque convinta che dal kaos nasca più che dall'ordine (soprattutto se subito).
Però Logico... Perchè la ragione (intesa come capacità di pensare) deve essere sempre la nostra forza.

Come ho scritto poco fa in un commento sul Blog di Rossaura, noi di sinistra avremo ormai pochi voti :-) ma abbiamo sempre tante idee e tante parole, e soprattutto abbiamo la voglia e la capacità di esprimerle.
Audrey

Ps Dimenticavo..sono felice di aver scelto il 1° maggio per ricominciare

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