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martedì 17 maggio 2011

PRESIDIO PERMANENTE per i REFERENDUM e la DEMOCRAZIA 23 e 24 maggio a MONTECITORIO

Si prega la massima diffusione


     


PRESIDIO PERMANENTE 
PER I REFERENDUM E LA DEMOCRAZIA
 
23 - 24 maggio
Roma / Piazza Montecitorio 

Prima hanno impedito che i referendum si tenessero insieme alle amministrative, sprecando  400 mln di euro. Poi hanno rinviato l’approvazione del regolamento per la RAI di un mese ed  hanno messo in atto una censura sistematica per nascondere i referendum del 12 e del 13 giugno.

Ora stanno tentando di cancellare il referendum sul nucleare e di rubare agli italiani anche il diritto di dire la loro. 

Vogliono avere le mani libere su acqua pubblica e energia atomica. Un'operazione vergognosa che indebolisce la democrazia, toglie agli italiani la possibilità di scegliere per sé e per il Paese un futuro più moderno, sostenibile e giusto. E mira a regalare favori e miliardi alle solite lobby economiche e finanziarie.

Ma gli italiani non ci stanno. Vogliono far sentire la propria voce e stanno chiedendo con forza di non vedere offeso il diritto ad esprimersi liberamente su acqua e nucleare. 

Per questo i comitati referendari hanno deciso di lanciare una mobilitazione permanente davanti Montecitorio il 23 e 24 maggio â€“ giorni in cui il Parlamento deciderà sul decreto Omnibus che contiene la finta uscita dal nucleare: per dire no all'approvazione di un testo che, provando a cancellare il referendum senza dare realmente l’addio al programma atomico, è una presa in giro degli italiani e un’offesa ai loro diritti.


Chiamiamo tutti e tutte a difendere il diritto al voto, all'informazione ed alla democrazia.


PROGRAMMA

23 maggio h. 14 - 24 
Tenda per la democrazia
Interventi, letture di artisti e intellettuali e veglia serale

24 maggio h. 10 - 24 
Interventi, microfono aperto e performance 
 

 IL 12 E 13 GIUGNO
VOTA PER LA DEMOCRAZIA
  
in difesa dell'acqua bene comune
per fermare il nucleare


Per informazioni:




Per informazioni e contatti con L'Ufficio Stampa 

Marica Di Pierri
maricadipierri@asud.net
+39.3486861204

Daniele Di Stefanodanieledistefano@live.it
+39.328.2937118

Rosa Lellaufficiostampa@wwf.it
+39.349.1702762

venerdì 24 ottobre 2008

Indovinate di quando è questo discorso di Calamandrei in difesa della scuola pubblica? by Primlug



E' proprio vero!
Le subdole idee fasciste non muoiono mai, anzi si rigenerano e si ripresentano ciclicamente.
Le trame eversive della manipolazione delle menti si ripetono sempre uguali con la loro caratteristica viscidità.
Sono veramente subdole, senza farsi accorgere si insinuano striscianti camuffate da bisogni e da esigenze di pluralismo. In realtà minano la democratica libertà di pensiero e annientano quel pluralismo che dicono di garantire.
Pensateci bene. Chi è il più abile manipolatore di gente in italia? Chi usa tecniche comunicative aggressive mirate a inculcare, è un brutto termine lo so ma è il più corretto, un pensiero unico? Chi tende ad uniformare l'informazione sul bisogno di sicurezza?
I meno manipolati hanno già capito. Ma avete capito la trama? Quello che affermo è scientifico e, come in tutte le teorie scientifiche serie, ve ne fornisco prova. Leggete questo discorso, provate a datarlo.
In calce troverete il nome dell'autore e la data del discorso.

Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza.
Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito?

Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.

Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private.

A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina.

L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"


Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950

P.S. volete l'antidoto? essere ribelli, non uniformarsi, scendere in piazza (anche con il pd), rompere i co....ni, e pensare pensare e pensare..........

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