lunedì 31 maggio 2010

ll messaggio in diretta alle 11 p.m. di ieri sera dell'attacco della marina israeliana alla Flotilla. Link per avere aggiornamenti ed update



22.05 (13 ore fa)
lubna:  greta urgent we have threat from israel (check out the HELP button on www.witnessgaza.com)

me: 
 Lubna. What is happening?

lubna:  two israeli ships coming toward us me:  So glad to see you here

Me: Please try to stay on this so I can tweet it 

lubna: 
 they contact the ship asked who we are and dissappeared now they getting close to the ship we can see them stay here 3 boats are coming not two 3 israeli boats we are 78 mile from israel

me:  I'll keep writing

lubna:  people here put their life jackets every body preppering here

me:  OK. You are the lifeline to our TWITTER account

 lubna:  we may loose the wirless, we didnt expect them now, we thought they will arrive at the morning, please stay in touch with the other boats

Sent at 10:50 PM on Sunday
 
me: 
 We can't reach anyone

Sent at 10:52 PM on Sunday

me:  where are you? Are you there?


--
Greta Berlin, Co-Founder
+357 99 18 72 75
witnessgaza.com
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Ricordo solo che le imbarcazioni stavano portando aiuti umanitari e persone portatrici di pace.
Un'unica domanda... La Farnesina e Frattini sono diventati muti o sono solo servi?

mercoledì 19 maggio 2010

Caso Aldrovandi: la madre di Federico querelata per diffamazione dai poliziotti condannati per l'omicidio del figlio





Oltre al danno anche la beffa: Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, dovrà rispondere di diffamazione davanti al tribunale di Modena. 
I querelanti sono i tre poliziotti condannati in primo grado per l’omicidio del figlio, offesi di essere stati definiti “delinquenti” in un articolo apparso su “La Nuova Ferrara”.  Il 12 maggio2010 è stato notificato a casa Aldrovandi un atto giudiziario indirizzato a Patrizia.

L’atto richiedeva alla signora Moretti di comparire il 18 giugno 2010 presso il Tribunale di Modena per rispondere del reato di diffamazione nei confronti di 3 poliziotti. Insieme a lei sono stati citati per lo stesso reato: “la Nuova Ferrara” che ha pubblicato l’articolo, il direttore responsabile dello stesso quotidiano, il giornalista della “Nuova” che ha prodotto l’articolo e l’ANSA che ha ripreso l’articolo stesso.

Nell’articolo pubblicato da “la Nuova Ferrara” il 05 luglio 2008 a pagina 15 nella sezione Cronaca,  la madre di Federico Aldrovandi, ucciso il 25 settembre del 2005, aveva rilasciato delle dichiarazioni con le quali intendeva evidenziare come vi fossero delle analogie tra il caso di suo figlio e quello di Riccardo Rasman, morto a Trieste il 27 ottobre 2006 in circostanze mai chiarite fino in fondo. Chiudendo le sue dichiarazioni, la signora apostrofava i poliziotti presunti colpevoli (all’epoca dell’articolo non era stata pronunciata nessuna sentenza di colpevolezza) della morte del figlio come dei “delinquenti”. Immediatamente era partita la querela nei suoi confronti da parte di tre dei quattro poliziotti. 
Eccesso colposo e depistaggi
Nel frattempo trascorrono due anni e vengono pronunciate due sentenze.  Nella prima, del 6 luglio 2009 , il giudice Francesco Maria Caruso, del tribunale di Ferrara, ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Aldrovandi. Grazie all'indulto varato nel 2006, nessuno dei 4  ha scontato un giorno di carcere. La seconda sentenza è del 5 marzo 2010.  Tre poliziotti (nessuno di quelli coinvolti nel primo processo) sono stati condannati nel processo Aldrovandi bis sui presunti depistaggi nelle indagini; un quarto è stato rinviato a giudizio. La decisione sui depistaggi conferma l'ipotesi accusatoria dell'intralcio alle indagini fin dal primo momento. Le due sentenze sono di primo grado e quindi potrebbero essere ribaltate in appello.

Il Pm aveva chiesto l’archiviazione

Il Pubblico Ministero, interessato del procedimento di querela ai danni della signora Moretti, aveva richiesto l’archiviazione, ma i 3, pur essendo stati giudicati colpevoli, hanno voluto avvalersi del rito dell’opposizione. Va notato che la richiesta di opposizione ha in calce una data successiva al 6 luglio 2009 e al 5 marzo 2010.
Patrizia Moretti, in una lunga telefonata avuta con il blog di Beppe Grillo, si dice sconvolta: “Ormai non so più quale sia il limite. Il peggio, purtroppo, è già stato fatto, perché uccidere un ragazzino che se ne torna a casa è una cosa che neanche nelle paure più grandi di una mamma può esserci. Adesso è tutto chiaro, per noi lo era anche allora."
Secondo il vocabolario della lingua italiana delinquente è “chi delinque, chi infrange la legge. Chi manca al proprio dovere”, quindi anche un poliziotto che viene riconosciuto “di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Aldrovandi” potrebbe essere considerato un delinquente. Tuttavia, le parole della madre di Federico Aldrovandi erano arrivate nel 2008 quando ancora, fino a prova contraria, per i tre vigeva la presunzione di innocenza. Dopo il 6 luglio 2009, però, anche per la legge i poliziotti intervenuti per arrestare Federico Aldrovandi avevano “infranto la legge”…

Voglio aggiungere solo 2 parole a tutto questo.
Mi vergogno 2 volte di tutto questo: come cittadina italiana e come madre.
Signora Patrizia, abbia compassione di questo paese ormai affogato nella merda.

mercoledì 5 maggio 2010

Nel silenzio più assoluto i Canili di Roma stanno per essere smantellati: cancellazione delle strutture e 120 lavoratori licenziati


Conferenza stampa
Mercoledì 5 maggio 2010 ore 10.00
Canile comunale di Roma
Via della Magliana, 856 H


Report:

Nel silenzio più assoluto i Canili di Roma stanno per essere smantellati. 
La Città che per prima ha istituito l’Ufficio Diritti degli Animali sarà la prima ad assistere alla cancellazione di strutture e al licenziamento di 120 lavoratori del settore.

Dall’insediamento della Giunta Alemanno è in corso un conflitto tra la stazione appaltante (il Comune di Roma) e il gestore dei canili (AVCPP), conflitto di cui pagano le spese i cani e i gatti a cui non sono più garantiti i livelli di benessere e i lavoratori che non ricevono lo stipendio e vedono minacciato il proprio futuro lavorativo.

I lavoratori, stufi di essere usati da uno e dall’altro, di essere calunniati sui mezzi di informazione, di assistere impotenti ai licenziamenti, hanno invitato
:l’Assessore De Lillo, 
il Presidente della Commissione Ambiente De Priamo, 
i capogruppo dell’opposizione e gli esponenti della Regione e della Provincia, il Presidente del XV Municipio e la stampa mercoledì 5 alle ore 10 presso il Canile Comunale della Muratella in via della Magliana 856 H per descrivere la loro esperienza lavorativa, la reale condizione dei cani e gatti ospitati nelle strutture e per proporre alle istituzioni e alla città un loro progetto di gestione dei Canili Comunali.

Notizia correlata:

lunedì 3 maggio 2010

L'acqua non si vende: siamo già a metà strada, dopo 9 giorni superate già le 250.000 firme.







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Superate le 250mila firme, siamo già 
a metà strada



Dopo 9 giorni di raccolta firme, iniziata il 24 aprile 
scorso, il Comitato Promotore per i 3 Referendum 
per l'acqua pubblica comunica di aver superato 
le 250milaraccolte per ciascuno dei tre quesiti proposti.
Siamo a metà delle firme necessarie, a un terzo dell'obbiettivo che il Comitato
si era dato per la fine della raccolta.
La velocità di raccolta firme è straordinaria e da 
tutti i territori, anche dai più periferici,
arrivano dati eccezionali.
Tra le regioni in largo anticipo sulla tabella di marcia 
ci sono il Lazio (32mila firme),
la Puglia (oltre 30mila firme), 
la Calabria (10mila).
In Abruzzo sono state raccolte più di settemila firme, quattromila solo negli ultimi due giorni.
Il fine settimana del primo maggio ha replicato 
il successo del precedente.
File nei banchetti in tutta Italia, alle celebrazioni 
della Festa dei Lavoratori, nelle piazze
e per la strade.
La raccolta prosegue fino alla prima settimana di 
luglio, la mappa dei banchetti
di raccolta firme è suwww.acquabenecomune.org

--
Luca Faenzi
Ufficio Stampa Comitato Referendum Acqua Pubblica
ufficiostampa@acquabenecomune.org
+39 338 83 64 299
Skype: lucafaenzi
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00
www.acquabenecomune.org









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