mercoledì 30 luglio 2008

Da Guerrilla: su sensazioni personali, conferenze stampa pubbliche e parole in sms :-)




Ciao a tutti!

Oggi vi rimando direttamente al post che Vik ha pubblicato su Guerrillaradio

http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1728

Parla del suo "sentire" all'avvicinarsi dei momenti critici,

della conferenza stampa che FreeGaza Movement ha tenuto ieri ad Atene per illustrare l'iniziativa,

e riporta anche un suo commento all'articolo di ieri pubblicato da Haaretz il principale quotidiano israeliano di aera laburista

( http://logicokaos.blogspot.com/2008/07/aggiornamenti-sulle-missione-di.html )

ed il modo in cui ha falsificato e strumentalizzato le reali intenzioni della missione, scrivendo testualmente : "gli organizzatori desiderano uno scontro".

A questa parole "pubbliche" vorrei aggiungere alcune parole private che mi ha mandato poco via sms, e che mi pare giusto e bello condividere con tutti voi:

... Domani montiamo un aggeggio che dovrebbe consentirci una diretta in streaming, woow.
Avranno l'arroganza di attaccarci in mondovisione?
Certo che ce l'hanno...
La militanza del mio cuore milita da una vita per nessun vessillo se non l'utopia, che a volte sopraffà la realtà.Ma bisogna davvero crederci.


Un caro saluto a tutti e buona giornata,
Audrey

martedì 29 luglio 2008

Aggiornamenti sulle missione di Guerrillaradio a Gaza

Attraverso alcuni sms, Guerrilla aka Vik ci sta tenendo informati (per quanto possibile) sull'andamento dell'iniziativa.

Ultima aggregata alla "comitiva" una suora di 81 anni Anne Montgomery ...
Vik giustamente si chiede che ne penserà Papa Ratzi :-)

Israele sta cominciando a muoversi, preoccupata delle possibili conseguenze (anche a livello di relazioni internazionali) di questa missione.

Al riguardo Guerrilla ci ha segnalato questo articolo, chiedendo di tradurlo e diffonderlo.
Se il comportamento ipotizzato dalle Autorità Israeliane sarà quello ipotizzato alla fine dell'articolo (lasciar passare la nave ed evitare scontri), ancora non si sa, l'unica cosa certa è ormai che Israele teme che l'iniziativa possa prendere una piega critica.



Israel fears European ship may sail to Gaza to 'break siege'
By Barak Ravid Tags: Free Gaza Movement
Israel is worried by reports that a group of left-wing activists from Europe plans to set sail for Gaza from Cyprus on August 5 under the slogan "breaking the siege."



Israele teme che la nave europea possa sbarcare a Gaza per spezzare l’assedio.

Israele è preoccupata dalla notizia che un gruppo di attivisti di sinistra provenienti dall’Europa, sta per dirigersi in nave verso Gaza, partendo da Cipro intorno al 5 Agosto, sotto lo slogan “ Spezziamo l’assedio”.
Tra gli attivisti sono presenti 3 membri del Parlamento Europeo.

Non è ancora certo quanto il piano sia attendibile. Tuttavia Israele teme che se la nave salperà, si creerà una situazione “provocatoria” che potrebbe causare una crisi nelle relazioni internazionali, e cmq sfociare in episodi di violenza.
La nave e stata organizzata da “Free Gaza Movement” e da “ the International Solidarity Movement”.
A numerosi membri di quest’ultima organizzazione è proibita l’entrata nei territori israeliani per ragioni di sicurezza.
Gli organizzatori hanno riferito di aver raccolto circa 300.000 $ per finanziare l’iniziativa e reclutato 60 persone imbarcate sulla nave. Inclusi attivisti da numerosi paesi e giornalisti.

A quanto riportato dal sito di “Free Gaza Movement's” tra gli attivisti c’è una sopravvissuta dell’Olocausto, un sopravvissuto della Nakba Palestinese, come I Palestinesi definiscono la creazione di Israele nel 1948, ed altri componenti della diaspora Palestinese, oltre ai parlamentari europei.

Sempre secondo il sito, il piano prevede che la nave arrivi a Gaza dalle acque territoriali- e più specificatamente dalla “Special Security Zone” , che la Marina Israeliana ha dichiarato off limit per tutte le imbarcazioni.
Gli organizzatori confidano in uno scontro aperto con la Marina e in un inevitabile arresto.

Una fonte governativa israeliana ha dichiarato che Israele ha poche informazioni riguardo il piano, e che non è chiaro se si concretizzerà.
Un anno fa, è stato sottolineato, Israele aveva già ricevuto informazioni su un piano simile, ma, a causa di difficoltà logistiche, non si è mai concretizzato.

Ufficiali Ciprioti, nel corso di colloqui con ufficiali israeliani, hanno espresso la loro preoccupazione per la nave in partenza dalle loro coste, ma hanno ribadito di non poter far nulla per impedirla.
Tuttavia, in base alle informazioni raccolte da Israele, Cipro non è l’unico punto di partenza possibile: la nave potrebbe salpare anche dalla Turchia o da Alessandria in Egitto.

Israele sta ancora cercando di scoprire l’esatta identità della nave e i reali intenti degli organizzatori,
E sta ancora decidendo quale misure e contromosse adottare.

La prima opzione, che è stata avanzata nelle discussioni ufficiali, è di permettere alla nave di raggiungere Gaza e di far fallire, quindi, l’apparente obiettivo degli organizzatori di andare allo scontro.

venerdì 25 luglio 2008

Lettera aperta di Guerrillaradio sulla sua missione via mare a Gaza. Da leggere e diffondere, grazie



Cari amici, lettori, frequentatori ed anche (perchè no?) nemici di questo blog e della sottoscritta gestora (leggasi Audrey)...

Due giorni fa ho ricevuto dall'amico Guerrillaradio aka Vik, questa lettera aperta con l'invito a diffonderla.

Parla del viaggio che sta per intraprendere, con altri amici/compagni di ventura, verso Gaza.

Non voglio ripetere ciò che Vik ha scritto, molto meglio di quanto possa fare io, su questa iniziativa, semplicemente leggetela e diffondentela!

Con amicizia mi ha scelta (insieme ad un'altra persona sua amica) per tenere i collegamenti e le comunicazioni qui in Italia, riferendo news ad andamento del tutto, fermo rimanendo che cercherà, in qualche modo di tenere aggiornato il suo blog.
In caso di problemi con le autorità israeliane (Vik è già stato incarcerato per alcuni gg a Gerusalemme nel corso di una passata "missione") faremo di tutto per attivarci nelle sedi adeguate.

Vi lascio alla lettera aperta di Vik, chiedendovi la cortesia di riportarla nei vostri blog e cmq di diffonderla il più possibile.
Vittorio lo merita, per la sua umanità ed il suo coraggio.

Grazie a tutti,
Audrey

Fra poco meno di due settimane cercherò di entrare a Gaza.

Con una quarantina di attivisti per i diritti umani provenienti da 15 paesi diversi, compresi palestinesi e israeliani, e un carico di aiuti umanitari abbiamo deciso di sbarcare sulle coste della Palestina.

Il primo di agosto ci ritroveremo a Cipro, e il 5 salperemo su alcune barche che abbiamo acquistato verso Gaza, laddove ci attendono i rappresentati di una decina di ONG che ci hanno invitato. (fra cui the Palestinian Red Crescent Society in the Gaza Strip, the Palestinian Medical Relief Society, the Palestinian Centre for Human Rights and the Gaza Community Mental)

La condizione umanitaria di un milione e mezzo di palestinesi, uomini donne e bambini incarcerati illegalmente in Gaza è catastrofica,la peggiore degli ultimi 40 anni di occupazione israeliana.
Nonostante Israele dichiari che Gaza non è più occupata, di fatto nega alla vasta maggioranza della popolazione l'accesso al lavoro, agli spostamenti, all'educazione, alla sanità, e al diritto di ricevere visitatori.

Abbiamo provato a ritornare in Palestina per terra.
Ci abbiamo riprovato per aria.Nonostante io come i miei compagni siamo tutti pacifisti che professano la non violenza, siamo stati arrestati, incarcerati e ingiustamente processati dinnanzi alle corti israeliane.
Adesso ci siamo fatti seri, via mare salperemo per Gaza.

Navigando su acque internazionali,
ed essendo invitati dai palestinesi,
non abbiamo ritenuto doveroso informare Israele.

Le leggi internazionali dichiarano esplicitamente che abbiamo tutti i diritti di andare a visitare Gaza.

Il parlamentare palestinese al-Khudari ha sottolineato che "ricevere la nave che arriva per rompere l'assedio è un diritto del popolo palestinese. Essa giunge attraverso le acque nazionali, e nessuno potrà intromettersi, né Israele né altri".

Il nostro obbiettivo è quello di rompere l'assedio israeliano di Gaza, dimostrando tutta la nostra solidarietà alla popolazione palestinese.
Importando a Gaza contemporaneamente ai beni di prima necessita noi stessi,
insegnanti, medici, operatori umanitari e attivisti per i diritti umani.

Con noi ci saranno alcuni sopravvissuti della nakba,
la "catastrofe" palestinese,
e Hedy Epstein, 84enne sopravvissuta all'olocausto.

I premi Nobel per la pace Desmond Tutu, Jimmy Carter e Mairead Maguire hanno ufficialmente espresso il loro sostegno alla missione (link: il supporto di Desmond Tutu), così come diversi parlamentari inglesi (In the UK, MPs Jeremy Corbyn and Lynne Jones, MEP Caroline Lucas, and retired MP Alice Mahon have all expressed support for this project. )

Il regista inglese Ken Loach ci ha inviato un suo contributo in sterline e ha espresso il suo supporto.

Sappiamo a quali notevoli rischi andiamo incontro,ma siamo al contempo parecchio stanchi e frustrati dell'inerzia della comunità internazionale,è ora che qualcuno si muova per cercare di frenare il lento genocidio di un milione e mezzo di innocenti.

Non ne possiamo più di far finta di niente,di girarci dall'altra parte dinnanzi alle stragi quotidiane,alla vista di quell' immensa prigione a cielo aperto che oggi è Gaza.

Cercando di rompere l'assedio, vogliamo restituire ai palestinesi una parte della loro libertà negata. Quella sovranità della Palestina sancita dall'Onu e dalle leggi internazionali.
Porteremo con noi delle reti, e se riusciremo a sbarcare per prima cosa porteremo a pescare con noi i pescatori palestinesi,oggi ridotti a bersagli galleggianti per i cecchini sulle navi da guerra israeliane.
Sulla via del ritorno verso Cipro, vogliamo portare con noi tutti quei palestinesi che necessita di cure mediche urgenti ed immediate.

Qualunque sia l'esito della nostra missione,
che il nostro gesto, il nostro determinato sacrificio,
possa smuovere ulteriormente le coscienza di un mondo adulterato dall'arroganza dell'indifferenza.

Ci sono terribili catastrofi naturali a questo mondo, come terremoti e uragani, inevitabili.
A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria, sottomissione.
Il mondo intero non può ignorare questa tragedia, e se lo fa, non includeteci in questo mondo.
Chiediamo solo che alcune semplici imbarcazioni approdino a Gaza con il loro carico di pace, amore, empatia,
che a tutti i palestinesi siano concessi gli stessi diritti di cui godono gli israeliani,e qualsiasi altro popolo del pianeta.

Soffiate sulle nostre vele, remate con noi,
la giustizia e la libertà sono diritti spogliati di cittadinanza,
riguardano l'intera comunità di esseri umani senza esclusione alcuna.

Restiamo umani,
Vittorio Arrigoni


http://guerrillaradio.iobloggo.com/

website della missione: http://www.freegaza.org/

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link di approfondimento:

http://seattlepi.nwsource.com/opinion/371366_firstperson21.html

http://www.silviacattori.net/article464.html

http://www.silviacattori.net/article112.html

http://www.redress.cc/palestine/rkysia20080706

in italiano: http://www.infopal.it/testidet.php?id=8897

domenica 20 luglio 2008

Paolo Rossi: Monologo di Pericle. Venne scritto 2500 anni, ma parlando di etica e di democrazia è scandaloso! Da censura TV…

In un recentissimo scambio di mail con un amico virtuale, mi sono ritrovata a parlare e discutere sui concetti di Morale e di Etica.

In questo brano di Tucidide . tratto da “La guerra del Peloponneso”, è racchiuso e descritto il concetto di etica al quale io faccio riferimento.

Siamo all’inizio della guerra del Peloponneso – Atene è al massimo della sua potenza –: alla fine del primo anno Pericle commemora, secondo la tradizione della città, i caduti ateniesi. Tucidide utilizza questa occasione per far comprendere al lettore come gli Ateniesi “vivevano” l’éthos della loro città.
Tucidide, Storie, II

Il brano è qui letto ed interpretato (con qualche “aggiustamento” artistico e politico)da Paolo Rossi.

Censurato in un primo tempo dalla RAI è stato poi mandato in onda grazie a Ballarò.

Il perché parole di 2500 anni siano state censurate mi pare ovvio.
Cosa c’è ormai di più scandaloso, nell'Italia berlusconiana di oggi, dell’Etica?






Testo
Qui ad Atene noi facciamo così:
qui il nostro governo favorisce i molti, invece dei pochi, e per questo viene chiamata democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così:
le leggi, qui, assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza, quando un cittadino si distingue, allora esso sarà a preferenza di altri chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa, al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così:
la libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana, noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro, e non infastidiamo mai il nostro prossimo, se al nostro prossimo piace vivere a modo suo, noi siamo liberi, liberi di vivere, proprio come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari, quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così:
ci é stato insegnato di rispettare i magistrati e ci é stato insegnato anche di rispettare le leggi, e di non dimenticare mai coloro che ricevono offesa, e ci e' stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte, che risiedono nell'universale sentimento di ciò che é giusto e di ciò che é buonsenso

Qui ad Atene noi facciamo così:
un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile, e benché in pochi siano in grado di dar vita a una politica, tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma io proclamo Atene scuola dell'Ellade, e che ogni ateniese cresce portando in sè una felice versatilità, la fiducia in se stesso e la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione.

Ed é per questo che la nostra città é aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero!

ps Dedicato ad Amicusplato

venerdì 18 luglio 2008

Berlusconi: la Carfagna è come Maria Goretti! Al che Brunetta si convinse di essere alto 2 metri…




ROMA — «Ma vi sembra che io vado a dire certe cose proprio a Mara che è una persona di santi principi?».

Silvio Berlusconi si è sfogato così, alla colazione di lavoro alla quale ha partecipato ieri con gli europarlamentari di Forza Italia.

Il leader del Pdl si è detto determinatissimo a intervenire con un pacchetto di misure sulla giustizia che comprendono una limitazione delle intercettazioni.
Ha spiegato che «sono uscite delle cose assurde» e ha citato proprio Mara Carfagna, una delle protagoniste delle telefonate, almeno secondo le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi: paragonando il ministro per le Pari opportunità a Santa Maria Goretti.
http://www.corriere.it/politica/08_luglio_17/carfagna_berlusconi_98a5ba92-53b0-11dd-a440-00144f02aabc.shtml

Se Mara Carfagna è come Maria Goretti, Brunetta è Michel Jordan, la Santanchè è la shakespeariana Giulietta, la Prestigiacomo è Einstein, Calderoli è Lord Brummel, Rotondi è Churchill……

E Berlusconi è uno statista che dice la verità.

ps ma che opinione ha degli italiani (il popolo che lui governa) se pensa, anche solo minimamente, che uno possa credere ad una panzana del genere????????
Ormai qui non siamo nemmeno più alle comiche siamo alla farsa.

martedì 15 luglio 2008

Omar Khadr da 5 anni detenuto a Guantanamo. Il video del suo interrogatorio del 2003. All'epoca aveva 16 anni





Questo video (certo non destinato alla pubblica visione) è stato realizzato nel 2003 a Guantanamo.

Il prigioniero si chiama Omar Khadr, all'epoca aveva 16 anni.

Oggi, dopo 5 anni, ne ha 21 ed è ancora detenuto nella base america sull'isola di Cuba.

L'interrogatorio è condotto da un ufficiale del Security Intelligence Service canadese.
Omar è cittadino canadese, nato a Toronto.

Il filmato è stato reso pubblico e postato poche ore fa su YouTube grazie ad un'ordinanza del tribunale ottenuta dai legali di Omar.

Questo è il trattamento che gli USA riservano ad un cittadino straniero minorenne.
Contro ogni diritto internazionale ed umanitario
Questa è Guantanamo.
Questa è quella che si autodefinisce la più grande democrazia del mondo.

Chiudiamo gli occhi un attimo e pensiamo ad un tagazzo di 16 anni che conosciamo, che incontriamo tutti i giorni. Ed immaginiamolo lì al posto di Omar.

P.s. Per la precisione: Omar è stato accusato di aver ucciso un soldato americano in un conflitto a fuoco in Afghanistan (domanda... Quanti soldati americani dovrebbero allora finire sotto processo per aver ucciso qualcuno in uno scontro a fuoco?).
Non ha mai confessato il crimine di cui è accusato.

http://www.cbc.ca/canada/story/2008/07/15/khadr-tapes.html

venerdì 11 luglio 2008

Vista l'opposizione, temo che morirò con Berlusconi ancora al Governo, imbalsamato come Andropov al Comitato Centrale di sovietica memoria



E’ una settimana che la pietra angolare dell’opposizione sono le disquisizioni sulle capacità orali (che non vuol dire affatto oratorie) di una certa ministra.

Sono alcuni giorni che un’altra pietra angolare dell’opposizione sono le disquisizioni sul dialogo a distanza Guzzanti- Carfagna

E’ tempo ormai che la pietra angolare di questa opposizione è un’opposizione gridata, buttata in faccia al premier al grido di “magnaccia”.

A me, e lo dico qui chiaramente, questo tipo di opposizione non interessa.

Non mi interessa creare, per l’ennesima volta dal ’94, la figura di un Berlusconi crocefisso, martire di oppositori “gridati” al limite dell’isteria ma sterile, terribilmente sterili nelle loro azioni/reazioni.

Berlusconi è una vita che ci campa su questi attacchi, se ne nutre, li fagocita, li rumina e li rigetta trasformati in materia che lo alimenta, lo nutre.

Berlusconi ha vinto le elezioni di aprile, con una maggioranza stratosferica, quello ci aspetta sono 5 anni di potere berlusconiano. Potere assoluto. Punto.

E non facciamoci illusioni su crisi, crisette, labili sospiri e gemiti da parte di qualche alleato, che ammesso e non concesso che qualcuno ci provi, c’è Casini che scalpita per entrare nel governo manco fosse Furia il cavallo dell’west e sostituire chiunque metta in discussione minimamente il gran capo.

Oggi il Lodo Alfano (giusto e sacrosanto bersaglio della manifestazione di Piazza Navona) è stato approvato dalla Camera con 309 voti favorevoli, 263 contrari e 30 astenuti. A favore ha votato tutta la maggioranza, contro il Pd e l'Italia dei Valori, mentre l'Udc si è astenuta.
Il disegno di legge passa ora al Senato, dove la maggioranza conta di approvare il lodo Alfano in tempi altrettanto brevi.

Ecco la situazione vera e reale.

Il PD? Diciamolo una volta per tutte….Non ce la fa a fare opposizione dura e concreta.
Chiederglielo equivale a chiedergli di compiere un atto contro natura.
Non è nato per fare questa cosa (l’opposizione) è nato per venire a patti, mediare, trovare accordi con Berlusconi, per traghettare il paese..dove? boh…

Ed allora? Ed allora qui ci vorrebbe la sinistra, quella vera, ma la sinistra rimasta fuori dalle aule parlamentari, invece di fare come l’araba fenice e risorgere dalle sue cenere pare definitivamente incenerita.

Stavo rimuginando nei giorni scorsi tutti questi pensieri caotici, quando ho letto l’articolo di Andrea Fabozzi sul Manifesto del 9 luglio “ L’urlo in piazza”…
Azz diceva in pratica le stesse cose che mi stavano girando in testa…Quindi:
1) Ve lo linko
2) Che ci crediate o no non l’ho scopiazzato
3) Azz è il Manifesto! Ed io che temevo di avere pensieri reazionari :-P

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/09-Luglio-2008/art2.html

venerdì 4 luglio 2008

I vecchi vizi della sinistra italiana non muoiono mai: Rifondazione sull'orlo della scissione, lite sui tesseramenti




Ormai la corsa alla segreteria di Rifondazione comunista è segnata dallo scontro sempre più duro tra i due candidati, il governatore della Puglia Nichi Vendola e l'ex ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, con relative mozioni e linee contrapposte.

L'uno contro l'altro a colpi di tessere, cioè voti, nei congressi locali appena iniziati, e di annullamenti dei risultati ottenuti.

E la sentenza politica che si profila è quella di una scissione, sempre più vicina, forse persino prima del congresso nazionale in programma dal 24 al 27 luglio a Chianciano.

Ieri, giovedì 3 luglio, Nichi Vendola, primo firmatario della mozione 2 che raccoglie la linea bertinottiana di apertura a una sinistra più diffusa, ha convocato una conferenza stampa in solitaria per contestare l'annullamento di un congresso.
Uno dei primi, quello del circolo di Reggio Calabria-centro, i cui risultati sono stati annullati dalla commissione perché «i votanti non risultavano iscritti al partito» nel 2007.

Il problema è tutto nel tesseramento, cioè in chi ha diritto o no a decidere i delegati al congresso nazionale di Chianciano, decisi appunto nelle assise dei circoli territoriali.
Il problema non è solo per quei trecento voti contesi.
I vendoliani temono che possano arrivare «altre decisioni di questo genere», altri annullamenti e congressi da ripetere.

Intanto i rappresentanti della mozione 1 (Paolo Ferrero- Claudio Grassi- Ramon Mantovani) e quelli di tutte le altre mozioni accolgono con plauso la decisione della commissione, la cui maggioranza è di area Ferrero.

Si profilano altri ricorsi sulle votazioni svolte in altri circoli di Rifondazione, Bologna migranti, Pontici, Castellamare, Arezzo, che ancora devono essere discusse dalla commissione del congresso. Insomma, la situazione sul tesseramento, sulle regole, e i numeri è molto controversa.

E come non bastasse, la divisione si inaprisce anche su altri fronti: Paolo Ferrero annuncia che l'8 luglio sarà in piazza Navona, assieme a Di Pietro, mentre Nichi Vendola, che invece critica l'opposizione dell'invettiva interpretata dall'Italia dei valori chiede al suo partito di riprendere la strada del confronto ad ampio raggio, per arrivare a costruire un «fronte molto largo delle opposizioni al governo delle destre».

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76837

Viene da dire che la sinistra (ed in particolar modo la sinistra italiana) non cambia mai.
L’obiettivo sembra essere non quello di risalire dal miserrimo 3% ottenuto ad aprile, ma frazionarlo in percentuali infinitesimali.

Continuiamo a farci del male che l’unico che ride è lo psiconano.

mercoledì 2 luglio 2008

E Lenin nel 2008 scriverebbe: l’egocentrismo malattia infantile del bloggismo…




Di fronte a certe dinamiche che stanno imperversando in questi giorni nella blogosfera e in alcuni aggregatori, ma soprattutto di fronte al comportamento ed all’atteggiamento che alcuni blogger, che amano definirsi di sinistra (parola, in verità ormai assai fumosa in Italia…), hanno tenuto in queste circostanze, viene da chiedersi cosa avrebbe scritto al riguardo il buon Vladimir Il'ic Ul’janov detto Lenin.

In realtà, Lenin, abituato ai dissidenti ed alle secessioni interne ai movimenti bolscevichi ed ai partiti comunisti degli albori, probabilmente avrebbe (saggiamente) deciso per una bella deportazione di massa in Siberia dei suddetti, non esimendosi però dal dedicare (sempre ai suddetti) una bella serie di opere, tipo…

Che fare (dei blog)?
Stato e Rivoluzione (dei blog)
La rivoluzione del proletariato ed il rinnegato blogger
Un passo avanti e due indietro (della blogosfera italiana)


Fino ad arrivare all’acme della critica leninista:
L’egocentrismo malattia infantile del bloggismo.
Ma, sinceramente, credo che più dei testi leninisti potrebbe fare la Siberia.

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