martedì 29 novembre 2011

La Freedom Flotilla è tornata: progetto Benvenuti in Palestina 2012




CONTRO L’ASSEDIO, CONTRO L’OCCUPAZIONE,
CON OGNI MEZZO NECESSARIO


Il 27 novembre si è tenuta a Roma l’assemblea nazionale per presentare i progetti di lavoro del coordinamento italiano della Freedom Flotilla.

Le prossime assemblee si terranno il 4 dicembre 2011 in Liguria a :

SARZANA , ore 11 presso il Centro Sociale Barontini

GENOVA 
, ore 16 presso Circolo Arci Bellevylle, Vico Calvi

IMPERIA, ore 20,30 presso il Circolo Arci Handala, via Mameli

Nel corso delle assemblee faremo un resconto dello stato dei lavori della FREEDOM FLOTILLA, presentiamo il nuovo progetto internazionale : BENVENUTI IN PALESTINA 2012 e valuteremo assieme ai partecipanti la possibilità di creare comitati territoriali di sostegno.


Ci sarà anche la presentazione della nuova associazione DIMA,onlus e i suoi progetti di solidarietà con il popolo palestinese.

Il nostro lavoro, nell’immediato futuro, sarà quello di organizzare assemblee locali, in diverse città italiane, per spiegare le iniziative e lo stato dei lavori della nostra delegazione italiana presso i coordinamenti internazionali, per creare comitati territoriali di lavoro e di sostegno. Chiediamo di segnalarci le città interessate per l’organizzazione di questo tipo di assemblee, contattate i comitati territoriali e/o roma@freedomflotilla.it




***
Resoconto assemblea nazionale del 27 novembre a Roma

Il 27 novembre si è tenuta a Roma l’assemblea nazionale per presentare i progetti di lavoro del Coordinamento Italiano della Freedom Flotilla. 

Si è parlato dell’ importanza di internazionalizzare la solidarietà con la resistenza palestinese che si è concretizzata negli ultimi anni in coordinamenti internazionali attorno ad importanti iniziative tese a sbloccare l’assedio di Gaza e fermare l’occupazione illegale di territorio palestinese da parte di Israele. 

Si è analizzata la capacità che queste iniziative hanno avuto di : 

1. Essere veicoli mediatici fondamentali per informare sulla realtà drammatica della Palestina sotto occupazione Israeliana. 

2. Essere strumento efficace per la costruzione di un fronte internazionale coeso e politicamente utile a fronteggiare il sostegno dei governi alla politica di occupazione israeliana. 

Si è quindi ribadita la necessità di continuare in questa direzione, ossia continuare a coordinarsi e partecipare ad iniziative a livello internazionale quali: 

BENVENUTI IN PALESTINA 2012

FREEDOM FLOTILLA

Si è presentata la neonata associazione Dima, onlus (sarà presto online il sitowww.dima-onlus.it ) fondata da alcuni di noi, con l’obiettivo di affiancare, alle iniziative di lotta, anche iniziative di solidarietà vera e propria con il popolo palestinese. Dima collaborerà con l’associazione “Ghassan Kanafani” e l’asilo che sarà realizzato a Khan Younis porterà il nome del nostro amico e compagno Vittorio Arrigoni. 
Il nostro lavoro nell’immediato futuro, sarà quello di organizzare assemblee locali, in diverse città italiane, per spiegare le iniziative e lo stato dei lavori della nostra delegazione italiana presso i coordinamenti internazionali. 



Chiediamo ai compagni e sostenitori della palestina di collaborare segnalando ai contatti territoriali o alla mail redazione@freedomflotilla.it le città interessate ad ospitare assemblee di presentazione progetti di lavoro, come quella che si è appena tenuta a Roma.

mercoledì 2 novembre 2011

La crisi contro le donne: iniziativa solidale contro la chiusura dei centri antiviolenza a Genova



In Italia, così come a Genova, la violenza domestica è in continuo aumento e le strutture qualificate a portare aiuto psicologico, legale e d’emergenza sono a rischio di  chiusura. 
I tagli economici effettuati dal Governo attraverso le diverse manovre hanno fatto sì che la Regione Liguria abbia notevolmente ridotto i finanziamenti, e reso quindi impossibile per Comune e Provincia di Genova, sopperire con i propri fondi all’esistenza del Centro provinciale antiviolenza di Via Mascherona, in modo da garantire il mantenimento dei servizi erogati. 
Ad oggi si prospettiva quindi la chiusura del Centro e dei Centri distaccati sul territorio


Per non disperdere completamente ciò che è stato fatto in questi tre anni d’interventi operativi, per dare risposte concrete alle donne e ai minori vittime di violenze, le Associazioni firmatarie di questa comunicazione organizzano, con la collaborazione di Coop Liguria, un 


“APERITIVO SOLIDALE”
4 novembre 2011 - ore 17.00
Sala incontri Coop Dinegro Terminaltraghetti  
OFFERTA LIBERA A SOSTEGNO DEL CENTRO ANTIVIOLENZA 

L’iniziativa sarà animata da letture teatralizzate a cura di Antonella Sodini e Lorena Luccatini e da intervallo musicali di Alessandra Ravizza del gruppo musicale Rebis.
La manifestazione è finalizzata a una raccolta di fondi per il mantenimento del Centro di Via Mascherona. Partecipate  numerosi!


Il Centro Provinciale Antiviolenza, inaugurato il 25 novembre 2008 , è nato in ottemperanza alla Legge Regionale 12/2007, "Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza", e grazie alla collaborazione tra la Regione Liguria, la Provincia di Genova, il Comune di Genova e tutte le Associazioni e gli Enti aderenti alla Rete Provinciale contro la violenza di genere. (vai al sito)
Per informazioni e per eventuali donazioni andate sul sito per i contatti.  SITO

Puoi contribuire anche con un versamento su c/c 1000/860 Banca Intesa San Paolo Filiale 3948
 intestato a:  Gruppo Mafalda Sampierdarena Fondo Centro Antiviolenza 
IBAN: IT40D0306901455100000000860

martedì 25 ottobre 2011

La Freedom Flotilla Italia è di nuovo in pista. Buon lavoro!




La Freedom Flotilla Italia è di nuovo in pista, e non soltanto per organizzare i prossimi convogli navali diretti a Gaza, ma per assumere come parte integrante del nostro lavoro tutte le iniziative dirette a rompere l’assedio, a combattere l’occupazione, a boicottare Israele ed a sostenere la società civile palestinese, nel quadro di quella rivoluzione araba che sta squassando la geopolitica dell’intero scacchiere mediterraneo.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che ci stiamo impegnando nella preparazione della prossima missione “Benvenuti in Palestina 2012”, che porterà centinaia, se non migliaia di persone nella Palestina occupata, per rompere il muro dietro il quale Israele vuole confinare l’intero popolo palestinese.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che lavoriamo per rafforzare e coordinare i diversi network internazionali che sono nati per sostenere la resistenza palestinese e che, in questi anni, hanno contrastato l’inerzia e la complicità dei governi, portando solidarietà al popolo palestinese nelle nostre piazze come a Gaza, nella West Bank, nei territori occupati nel ’48, in Libano, nell’Egitto partecipe dell’assedio.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che ci impegniamo per la realizzazione di un asilo nel campo profughi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, in collaborazione con l’associazione palestinese “Ghassan Kanafani”, come prima sperimentazione di un percorso di cooperazione solidale ed autogestita con l’associazionismo laico e della sinistra palestinese. Tanto a noi che ai nostri compagni palestinesi, appare naturale che quell’asilo porti il nome del nostro compagno Vittorio Arrigoni.
In queste poche righe è sintetizzato un impegno internazionalista enorme. Se dovessimo soffermarci sui nostri limiti e sulla miseria delle nostre risorse, non ci resterebbe che rinunciare. Invece, la straordinaria solidarietà che si è manifestata in questi anni e che ci ha accompagnato nella costruzione della Freedom Flotilla 2 ci fa pensare che possiamo farcela. Anzi, che ce la faremo sicuramente.
Per questo, invitiamo tutte e tutti a rilanciare la sottoscrizione, perché siamo sempre andati avanti con i nostri mezzi e con soldi puliti, provenienti da persone pulite, senza finanziamenti di partiti o istituzioni, e siamo intenzionati a continuare su questa strada di autonomia e trasparenza. Sul sito della Freedom Flotilla Italia ci sono le indicazioni per effettuare versamenti on line e presto metteremo a disposizione un conto corrente. 
C’è bisogno del sostegno di tutte e tutti, quindi… buon lavoro a tutte e tutti.
Fonte: http://www.freedomflotilla.it/2011/10/24/buon-lavoro/

mercoledì 12 ottobre 2011

Noi il Debito non lo paghiamo: Report della riunione dell'11 ottobre e partecipazione al 15 ottobre








Il comitato promotore del'assemblea del 1° ottobre, si è riunito martedì 11 ottobre per fare un primo bilancio dell'assemblea e indicare una prima tabella di marcia del percorso avviato.
Le valutazioni sull'assemblea al teatro Ambra Jovinellisono state tutte positive sia per la partecipazione numerica che per lo spirito unitario dell'iniziativa. E' un segnale di controtendenza importante che ben si coniuga con i contenuti dell'incontro e del percorso messosi in moto con l'appello "Dobbiamo fermarli".
Che la prima assemblea sia andata molto bene è un punto di partenza incoraggiante ma non sufficiente.
Per questo motivo è indispensabile avviare il percorso sui passaggi indicati e condivisi nel documento finale approvato dall'assemblea del 1° ottobre.
Il comitato promotore invita tutte e tutti gli aderenti all'appello Dobbiamo Fermarli a:

  • rispettare lo spirito unitario che anima il comitato promotore nazionale anche a livello locale, cercando in tutti i modi di far convergere le/i singoli, le forze organizzate e i soggetti che hanno condiviso l'appello e i cinque punti del programma. E' un passaggio un po' più difficile in alcune realtà ma che va esperito con convinzione a tutti i livelli;
  • convocare entro il 20 novembre le assemblee localidei firmatari dell'appello e di quelli che via via ne stanno condividendo il progetto. La costruzione deicoordinamenti locali, è un passaggio fondamentale. Le assemblee locali dovranno approfondire la discussione e l'elaborazione sui cinque punti del programma e cominciare a immaginare l'articolazione locale del lancio della campagna nazionale “Noi il debito non lo paghiamo”. A tale scopo è stata approntata una bozza di testo di una petizione popolare, come strumento per i banchetti e il lavoro di massa sulle parole d'ordine della campagna. L'approvazione definitiva del testo è in via di discussione ma è a buon punto
  • per sabato 17 dicembre sarà convocata una nuova assemblea nazionale nella quale le/i portavoce designate/i dai coordinamenti locali relazioneranno sui risultati delle assemblee e dei coordinamenti locali. Al termine dell'assemblea verrà lanciata la campagna nazionale vera e propria in tutti i suoi aspetti.
  • tra il 15 e il 30 novembre verrà organizzato unseminario di approfondimento con esperti(economisti, giuristi) sulle proposte che verranno avanzate nella campagna (sul non pagamento del debito, sul referendum contro i diktat della Bce, ecc.)
  • sono stati creati tre gruppi di lavoro: uno che preparerà il seminario con gli economisti (F. Russo, M. Casadio, P. Pagliani); uno che curerà l'organizzazione(F. Burattini, E. Papi); uno che curerà lacomunicazione (S. Bianchi, J. Venier, G. Chiesa, S. Cararo).
Relativamente alla manifestazione del15 Ottobre
Il comitato promotore valuta positivamente che l'indicazione di contestazione della Banca d'Italia e della Bce messa in campo già dal 26 settembre con la conferenza stampa di presentazione dell'assemblea del 1° ottobre e della campagna “Noi il debito non lo paghiamo” realizzata proprio a ridosso della sede della Banca d'Italia, sia diventata una indicazione di massa e condivisa da settori crescenti dei movimenti sociali, sindacali e giovanili.
L'assemblea del 1° Ottobre ha deciso la partecipazione alla manifestazione del 15 Ottobre contro quello che ha definito il “governo unico delle banche” sia a livello nazionale che europeo. Ritiene che la piattaforma della manifestazionesia inadeguata rispetto alla realtà del conflitto sociale e alle responsabilità della crisi. La mobilitazione europea del 15 Ottobre ha infatti un chiaro segno anticapitalista che nella convocazione italiana è venuto attenuandosi in modo evidente.
Staremo in piazza con un nostro spezzone unitario e rappresentativo di tutte le realtà che hanno aderito all'appello con un camion con amplificazione e con lo striscione:“Contro l'Europa delle banche – Noi il debito non lo paghiamo – Dobbiamo Fermarli” (vedi l'immagine dello striscione nel file allegato).

L'appuntamento è alle ore 12.30 davanti al museo di Palazzo Massimo (angolo tra Piazza dei Cinquecento ePiazza della Repubblica - vedi mappa nel file allegato).
Il nostro striscione sarà nel corteo fino alla sua conclusione in piazza San Giovanni ma sosterremo le iniziative che intenderanno dare forzaconflittualità e continuità alla giornata di mobilitazione europea del 15 Ottobre.



Fonte: Sito del Comitato promotore dell'appello "Dobbiamo fermarli. Noi il debito non lo paghiamo

martedì 5 luglio 2011

VIII Marcia Granparadiso estate

Dal blog di Mario Badino volentieri diffondo

Domenica 10 luglio alle ore 8.30 del mattino dai prati di Sant’Orso a Cogne (Aosta) partirà l’ottava edizione della Marcia Granparadiso estate, insolito esempio di “competizione non competitiva” nella quale è vietato correre e chi arriva primo si compra la … Continue reading 

lunedì 4 luglio 2011

Freedom Flotilla 2: è ufficiale, domani 5 luglio, la missione chiuderà...



Di Angela Lano da Corfù - Atene (Gr), lunedì 4 luglio 2011.
Si chiuderà ufficialmente domani, martedì 5 luglio, la seconda missione della Freedom Flotilla per Gaza.
Come l'anno scorso, anche questa flotilla è stata fermata, ma, questa volta, prima ancora che salpasse: il 2 luglio, un decreto del governo di Atene ha vietato a tutte le barche di partire. Appena appresa la notizia la US Boat to Gaza ha preso il mare, percorrendo solo poche miglia, prima di essere prontamente bloccata dalla guardia costiera greca. Il capitano, John Klusmer, arrestato, si trova ancora in prigione, mentre otto attivisti della stessa nave sono stati arrestrati e poi rilasciati.
La "dead line", la scadenza finale per la partenza della spedizione, è prevista per domani pomeriggio, con l'ultimo tentativo di mediazione con il governo greco per sbloccare le navi, ormeggiate in diversi porti della Grecia.
Questa mattina, a Corfù, i passeggeri della "Stefano Chiarini" si sono recati al porto, dov'è ancorata la barca italo-olandese-internazionale, per issare bandiere e per scrivere messaggi di solidarietà e affetto per la popolazione di Gaza, da chiudere dentro bottiglie di vetro: "messages in bottles", come è stata chiamata l'iniziativa. E' l'ultimo saluto ai gazesi che aspettavano l'arrivo della flottiglia e la rottura politica dell'assedio marittimo, illegale e ingiusto.
Alle 12, una delle due navi francesi (una è in navigazione, partita ormai dieci giorni fa dalla Corsica), ha fatto il gesto "dimostrativo" di accendere i motori, senza neanche levare l'ancora, per non mettere in difficoltà (legali) il capitano. Dunque, non è salpata, e se mai l'avesse fatto, sarebbe stata fermata anch'essa dalla guardia costiera greca, com'è successo alla US Boat e alla "Guernica", la barca spagnola-belga. E come è successo questa sera anche a quella canadese, che qualche ora prima si era lanciata in mare sfidando il blocco...
Se è dunque finita questa partita, non è certo terminata la "gara", perché ora inizia il lavoro politico e diplomatico degli organizzatori per allestire una nuova spedizione per Gaza, per riavere indietro le imbarcazioni, e per chiedere con insistenza la fine dell'embargo e dell'assedio.
Nonostante la missione non sia andata a buon fine, la coalizione internazionale ha messo in luce alcuni aspetti positivi: l'attenzione dei media di tutto il mondo sulla partenza delle barche, e non, come avvenne l'anno scorso, sull'attacco e sui morti; il dispiegamento, da parte di Israele, di forze a tutto campo per fermare una fragile, disorganizzata "armata" pacifica di attivisti da tutto il mondo, e con un team di comunicazione a dir poco naive, che ha permesso un continuo stillicidio di notizie spesso corrette o smentite (che hanno reso la vita a noi giornalisti un vero stress per quasi dieci giorni) .
Osservata da questa prospettiva, la Freedom Flotilla 2, come la prima, è già un "successo": uno dei regimi più militarizzati del mondo contro un'armata brancaleone. Complimenti.
Forse Angela Lano ha ragione in queste sue ultima parole, ma io comincio a credere che a questo mondo la speranza non abbia  più diritto di cittadinanza.

giovedì 30 giugno 2011

Superbollo per i SUV: era oraaaaaaaaa!!!!


E per la prima volta nella mia vita (caxxo una prima volta ci deve sempre essere nella vita...) se passerà davvero (ma finchè non la vedo firmata nero su bianco mica ci credo) un provvedimento legislativo del Governo Berlusconi mi trova d'accordo.
Parlo del superbollo sui SUV:
Fonte: Sole 24ore. Torna il superbollo per i SUV

Perchè ogni volta che li vedo aggirarsi per le vie trafficatissime della città in cui vivo, guidati per lo più da 70enni rincoglioniti o da finte bionde rampanti incapaci di guidare anche il triciclo, monumento enorme e vistosissimo allo spreco, al cattivo gusto, all'apparire senza sostanza (solitamente il suddetto SUV viene acquistato in rate 20nnali, ipotecando anche la nonna ed il cane)...
Beh ecco ogni volta, vorrei essere alla guida di un TANK, anzi di un PANZER TANK e ... semplicemente.. ridurre SUV e guidatori in tante sottili lamine...RIGOROSAMENTE da gettare nella raccolta differenziata.
Senza sbagliare però: RACCOLTA dell'UMIDO, dove vanno i rifiuti organici.
Nel frattempo, mi accontento che sia messa una bella tassa su questi sprechi, inutile e dannosi.
Se non possono permetterselo, semplice..LO VENDANO.
Faranno una bella cosa per l'ambiente ed anche per loro stessi (magari scenderà un po' la panza che inevitabilmente hanno).

domenica 19 giugno 2011

Concita De Gregorio e l'affaire Bisignani: la verità, il fango ed il secondo livello






E' pubblicato sull'Unità di oggi 19 giugno il comunicato con cui Concita De Gregorio lascia la Direzione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci.

Fonte: L'Unità. Comunicato congiunto dell'Editore e del Direttore

La notizia è giunta piuttosto imprevista, anche se, a dire il vero, c'erano già stati numerosi rumors al riguardo
come quello (velenoso) pubblicato su sito Dagospia venerdì 17 giugno alle ore 17 (superstiziosi?)

Fonte: Dagospia. A fine mese si chiuderà l'avventura della sora Cecioni all'Unità

A tale distillato di puro veleno, la (per nulla mite) Concita ha così risposto oggi, sempre sul giornale fondato da Antonio Gramsci (che sinceramente, credo, mai avrebbe pensato, nel lontano e periglioso 1924, le sue pagine sarebbero servite ad un tale teatrino da vaiasse) così:

Fonte: L'Unità. Concita Blog: la verità ed il fango

Ora mi spiace davvero che la De Gregorio si sia abbassata a tali livelli.
Personalmente sono convinta,(anche se la mia natura, solitamente, non è per nulla complottista) che dietro alla spinta alle sue dimissioni non ci siano 
solo i non brillantissimi risultati della tiratura in questi anni (lento ed inesorabile declino) comune a tutta la stampa quotidiana,
non ci sia solo la fuga di firme verso il Fatto Quotidiano (il cui target di lettori e la cui mission è assolutamente diversa dall'Unità),
non ci sia solo il fallimento comunque del progetto PD voluto da Veltroni e di cui Soru (editore dell'Unità) è stato il braccio operativo
ma ci sia anche e soprattutto l'articolo di pochi giorni fa scritto da Concita De Gregorio (15 giugno) sulla vicenda giudiziaria Bisignani, in cui con particolari precisi si faceva riferimento ad un altro articolo da lei stessa scritto più di 1 anno fa, in cui si chiedeva cosa ci faceva il figlioccio e delfino prediletto di Gelli a Palazzo Grazioli in pianta stabile, ed alle reazioni che tale articolo aveva suscitato:

Quando più di un anno fa, nel mese di maggio del 2010, chiesi da queste colonne cosa ci facesse un tipo come Luigi Bisignani nelle stanze di palazzo Grazioli, ospite fisso munito di ogni comfort tecnologico e non solo, e quale ruolo esattamente avesse nello staff del Presidente del Consiglio ricevetti la mattina dopo, molto presto, quattro telefonate. Una era di un ex direttore di giornale che si congratulava, mi disse, per “aver avuto il coraggio di mettere il dito nella piaga”. Un’altra di una collega celebre e sempreverde, fonte occulta e abituale di un sito di regolamenti di conti, uno di quei posti on line dove chiunque fa sapere quel che non può dire in modo da poterlo poi “riprendere” come se fosse una notizia: chiedeva se ne sapessi di più...
Fonte: l'Unità. Concita blog: Secondo livello

Ripeto, non sono, per natura, portata alla dietrologia, ma certo mi suona strano questo attacco alla De Gregorio su più fronti, e mi suona ancora più strano la sua contemporaneità con l'exploit dell'affaire Bisignani. Uno a cui amici (potenti ed occulti) non mancano.

mercoledì 15 giugno 2011

L' eclisse della democrazia - Le verità nascoste sul G8 2001 a Genova



Ricevo e molto volentieri pubblico e diffondo:

“Questo libro viene a riaprire una memoria, anzi a ribadire una verità, e fa benissimo perché queste non sono cose che vanno dimenticate”
                                       Andrea Camilleri

Carissimi è in libreria:

 “ L’eclisse della democrazia – Le verità nascoste sul G8 2001 a Genova”

un libro di Vittorio Agnoletto e  Lorenzo Guadagnucci, con prefazione di Susan George  e “un ringraziamento” di Andrea Camilleri.

Ma questo libro dovete proprio farlo? State molto attenti.” Questo è il messaggio che ci è arrivato appena si è saputo che stavamo iniziando a scrivere.
Le verità e le responsabilità su quanto avvenuto a Genova sono ancora oggi, dopo dieci anni, in gran parte sconosciute ed estremamente scomode. Di questo libro quasi tutti i grandi media si rifiutano di parlare. Se pensi che sia importante far conoscere le verità nascoste sulle giornate genovesi e sui processi che ne sono seguiti, aiutaci attraverso la rete e il “passaparola”.

“Vittorio Agnoletto, all’epoca portavoce del Genoa Social Forum, e Lorenzo Guadagnucci, testimone e vittima del blitz alla Diaz, raccontano tutte le verità sul G8 di Genova e sui tentativi di fermare e condizionare i processi. Enrico Zucca, pm al processo Diaz, per la prima volta svela agli autori i retroscena dell’inchiesta genovese. I massimi vertici della polizia e dei servizi segreti, oltre a decine di agenti, sono stati condannati in secondo grado. Sono giudizi clamorosi, senza precedenti. Eppure tutti sono rimasti al loro posto e molti sono stati addirittura promossi, con l’avallo dell’intero arco politico parlamentare.
La ferita aperta nel luglio 2001 non è stata ancora rimarginata.
Nel 2001 un grande movimento allo stato nascente è stato criminalizzato, ma le sue idee non erano sbagliate: a Genova si parlava di un prossimo crac della finanza globale, del collasso climatico del pianeta, delle guerre come frutto naturale del sistema neoliberista. Scenari che si sono puntualmente avverati. In questo libro si racconta il volto autentico del G8 di Genova: un tracollo dei valori democratici, ma anche una proposta culturale e politica che resta vitale.” (dalla quarta di copertina)

Spero di incontrarvi numerosi alle presentazioni già in calendario (cfr. allegato) e poi a Genova al Public Forum che stiamo organizzando dal 19 al 24 luglio in occasione del decennale.

A presto,
              Vittorio

P.S. Per chi volesse organizzare altre presentazioni può contattarmi tramite questo indirizzo mail: vagnoletto@primapersone.org

giovedì 9 giugno 2011

venerdì 3 giugno 2011

Vercelli come fulgido esempio del... E continuiamo a farci del male! Indagato il leader locale del PDL


Roberto Rosso sottosegretario e leader locale del PDL a Vercelli,  indagato per Associazione e delinquere

Vercelli, nell'ultima tornata elettorale amministrative appena trascorsa, è stata una delle pochissime realtà a confermare l'asse PDL/ Lega, almeno in ambito provinciale.
Infatti, con il 50, 90 % la coalizione del centro destra guidata da Carlo Riva Vercellotti ha vinto le elezioni in provincia di Vercelli. La lista che sosteneva l’on. Bobba (PD) ha invece totalizzato il 49.09 %.
Da notare che nella provincia di Vercelli si è votato prima della scadenza naturale perché l'ex presidente, Masoero, che era del PDL è stato colto sul fatto e condannato per concussione.
Elezioni controcorrente a Vercelli: analisi di un voto

Ora:

Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria della Provincia di Vercelli, una delle poche amministrazioni del Nord dove l’asse Pdl-Lega ha tenuto, che sulla testa del pidiellino, poi passato a Fli, poi ritornato pidiellino, Roberto Rosso, che del centrodestra locale è leader indiscusso, arriva una tegola.
Il neosottosegretario all’Agricoltura del governo Berlusconi (ex vicepresidente della Regione Piemonte ed ex meteora di Futuro e libertà, di cui è stato appunto anche coordinatore regionale da novembre a febbraio) è indagato per associazione a delinquere dalla Procura di Vercelli. Al centro dell’inchiesta, la Fondazione Terre d’Acqua, di cui Rosso è stato fondatore e promotore. Una società cosiddetta in house, ossia a capitale interamente pubblico, i cui soci risultano essere la Provincia di Vercelli e il comune di Trino Vercellese, feudo del sottosegretario.
Secondo l’accusa, Terre d’Acqua sarebbe servita a gestire e utilizzare denaro pubblico (circa un milione e 400 mila euro) per fini diversi da quelli ufficiali di promozione turistica, in particolare (ma non solo) per favorire le iniziative elettorali di Roberto Rosso. L’avviso di chiusura indagini (cominciate nel settembre 2010) è stato notificato oltre che al sottosegretario, ad altre cinque persone, anch’esse accusate di associazione a delinquere. Si tratta del coordinatore del Pdl di Casale Monferrato ed ex ad di Terre d’Acqua Nicola Sirchia, del consigliere comunale del Pdl di Vercelli Tino Candeia (ex presidente dell’Associazione), del direttore generale della Provincia Gianfranco Chessa, dell’ex sindaco di Trino Giovanni Ravasenga e dell’assessore al Bilancio (e membro del cda di TdA) Alessandro Giolito. Indagati per concussione e peculato anche l’ex assessore al Lavoro della Provincia Roberto Saviolo e la libera professionista valdostana Cinzia Joris.
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Sant'Agostino scriveva: errare humanum est, perseverare autem diabolicum.


Missà che Sant'Agostino il giorno del ballottaggio guardava da un'altra parte, vero cari Vercellesi?

martedì 24 maggio 2011

IO NON STO CON GLI INDIGNADOS


Ho guardato agli indignados con distacco, lo confesso. Sin dal primo momento quel vento che soffia anche in Europa non mi è sembrato particolarmente salutare.


Il soffiare in tutte le direzioni, indiscriminatamente, espone tutti al rischio gravissimo di una deriva “qualunquista”. Questi nuovi “ribelli” non rompono schemi, non si muovono fuori dal potere, bensì ne esaltano la teoria suprema dell’uomo qualunque.


Sono quindi parte integrante e forza trainante per derive pericolose. Il populismo berlusconiano ha distrutto un paese, una intera generazione. Non vi è cultura, senso civico, solidarietà. Tutti contro tutti. In Spagna, dove il fenomeno indignados ha inciso sulla pesante sconfitta socialista, di fatto si è equiparato una politica che ha modernizzato il paese in senso laico, lo ha reso un paese più libero e tollerante, ad una repressiva e retrograda.


E’ vero, la crisi economica ha messo in ginocchio la Spagna e motivi di indignazione ce ne sono. Ma restando indifferenti, o equidistanti per meglio specificare, rispetto alle politiche delle forze in campo, di fatto si rinuncia a costruire il proprio futuro. Lo si delega ad altri. Giusto indignarsi, giustissimo.


Ma farlo e basta non serve che a spianare la strada alle destre conservatrici e becere. Ancora non si è spenta la discussione sul ’68, ma, credo siano concordi tutti, quel movimento ruppe gli schemi e portò istanze. Fece la sua scelta di parte, che non coincideva con le forze politiche, ma fece la sua scelta. E ne segui una ondata di cambiamenti, alcuni non ancora compiuti totalmente, ma il modo di pensare cambiò.


Dico a questi ragazzi di credere nei loro sogni, di battersi perché si realizzino assieme ad un futuro migliore. Sono convinto che i movimenti che cavalcano o cavalcheranno questa posizione perderanno l’occasione per ripensare questo mondo e renderlo più civile.


Abbiamo un grande futuro dietro le nostre spalle.

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