sabato 29 novembre 2008

Thaksin Shinawatra l’uomo che ha scatenato la Thailandia: ex premier, imprenditore di media, presidente di una squadra di calcio.Vi ricorda qualcuno?





E’ notizia di oggi che l’U.E. (sempre maggiormente attenta al fatto che la casalinga danese o il birraio bavarese in vacanza, non vengano disturbati in alcun modo, piuttosto che alla difesa della libertà civile e politica del resto del mondo) ha chiesto ai manifestanti di mettere fine all’occupazione dei 2 aeroporti di Bangkog.

Il contestato primo ministro, Somchai Wongsawat ha dichiarato oggi lo stato di emergenza ed è riparato a Chang Mai, nel nord del Paese, per sfuggire alla morsa dei manifestanti.

Ma intorno a Bangkog sono schierati anche i carri armati e nel Paese si moltiplicano le voci di un colpo dei militari, tanto che oggi il premier ha intimato ai militari di "restare nelle caserme".
Gli osservatori ritengono che le forze armate, autrici di 18 colpi di stato dal 1932 a oggi, simpatizzino con l'opposizione.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_820669350.html

In realtà al centro del conflitto interno tailandese resta la figura di Thaksin Shinawatra, ex primo ministro, cognato dell’attuale capo del governo.

http://www.euronews.net/it/article/26/11/2008/shinawatras-political-spectre-haunts-thailand/

Ma chi è Thaksin Shinawatra?

è un politico e imprenditore thailandese, già primo ministro della Thailandia e leader del partito populista Thai Rak Thai.

Poiché era a capo della Shin Corporation che controlla (tra le altre) la più grande compagnia di telefonia mobile thailandese, è stato l'uomo più ricco in Thailandia prima di trasferire la proprietà della compagnia alla sua famiglia.

Nel giugno 2007 la società UK Sport Investments, controllata dall'ex premier thailandese, ha rilevato la società calcistica britannica del Manchester City F.C.

Nel Thaksin fu coinvolto in un conflitto di interessi tra il suo ruolo di Primo ministro e i suoi vari interessi finanziari.

Nel 2001 fu molto vicino agli arresti e ad un bando di 5 anni dalla vita politica ma poi riuscì a venirne fuori, come dichiarato, corrompendo la corte giuridica e manipolando le indagini.

Thaksin fu rieletto nelle elezioni legislative del febbraio 2005 con una vittoria schiacciante del suo partito, aggiudicandosi 374 seggi su 500 in Parlamento e lasciando al Partito Democratico thailandese, il maggiore oppositore, solo 96 seggi.

La pubblicità sfrenata che Thaksin fece al suo Thai Rak Thai nelle televisioni statali subito dopo lo Tsunami, gli portò i voti della maggioranza della popolazione nelle aree nord e nordorientali.

http://it.wikipedia.org/wiki/T
haksin_Shinawatra


Non so..Ma mentre leggevo queste notizie su Thaksin Shinawatra ho cominciato ad avere come una sensazione di deja vue…
Imprenditore, Presidente di una squadra di calcio, conflitto di interessi, partito a base demagogica, pubblicità TV sfrenata…

Però….però il Thaksin Shinawatra è stato cacciato a pedate ed ora sta in esilio (e stanno per cacciare anche il premier fantoccio)…
Qui? Il Thaksin Shinawatra de noantri??? Governa, governa …

E becchiamoci pure sta lezione di democrazia dalla Thailandia.

giovedì 27 novembre 2008

Woijtyla morente gridò: Allah è grande! Grande articolo di Sansonetti su Liberazione sul tentativo di far passare anche Gramsci come un convertito



Oggi davvero le notizie dal mondo non sono delle migliori, ma leggendo questo articolo di Sansonetti su Liberazione, non ho potuto fare a meno di parlarne.
Troppo bello!

Un mio lontano cognato (sì, esistono anche i lontani cognati, se la Sacra Rota decide così...) mi ha raccontato di avere conosciuto un muratore polacco, il cui fratellastro - ingegnere algerino - ha sposato una infermiera sarda che quattro anni fa, nei giorni della malattia finale di Papa Giovanni Paolo II, lavorava come precaria nell'anticamera del Santo Padre.

Si chiamava Teresetta. Era molto cattolica e devota, soprattutto a padre Pio. Teresetta soffriva per la malattia del papa e aveva il compito di tenere in ordine la stanza attigua alla camera da letto di sua Santità.

Ore e ore di attesa, durante le quali non poteva non ascoltare le voci che filtravano dalla porta, e talvolta intercettare pezzi di conversazione tra il papa, i sacerdoti, i medici e i teologi che si affollavano nella stanzetta. Un giorno Teresetta sentì alcuni di questi consiglieri del papa portargli la notizia, clamorosa, della conversione di Gramsci (che poi è stata tenuta segreta dal Vaticano fino a martedì scorso).

Pare che Woijtyla abbia avuto una pessima reazione. Woijtyla è sempre stato un anti-gramsciano (persino con alcune venature bordighiste...) e non sopportava che l'autore dei quaderni dal carcere potesse averlo preceduto in Paradiso.



Lo so, stanotte nessuno di noi ha perso il sonno dopo le rivelazioni di fonte vaticana, di una presunta conversione in punto di morte di Antonio Gramsci.

Però sfotterli un po'questi amabili (maldestri) revisionisti ...e lasciatecelo fare.

Con buona pace di Antonio Gramsci che riposa nel cimitero acattolico di Roma, a differenza di qualche criminale di cronaca recente che riposa nella basilica di Sant'Apollinare a Piazza Navona (ogni riferimento a Enrico De Pedis boss della Banda della Magliana è voluto). In base a non si sa quale conversione cristiana.


http://www.liberazione.it/giornale_articolo.php?id_pagina=59295&pagina=1&versione=sfogliabile&zoom=no&id_articolo=418134

http://italiaeimisteri.splinder.com/post/17583337

martedì 25 novembre 2008

Lettera di Vik (Guerrillaradio) a tutti gli amici: dall'assedio all'esilio


Ciao a tutti, fratelli e sorelle,
al di qua e al di là del filo spinato israeliano che imprigiona Gaza nel suo assedio.
Sto meglio, nel tepore della casa dei miei genitori,
col mio cane che non smette un secondo di scodinzolarmi attorno,
bevendo qualche arham juice, fumando le mie beedies, guardando malinconico fuori dalla finestra un giardino che si ovatta di bianco,qui nevica.

Certamente sono colto dalla famosa "febbre di Gaza".

Non c'è rimedio se non tornare alla battaglia che ho interrotto,bisogna saper accettare il proprio destino, anche se è generoso di dolore e avaro gioie.

Sono un leone io,
più mi bastonano, più mi imprigionano,
più rafforzano la mia determinazione verso quello in cui più credo,
che in questi ultimi mesi della mia vita e' significato
libertà per la gente di Gaza,
la mia recondita famiglia.

Sono già alla terza doccia quest'oggi,
più che dalle postule delle puntere d'insetto che infestavano la prigione in cui mi hanno tenuto sequestrato,mi sto ripulendo dal loro odio,qualcosa di veramente inumano.

Sto anche facendo un pò di allenamento fisico,e di forchetta,riprendendomi i chili perso negli ultimi giorni.

Ovviamente sto scrivendo anche qualche articolo, e rilasciando interviste.
Domani o dopo cercatemi su Il Manifesto.

questo il mio numero telefonico italiano:

(+39)
3343902658

Sabato dovrei essere a Firenze, per un convegno sulla Palestina, poi credo che volerò a Londra, i media inglesi si sono dimostrati attenti alla nostra causa in difesa dei diritti umani.

I media nostrani,come al solito tutti a presi a non disturbare il loro datore di lavoro unico,(leggasi berlusconi e la sua truppa di pidduistipostfascistimafiosi) che quando si parla di israele pare più servizievole di quando si inginocchiava davanti alla patta di Bush.

stay human,


Vostro Vik dall'esilio

Vittorio Arrigoni
contatti:
guerrillaingaza@gmail.com
3343902658

sabato 22 novembre 2008

Vik (Guerrilla) ha deciso di non opporsi all'espulsione. Dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) imbarcarlo domani per Roma

Ciao a tutti,
la giornata di oggi è stata per Vik e per alcuni di noi
piuttosto complicata.
Si trattava di decidere quale fosse la scelta
migliore per Vittorio, accettare l'espulsione o resistere.

Ecco il comunicato di Vittorio:

In queste ore convulse è
stato per me difficile prendere la decisione giusta, coerente con
quello in cui credo e il più possibile razionale.
Quella razionalità di
cui spesso sono sprovvisto essendo l'istinto e la passione la mia
naturale bussola.

Ho deciso, contro la mia istintività combattente,
razionalmente di non resistere alla deportazione.
E di farmi imbarcare
domattina su un aereo diretto a Roma.

Spero che nessuno dei miei più
cari amici da Rafah agli USA mi considerino un codardo per questa
scelta.
Ho valutato rischi e benefici.
Nella stessa misura di quando
nuotando verso Gaza nel tentativo di resistere alla cattura circondato
da otto navi da guerra israeliane, ho visto le mie mani colorate di blu
e ho desistito nella fuga.

Forse sarò più utile alla causa fuori da
queste mura sbarrate, forse qui dentro sarei addirittura più di danno
che di beneficio per le nostre prossime valorose missioni.
Il tempo
smentirà o confermerà i miei dubbi e le mie decisioni.
Ringrazio tutti
coloro che mi hanno sostenuto e consigliato in questa frenetica
giornata fatta di caffè lunghi georgiani, di tè eritrei e sigarette
etiopi (gli insetti, invece, gentilmente offerti da Israele).

In particolare ringrazio:

-Huweida dagli USA col suo accento yankee

-Paul, per il consiglio sullo streaptease

-Adam e Sacha dalla West Bank per le ricariche telefoniche e del morale

-Daniela da Al Quds per le sigarette mai pervenute

-Bianca dalla Francia per il vino bianco

-Leila sempre empatica

-Tutti i blogger guerrilleri della rete

-Mahfus etutti i gazawi (tranne un certo Jamal)

-Fida, Donna, G., OJ (eat, eat!), Eva (sleep, sleep!) e la companera Cohime.

Ragazzi, sono orgoglioso di aver conosciuto e combattuto con esseri umani
straordinari come voi, inshallah altre intifade marine nel nostro
domani.

Darlene, il migliore vino sta nelle botti piccole.
Andrew, mi
devi sempre quella rivincita sul tavolo verde.

E tutti coloro che colpevolmente ho dimenticato e che mi si sono dimostrati vicini in
queste ore.

Il vostro mai domo Vik.

Restiamo umani

22 Novembre 2008

venerdì 21 novembre 2008

Comunicato Stampa dal carcere israeliano di Ramlè di Vittorio Arrigoni sui maltrattamenti ricevuti oggi

COMUNICATO STAMPA

In palese disprezzo di ogni diritto umano, civile e
contro ogni legge internazionale, ho trascorso le ultime sei ore
rinchiuso con Andrew in una lurida toilette piena di pulci e parassiti
e in cui non era presente alcuna fonte di acqua potabile.

Questo il trattamento ricevuto per aver annunciato l’inizio di uno sciopero della fame per chiedere il dissequestro dei pescherecci palestinesi rubati ai pescatori palestinesi al largo di Gaza in acque palestinesi al momento del nostro rapimento da parte dei soldati israeliani.

Ci hanno requisito i telefoni cellulari consegnatici ieri dal nostro avvocato ma, cosa ancor più grave, in flagrante violazione delle leggi internazionali, ci è stato impedito qualsiasi contatto con i nostri legali e con il nostro consolato che io ed Andrew abbiamo richiesto più volte a gran voce.

Per denunciare gli incresciosi avvenimenti delle ultime ore ho dovuto sospendere il mio sciopero della fame in modo da farmi restituire il mio telefono e poter
trasmettere questa denuncia.

Da quello che ho udito prima che ci separassero, Andrew continuerà a restare in quella cella assolutamente fuori dagli standard di ogni convenzione in tema di detenzione e rispetto dei diritti umani finchè a sua volta non sospenderà il
digiuno.

Più che come una punizione la mia detenzione di oggi e l’attuale di Andrew possono essere inquadrate come una vera e propria tortura.
E’ più che verosimile che anche Darlene,che continua a digiunare come Andrew, stia subendo lo stesso disumano trattamento.

Mi accingo ora a denunciare il gravissimo episodio al consolato italiano
in seguito a quello scozzese e a quello statunitense.

E’ importante tenersi aggiornati costantemente sulle condizioni psicofisiche dei nostri compagni.
Domani dovrò ricorrere alle cure mediche per le decine punture di insetti e parassiti che ogni notte mi assalgono lasciando piaghe su tutto il mio corpo.


Vittorio
Arrigoni,
sequestrato nel carcere israeliano di Ramle.
21 Novembre 2008
Ore 18.00

Recapito telefonico per contattare Vittorio Arrigoni (Guerrilla)

Comunicazione di servizio.

Sono stata autorizzata a fornire pubblicamente il recapito telefonico di Vik:

00972527592962

specificando di mandare solo sms eccezion fatta per i media che vogliono intervistarlo...ordini di Vik.

giovedì 20 novembre 2008

Sono riuscita finalmente a parlare con Vik (Guerrilla) detenuto nella prigione Maasiyahu:ha iniziato lo sciopero della fame

Oggi poco dopo le 14 ho ricevuto 1 sms… Sorpresa! Era di Vik .

Testuali parole:
Una sbirra dai capelli rossi che mi odia mi ha appena consegnato questo V.

Finalmente un contatto diretto con lui dopo giorni.
Finalmente,alle 18, sono riuscita a telefonargli ed a parlargli

Un quarto d’ora di telefonata che cercherò di riassumere nei punti salienti.

1)Oggi pomeriggio ha parlato con l’avvocato, dopo l’interrogatorio.
Sembra che l’autorità giudiziaria israeliana voglia emettere un decreto di
espulsione domenica mattina per lui, Andrew e Darlene.

2)Loro 3 hanno intenzione di opporsi all’espulsione fino a che le autorità
israeliane NON dissequestrano le 3 imbarcazioni sottratte ai pescatori
palestinesi. Attualmente a causa del sequestro circa 60 persone e le loro
famiglie, a Gaza, non hanno mezzi di sostentamento.

3)Da stasera Vik, Andrew e Darlene iniziano uno sciopero della fame per ribadire
questa posizione.

Poiché, probabilmente, l’avvocato non farà in tempo a presentare i documenti per l'opposizione all’espulsione entro domenica mattina, ed avendo già dichiarato informalmente questa opposizione, Vik si aspetta un inasprimento del regime carcerario a cui ora è sottoposto, con eventuale sottrazione del cellulare appena consegnato e trasferimento in un’altra sezione del carcere a trattamento più duro.

Gli ho chiesto se la sezione della prigione in cui è ora detenuto può configurarsi in una sorta di CPT.
NO, è stata la sua risposta.

L'unica cosa che distingue la sezione dove sta dal resto del carcere è che lì sono detenuti quasi esclusivamente cittadini non israeliani, quasi tutti in attesa dell'attuazione del decreto di espulsione, ma il regime carcerario è quello standard.

Mi ha chiesto di diffondere alcune news su alcuni suoi compagni di cella.

Sono una decina di eritrei, somali e liberiani con lo status di “ rifugiato” in perfetta regola ed internazionalmente riconosciuto.
Nonostante ciò lo Stato di Israele non fornisce loro alcuna sussistenza, anzi li ha rinchiusi in questa sezione del carcere Maasiyahu di Ramlè, trattandoli come dei delinquenti e minacciandoli di rispedirli nei loro paesi di origine dove verrebbe immediatamente incarcerati se non giustiziati.

Tutto questo, ripetiamo, nonostante godano di uno status di “rifugiato” internazionalmente riconosciuto.

Sul piano personale, Vik è (ovviamente) un po’ provato ma combattivo (come al solito), forse anche troppo, visto che quando gli ho parlato aveva appena avuto una discussione con una guardia carceraria (da lui definito un maiale :-D)

Gli ho chiesto di stare un po’ più tranquillo, ma dubito seguirà il consiglio :-)
Se tutto va bene (incrociamo le dita) dovrei/vorrei risentirlo domani.

Ringrazia e saluta tutti i blogger che hanno diffuso le news che riguardavano e riguardano lui, Andrew e Darlene, i pescatori gazawi ed i loro pescherecci.

Appena avrò altre notizie le posterò.

mercoledì 19 novembre 2008

Update su Vik (Guerrilla):lui, Andrew e Darlene sono stati trasferiti nella prigione Maasiyahu di Ramle

Confermo che Vik, Andrew e Darlene sono stati trasferiti questa mattina
alla prigione Maasiyahu di Ramle.


Pare che le condizioni di questo
carcere siano buone (per quanto possibile) e che loro tre si trovino in
un'area con altri attivisti internazionali e non con criminali
israeliani.
Pare anche che abbiano deciso di opporsi pacificamente alla
loro espulsione.
Un avvocato sta cercando di parlare con loro, ma per
adesso non ci è ancora riuscito.
Si sta anche cercando di fargli avere
alcuni dei loro effetti personali (vestiti, ecc...)
Non appena avrò
altre notizie vi farò sapere.

MAIL ricevuta alle 10.31

Ringrazio TUTTI coloro che si stanno attivando con post, mail, telefonate e ricerca di contatti per fare pubblica pressione.
Scusate se non riesco più a farlo individualmente, ma l'onda sta crescendo e mi è davvero complicato stare dietro ad ogni iniziativa.
Grazie ancora, Vik non è solo e questa è la cosa piùimportante.

Ps A tuttora non mi è giunta notizia di alcuna TV italiana che abbia riferito l'accaduto. Trovo la cosa semplicemente VERGOGNOSA. SE è accaduto chiedo che me ne sia data conoscenza.

Audrey

martedì 18 novembre 2008

Vik (Guerrilla) é stato arrestato stamattina dagli israeliani. Ecco gli ultimi aggiornamenti. Abbiamo bisogno dell'aiuto dei blogger!

FOR IMMEDIATE RELEASE

CONTACT:
Caoimhe (Gaza) + 972 598 273 960
Donna (Gaza) + 972 598 836 420
Fida (Gaza - Arabic) – + 972 599 681 669
ISM Media Office - + 972 2-2971824

Fifteen Palestinian fishermen along with three internationals have been kidnapped in Palestinian waters by the Israeli Navy. They were fishing seven miles off the coast of Deir Al Balah, clearly in Gaza fishing waters and well within the fishing limit detailed in the Oslo Accords of 1994.

The fishermen and the human right's observers were transferred from 3 separate boats to the Israeli warships. Other Palestinian fishermen reported that the 3 boats were seen being taken north by the Israeli Navy.

The three internationals are Andrew Muncie from Scotland, Darlene Wallach from the United States and Victor Arrigoni from Italy. The U.K., U.S. and Italian embassies in Tel Aviv have been contacted and know about the abductions.
Please call the Israeli Ministry of Justice at +972 26 46 66 66 and register your outrage over these illegal actions by the Israeli Navy. Then call the Embassies in Jerusalem and make sure they know that many of us are appalled by Israel's illegal search and seizure.

Stephen Brown, UK Consulate +972 25 41 41 00
U.S. Consulate General + 972-2-6227230
Luigi MATTIOLO, Italian Ambassador +972 3 5104004

Oggetto: Update on the kidnapped fishermen and internationals

I just spoke to Stephen Brown, the UK consulate, and he has received an email from the Israeli authorities that Andrew is in the detention center at Ben Gurion Airport, probably on his way to being deported. Neither the U.S. consulate nor the Italian consulate have been forthcoming about Vik and Darlene. If you want to call them, their numbers are below.

U.S. Consulate General + 972-2-6227230
Luigi MATTIOLO, Italian Ambassador +972 3 5104004

domenica 16 novembre 2008

Liberation : Berlusconi smentisce di stare male. E sul forum si scatenano i commenti. Tutti Komunisti oltralpe ?



Sulla prima pagina di oggi di Liberation, noto giornale francese, è apparso un articolo dedicato al "presunto" malore avuto da Silvio Berlusconi sull'aereo di ritorno da G20.

http://www.liberation.fr/monde/0101266489-berlusconi-victime-d-un-malaise

Il pezzo è intitolato:
Berlusconi smentisce ogni malessere
e non riporta nulla di particolare se non la frase finale «L'Italie n'a pas pour habitude de communiquer les bulletins de santé des chefs de gouvernement » dove si sottolinea come in Italia non si abbia l’abitudine a diramare bollettini sullo stato di salute dei premier.

La cosa davvero interessante è invece costituita dai commenti dei lettori.
Eccone alcuni sparsi….

Noooonnnnn ! Juste après Jorg Haider ? J'y crois pas !!!! (Nooooo ! Subito dopo Jorge Haider ? Non ci posso credere !!!)

Il n'est pas vraiment beau et est devenu si pale... Un effet Obama ? (Non è davvero bello ed è divenuto così pallido… Effetto Obama ?)

De toutes façons depuis que Berlusconi existe il y a un malaise (Da quando c’è Berlusconi c’è malessere)

il est largement temps qu'il s'en aille ! d'une mainière ou de l'autre, ... vite ! (E’ ormai tempo che se ne vada ! In un modo o nell’altro.. Ed alla svelta)

Quel dommage..sì gra ! (che peccato..davvero !)

he silvio t'es moins "bronze" tout d un coup!!!!! (Eh silvio, sei meno abbronzato improvvisamente !!!)

La poverina Carla…A épousé le petit frère français de Berlusconi... (ha sposato il fratello minore di Berlusconi..)

Tanto che alla fine un lettore ha ammonito .. Restez polis.Siate educati.

Non c'è che dire, l'opinione pubblica transalpina stima molto il nostro Premier.
Tutti Komunisti?

venerdì 14 novembre 2008

L'assalto alla Diaz e la brillante carriera di tutti i funzionari implicati. Nomi e promozioni...



I fatti:

La mattina del 22 luglio del 2001 chi vide la scuola Diaz dopo l'irruzione notturna della polizia defini' quei locali come torturati dal passaggio di un tornado, di quelli che abbattono tutto cio' che incontrano sul loro cammino: vetri rotti, computer divelti, indumenti strappati e sparsi dappertutto, tracce di sangue ancora fresco su pavimenti e pareti.

Erano passate poche ore dal blitz che, venne spiegato allora dalle forze dell'ordine, era mosso dalla ricerca di armi e di persone, tra cui black bloc, che avevano partecipato agli scontri nei quali, poche ore prima, era morto Carlo Giuliani.

Il bilancio complessivo fu di 66 feriti e 96 fermati.

A dimostrazione della necessita' del blitz la polizia esibi' subito dopo le molotov, le spranghe, i coltelli e le tute nere che, venne detto, erano state trovate nella scuola durante la perquisizione. L'intervento, fu spiegato, si rese necessario anche perche' una volante che passava di fronte era stata colpita da un lancio di pietre.

I poliziotti furono accusati di falsificazione delle prove: le due molotov, i picconi e le spranghe esibiti come tali, secondo l'accusa, sarebbero stati rispettivamente trovati nelle aiuole di corso Italia e in un cantiere aperto nel complesso scolastico. Secondo gli avvocati difensori, però, le presunte falsificazioni sarebbero state causate dalla fretta e dal disordine di quei momenti.

http://unionesarda.ilsole24ore.com/mondo/?contentId=50427

La sentenza:


Condannati solo 13 responsabili delle violenze all'interno della scuola (tutti gli agenti e i dirigenti del Settimo nucleo antisommossa guidato da Vincenzo Canterini), per un totale di 35 anni e 7 mesi di reclusione.
Canterini è stato condannato a 4 anni, di cui 3 condonati. Sarà l'unico a scontare la pena, se non ricorrerà in appello.
Tre e due anni di carcere sono stati comminati rispettivamente a Pietro Troiani e Michele Burgio, colpevoli di aver portato all'interno dell'edificio due bottiglie molotov, attribuendole ai manifestanti che dormivano all'interno.


Carriere e successi dei Funzionari implicati nell'assalto alla Diaz:

Gli uomini del capo della polizia Gianni De Gennaro non solo sono passati indenni attraverso le fittizie inchieste interne del Viminale, ma hanno ottenuto quasi tutti promozioni.

Gianni De Gennaro, capo della polizia è diventato prima Capo di Gabinetto del ministro Amato all’Interno e poi supercommissario per le immondizie a Napoli.

Gilberto Caldarozzi, da numero due dello Sco, il servizio centrale operativo, prima ne ha assunto la direzione e poi è diventato dirigente superiore "per meriti straordinari" per aver partecipato alla cattura del boss Bernardo Provenzano.

Francesco Gratteri da direttore dello Sco è diventato prima questore di Bari ed ora è responsabile della Direzione anticrimine centrale, il Dac.

Giovanni Luperi da vice direttore dell'Ucigos è passato al Dipartimento analisi del nuovo servizio segreto civile.

Spartaco Mortola da capo della Digos di Genova diventa vice questore vicario a Torino.

Filippo Ferri, capo della squadra mobile di La Spezia è passato a quella di Firenze.

Vincenzo Canterini, comandante del VII Nucleo sperimentale antisommossa del primo Reparto Mobile di Roma (la cosiddetta Celere) è diventato prima questore e ora presta servizio a Bucarest, in Romania, in un organismo internazionale: il Secu (South East Cooperation and Investigation).

Fabio Ciccimarra da vice questore aggiunto è diventato capo della squadra mobile di Cosenza.

Tutti fulgidi esempi di Public Servant, degni di un paese che sta dimostrando quotidianamente di aver perso,oramai, ogni principio etico.

http://it.peacereporter.net/articolo/12757/Diaz,+giustizia+non+è%3B+fatta

http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=88266

mercoledì 12 novembre 2008

Olenka vs Maria Stella. A proposito di meritocrazia e di ex studentesse mediocri divenute ministro (vedasi C.V.pubblicato in precedente post)


Poiché sono un po’ stanca di parlare e di sentir parlare di imbecilli (veri e presunti), di ignoranze ed ignoranti (più veri che presunti) e di stupidaggini varie su scuola italiana ed extracomunitari,
oggi voglio parlare di Olenka Subota.

Olenka è una ragazza nata a Resita in Romania il 2 gennaio del 1989 e risiede nel vercellese dal 2002, quando ha raggiunto i genitori emigrati in Italia.
Ha imparato a scrivere e parlare in italiano corretto in 2 mesi.

E’ stata premiata lo scorso 30 ottobre al Quirinale, dal Presidente Napolitano, insieme ad altri 25 giovani con l’attestato di Onore di “Alfiere del lavoro” e la Medaglia del Presidente della Repubblica.

Rappresentano i 25 migliori studenti d'Italia tra quelli diplomati nelle scuole superiori(quest’anno 26 perché c’è stato un ex aequo).
Si tratta del riconoscimento italiano più alto rivolto agli studenti/studentesse di scuola media superiore.
La selezione tiene conto del voto dell'esame di stato e dei risultati scolastici ottenuti nel corso dei cinque anni di studio.

Olenka si è diplomata in Informatica (con 100/centesimi, naturalmente!) lo scorso mese di giugno all’Istituto d'Istruzione Superiore Statale "P. Calamandrei" di Crescentino (VC) ed ha conseguito durante il corso degli studi una media di votazione del 9,63.

Come scelta universitaria si è iscritta a: Ingegneria dell’informazione – Politecnico di Torino

Complimenti ed in bocca al lupo Olenka!

Il nostro paese ha bisogno di giovani come te, e non di chi vuole svilire il ruolo fondamentale della scuola pubblica come agenzia educativa o di chi vuole creare ghetti scolastici ed educativi differenziati per rimarcare presunte differenze o (peggio ancora) presunte superiorità che non esistono.

Non ti auguro di diventare Ministro, in un prossimo futuro, di questa disgraziata Repubblica, perchè dimostri troppa intelligenza e dedizione al lavoro ed all'impegno per poterci aspirare.


http://www.calamandrei-santhia.it/temp_subota_page.htm
http://www.cavalieridellavoro.it/galleria.php?galleria=28

lunedì 10 novembre 2008

Dati ISTAT: produzione industriale al minimo dal 1998. Queste sono le cose di cui Berlusconi non parla mai...


Parliamo di dati reali e concreti.
Cioè di "quelle strane cose" di cui il governo Berlusconi non parla mai.

La produzione industriale italiana è diminuita a settembre 2008 dello 0,4% rispetto al settembre 2007 e del 2,1% rispetto all'agosto 2008.

Lo comunica l'Istat, precisando che l'indice della produzione corretto per giorni lavorativi ha registrato un calo tendenziale del 5,7% (settembre ha avuto 22 giorni lavorativi contro i 20 del settembre 2007).

Il calo congiunturale è il maggiore dal dicembre 1998.

L'indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato variazioni negative per:
i beni strumentali (-8,2%)
i beni intermedi (-6,4%) e
i beni di consumo (-5,7%, con un -5,6% per i beni non durevoli e un -5,2% per i beni durevoli).

Le diminuzioni tendenziali più marcate hanno riguardato i settori:
delle pelli e calzature (-19,3%)
del legno e prodotti in legno (-13,2%)
dei mezzi di trasporto (-12,8%)
degli apparecchi elettrici e di precisione (-9,7%).

Particolarmente critici appaiono i dati inerenti la produzione industriale di autoveicoli:
a settembre ha registrato una flessione del 26,3% rispetto a settembre 2007.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_816027655.html

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/11/produzione-industriale-settembre.shtml?uuid=d65ea26c-af0f-11dd-a99d-3627287c4046&DocRulesView=Libero

Non c'è più tempo per le buffonate, le battute e le gag.
Nè per le finte riforme il cui unico scopo è distogliere l'attenzione da i veri problemi che stanno facendo sprofondare il paese in un baratro.
Sinceramente? Non ho speranze.

mercoledì 5 novembre 2008

Ecco come una povera elettrice italiana arriva ad invidiare all’America perfino McCain aka McBabbion, avendo McNano…



Poiché oggi l’universo mondo si occupa di Barak Obama,
incensandolo, lodandolo ed indicandolo come la “personificazione di quel cambiamento” che tutto il mondo si stava aspettando, ma che, come al solito, solo l’America ha il coraggio di attuare (di certo non la “vecchia” Europa), io mi vorrei occupare di McCain aka Mc Babbion.


Faccio una premessa che consiste in una doppia confessione:

1)Credevo che il candidato repubblicano impegnasse più seriamente alle urne Obama

2)In fondo in fondo, a me McCain aka Mcbabbion tanto antipatico, sul piano personale, non stava..Anzi…

Il che non equivale affatto a dire che avrei voluto lui alla casa Bianca, ma equivale a dire che, in fondo in fondo, uno che è stato 5 anni e mezzo prigioniero dei nord vietnamiti nel famigerato Hotel Hanoi (come veniva ironicamente chiamata la prigione per gli ufficiali americani), e ne è uscito vivo..
Beh almeno deve avere 2 @@ così!
(Ve li immaginate Gasparri o Bondi prigionieri nell’Hanoi Hotel?..hua hua hua)

Ora fatta la doverosa premessa, veniamo al dunque:
il discorso dell’accettazione della sconfitta da parte di McCain.

Leggete questi passaggi pronunciati subito dopo aver telefonato a Obama per congratularsi per aver conquistato la Presidenza “del paese che entrambi amiamo”.

"In una competizione lunga e difficile quale e' stata questa campagna il suo successo merita il mio rispetto per le sue capacita' e la sua perseveranza".
"Ma il fatto di essere riuscito a farlo ispirando la speranza di milioni di persone"..."e' qualcosa che ammiro profondamente".


''Dio benedica quello che sara' il mio presidente. Lascio ad Obama e a Biden l'onore di guidarci per i prossimi quattro anni''.

Ecco queste, aldilà di ogni considerazioni e preferenza politica, mi sembrano parole degne di un uomo che si è candidato a guidare ilpaese più potente della terra e, onorevolmente sconfitto, accetta il verdetto del popolo sovrano.

E questo è il modo in cui McNano aka Berlusconi accettò democraticamente la sconfitta elettorale del 2006.

Caro Josè Luis Rodriguez Zapatero, dopo cinque anni mi accingo a lasciare la guida del governo italiano ma spero di tornare presto... dopo che saranno state verificate le oltre un milione e centomila schede annullate».
Mittente: Silvio Berlusconi.

Inizia così la lettera che l'ex premier ha inviato da Palazzo Chigi al leader spagnolo il 16 maggio scorso: cinque giorni dopo la sconfitta alle elezioni. Una lettera scritta su carta intestata «Il presidente del Consiglio dei Ministri».

«Come probabilmente sai - continua l'ex premier con tono vittimistico - per il particolare sistema elettorale italiano, nonostante il mio personale successo (Forza Italia è di gran lunga il primo partito italiano), la coalizione che guido è risultata globalmente maggioritaria in termini di voti ma minoritaria in termini di rappresentanza parlamentare.
Come leader dell'opposizione rappresento comunque il 50,2 per cento del paese e spero di tornare presto al governo dopo che saranno state verificate le oltre un milione e centomila schede annullate».

Seguono ringraziamenti, saluti e, tocco finale: «Ti ricordo che hai un amico che Ti vuole bene! Un forte abbraccio».
Firmato: «Silvio».

Ed a questo punto mi rendo conto di quanto siamo caduti in basso, noi qui in Italia…
Arrivare ad invidiare all’America McCain .. Mica Obama… Mc Babbionnnnnnnnn
Ma vi rendete conto?????????

http://www.unita.it/view.asp?idContent=56618

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