martedì 31 marzo 2009

Berlusconi ed il Congresso del PDL visti dalla TV francese. E da italiano hai la sensazione di essere considerato ormai "un fenomeno incomprensibile"

Giravo ieri per YouTube, in cerca di immagini e filmati sul recente Congresso Fondativo del PDL, svoltosi a Roma lo scorso fine settimana.

Le clip a disposizione sono moltissime, ma quasi tutte riprese da TG nostrani che, come ogni persona che vive in questo paese e provvista di un minimo di Q.I. (o forse basta solo un po' di buon senso)sa, riescono ad interpretare alla lettera l'espressione "servo del potere".

Mi capita sotto gli occhi questa clip.
E un servizio del programma francese Télématin del 26 marzo 2009.

Parla di Berlusconi, dell'amore e dell'ammirazione che la maggioranza dei miei connazionali prova per costui, del vasto seguito e della fiducia che gode nonostante la tremenda crisi.

E loro (i giornalisti francesi) parlano, esaminano, LUI, NOI, come fossimo strani fenomeni portati in un laboratorio, per capire come funzioniamo, cosa ci porta ad agire così, in questa maniera incomprensibile al resto del mondo.

Ed incomprensibile anche a me.

domenica 29 marzo 2009

Un'altra tappa del Restiamo Umani Tour. Domani 30 marzo a Perugia presentazione del libro di Vik in collegamento telefonico da Gaza



30 marzo 2009 - Giornata mondiale di solidarietà con la Palestina

Lunedì 30 marzo 2009 dalle ore 19.30:

- Aperitivo
- Presentazione del libro "Restiamo Umani"
- Collegamento telefonico con Vittorio Arrigoni da Gaza
- Proiezioni, foto e racconti di ritorno dalla Palestina.

Presso il circolo Arci Island
via Magno Magnini

Fermata Minimetro Madonna Alta - Perugia

venerdì 27 marzo 2009

Dicono che non sono più fascisti ma commemorano fatti e uomini che del fascismo sono simboli.Domani cerimonia franchista all'Altare della Patria

COMUNE DI ROMA CONSIGLIO COMUNALE
Gruppo Misto

COMUNICATO STAMPA 26 marzo 2009

70° ANNIVERSARIO “vittoria della Cruzada”: NESSUN RICONOSCIMENTO ISTITUZIONALE.

“Sabato mattina, in occasione del 70° Anniversario della conclusione della Guerra Civile Spagnola, sfileranno su convocazione dell’ANCIS (Associazione Nazionale Combattenti Italiani in Spagna) all’Altare della Patria ex combattenti italiani e spagnoli, che combatterono tra le file franchiste, con cerimonia di deposizione di una corona d’alloro in ricordo dei caduti.



Non è mai accaduto che a Roma venisse celebrato questo anniversario per quello che storicamente ha rappresentato il franchismo,una dittatura che ha significato repressione e limitazione delle libertà. La condanna della dittatura del generale Franco fu espressa in maniera chiarissima nella Relazione dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa firmata a Parigi il 17 marzo del 2006.

E’ gravissimo che oggi a Roma possano trovare posto queste celebrazioni, per questo mi auguro, che il Comune, il Governo e le autorità militari si dissocino da tale iniziativa e che esprimano in merito una ferma condanna.


Maria Gemma Azuni di Sinistra Democratica
(Gruppo Misto)

giovedì 26 marzo 2009

Restiamo Umani Tour: giovedì 27 marzo al Centro Sociale Intifada di Empoli viene presentato il libro di Vittorio in collegamento telefonico da Gaza

Vittorio Arrigoni mi ha chiesto di far circolare le date ed i luoghi dove verrà presentato il suo libro in giro per l'Italia.

Questa è la prima segnalazione che ho ricevuto e diffondo immediatamente.


Carovana di “Sport sotto l'assedio” in Palestina

Venerdi 27 marzo, dalle ore 22 presentazione della delegazione empolese.
l CSA Intifada/comunità in resistenza partecipa alla Carovana di
“Sport sotto l'assedio” in Palestina.

Presentazione della carovana e
letture dal libro “Restiamo Umani” di Vittori Arrigoni uscito con Manifestolibri
collegamento telefonico con Vittorio Arrigoni da Gaza
inoltre immagini e video da Gaza



Dal 4 al 13 Aprile saremo in Palestina con la Carovana di Sport sotto l'assedio

E' la 5°Carovana sportiva nei Territori Palestinesi a sostegno delle associazioni sportive, culturali e giovanili di quei territori.
Tantissimi ragazzi e ragazze italiani si metteranno in gioco nel vero senso della parola incontrando coetanei dei campi profughi, villaggi e città palestinesi.
Tre gruppi attraverseranno in contemporanea la West Bank.
Jenin, Tulkarem, Qalqilya, Balata, Deisheh, Nil'in sono alcune delle tappe.
Senza dimenticarci però di quanti ci aspettano nella Striscia di Gaza. I gruppi infatti tenteranno in momenti diversi di entrare a Gaza per continuare le attività che dal 2004 portiamo avanti anche in quel pezzo di Palestina.
Richiederemo gli opportuni permessi di ingresso alle autorità competenti (militari, governative e diplomatiche) con la speranza che ci vengano opposti IMMOTIVATI rifiuti di ingresso.
Seguiteci, sosteneteci ed al nostro ritorno ascoltate i nostri racconti e le nostre testimonianze.

COMUNITA' IN RESISTENZA_Empoli


http://www.ecn.org/intifada/index.html

mercoledì 25 marzo 2009

Oggi Piazza Navona ore18,30 - 21 Sit in contro il D.L. Calabrò. Ci saranno medico e notaio e chi vuole potrà compilare il proprio Testamento Biologico

NO AL DISEGNO DI LEGGE CALABRO’ IN DISCUSSIONE AL SENATO

SIT IN
Sul TESTAMENTO BIOLOGICO
ROMA, PIAZZA NAVONA
MERCOLEDI’ 25 MARZO ORE 18.30 /21.30
Saranno presenti un medico e un notaio
Chi vorrà potrà compilare il proprio testamento biologico

Il disegno di legge Calabrò toglierà la possibilità di scegliere liberamente sulla propria vita: quali terapie accettare e quali rifiutare.

Con il disegno di legge di questa maggioranza le dichiarazioni anticipate di trattamento dovranno essere rinnovate ogni cinque anni ma non saranno vincolanti per il medico.

Il ddl Calabrò è incostituzionale: l'art. 32 della Costituzione così recita

"NESSUNO PUÒ ESSERE OBBLIGATO A UN DETERMINATO TRATTAMENTO SANITARIO SE NON PER DISPOSIZIONE DI LEGGE. LA LEGGE NON PUÒ IN NESSUN CASO VIOLARE I LIMITI IMPOSTI DAL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA"

Per informazioni www.liberacittadinanza.it - gabriellamsl@gmail.com

venerdì 20 marzo 2009

Restiamo Umani di Vittorio Arrigoni è diventato un libro. La cronaca di 3 settimane a Gaza sotto le bombe per aiutare i bambini palestinesi



Esce oggi in edicola il libro di Vik aka Vittorio Arrigoni, sull'esperienza della recente guerra ed occupazione israeliana a Gaza.

La frase che ha reso Vittorio "riconoscibile"

Restiamo Umani

è diventata un libro che racconta, in prima persona, l'esperienza di una guerra ed un massacro che, in realtà, non è mai stato riconosciuto tale dall'opinione pubblica mondiale e dai mass media.

I proventi delle vendite andranno interamente ai bambini di Gaza.

Infatti, tutti gli utili di Vittorio e parte di quelli del Manifesto andranno al

Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution,

sito web: http://www.pcdcr.org/eng/ ,

per finanziare una serie di progetti ludico-socio-assistenziali rivolti ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati.

Acquistiamo e diffondiamo questo libro di testimonianza.
Non solo per fare del bene ai bambini di Gaza ma anche e soprattutto a noi stessi e a chi ci circonda.

Scrive Vittorio, sul suo blog:

Mettete quel volume al sicuro, vicino alla portata dei bambini,di modo che possano sapere sin da subito di un mondo a loro poco distante, dove l'indifferenza e il razzismo fanno a pezzi loro coetanei come fossero bambole di pezza.

In modo tale che possano vaccinarsi già in età precoce, contro questa epidemia di violenza verso il diverso e ignavia dinnanzi all'ingiustizia.

Per un domani poter restare umani.


http://guerrillaradio.iobloggo.com/1789/restiamo-umani-di-vittorio-arrigoni

Che altro aggiungere?
Grazie a tutti coloro che parteciparenno concretamente.

Audrey

mercoledì 11 marzo 2009

Lavoratori che rivogliono il loro lavoro e cercano compagni di Resistenza. Andate a trovarli: INNSE, via Rubattino 81, Milano



Ricevo e volentieri pubblico:

Via Rubattino, periferia est di Milano, è un’arteria di collegamento che
unisce Lambrate con Segrate, una strada larghissima con tre corsie per senso di marcia.

A prima vista, considerando lo scarso traffico che l’attraversa, viene
da chiedersi il perché di tutto quell’asfalto.
La risposta è lì di fianco,sulla sinistra venendo da Milano.

Il viale è costeggiato in tutta la sua lunghezza dall’ex area Innocenti, uno spazio enorme che fino a qualche anno fa vedeva attivi migliaia di operai, quelli che producevano, anche ma non solo, la Mini e la Lambretta.
Una grande fabbrica, un viavai febbrile di tute blu e un flusso continuo di materia, l’ingresso di camion pieni di semilavorati e l’uscita di bisarche cariche di automobili.
La strada di accesso doveva necessariamente essere ampia.

Attualmente l’Innocenti è un complesso quasi totalmente dismesso, e ad avere un motivo per fermarsi in via Rubattino sono rimasti veramente in pochi.

Tra questi i cinquanta lavoratori della INNSE Presse, storica fabbrica meccanica che produce macchinari e parti per l’industria pesante, ultimo insediamento produttivo rimasto in loco.

Sono operai, e non operai qualsiasi, bensì maestranze specializzate in grado di
realizzare manufatti enormi con precisioni al centesimo (per farvi un’idea più
efficace e precisa di cosa sono capaci e sulla vicenda in generale www.myspace.com/presidioinnse), operai che hanno un’identità forte e una lunga storia alle spalle, fatta di lavoro, di lotte, di sapere, di esperienze, di dignità e di grandissima umanità.

Una storia che potrebbe interrompersi, una ricchezza che rischia di trasformarsi da patrimonio comune in moneta sonante nelle tasche di pochi:

Genta, il padrone della INNSE, che vuole chiudere anche se la fabbrica è in salute, ci sono commesse e acquirenti intenzionati a rilevarla, e Aedes,proprietaria del terreno, che aspetta solo di azzerare l’ultimo lotto vivo per avviare sull’area, in una Milano fortemente carente di verde, l’ennesima deleteria speculazione edilizia.

E’ l’antico e mai scomparso conflitto tra capitale e lavoro che, più o meno sopito in tempi di vacche grasse, riemerge prepotente nei periodi di crisi.
Nello specifico della INNSE assume una caratteristica particolare, che ha il sapore di una beffa amarissima:

la scelta da parte della proprietà di privilegiare la speculazione pura a fronte di una produzione comunque remunerativa, sarebbe a dire da una parte profitti
aggiuntivi, dall’altra la perdita di cinquanta posti di lavoro.


Più che sul lavoro, siamo in una repubblica fondata sulla proprietà privata, ma i
lavoratori INNSE non ci stanno:
dapprima in autogestione per tre mesi, dal settembre scorso sono in presidio permanente 24 ore su 24 davanti ai cancelli della fabbrica.

Resistono nonostante le difficoltà e le manganellate delle forze dell’ordine. Resistenza nei fatti, per la quale cercano compagni di viaggio. Gli operai vogliono tornare all’opera. I lavoratori rivogliono il loro lavoro. Immaginateli uno per uno. Andate a trovarli. INNSE, via Rubattino 81,
Milano.


Fulcro Valtellini

caffetano@libero.it

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