domenica 19 giugno 2011

Concita De Gregorio e l'affaire Bisignani: la verità, il fango ed il secondo livello






E' pubblicato sull'Unità di oggi 19 giugno il comunicato con cui Concita De Gregorio lascia la Direzione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci.

Fonte: L'Unità. Comunicato congiunto dell'Editore e del Direttore

La notizia è giunta piuttosto imprevista, anche se, a dire il vero, c'erano già stati numerosi rumors al riguardo
come quello (velenoso) pubblicato su sito Dagospia venerdì 17 giugno alle ore 17 (superstiziosi?)

Fonte: Dagospia. A fine mese si chiuderà l'avventura della sora Cecioni all'Unità

A tale distillato di puro veleno, la (per nulla mite) Concita ha così risposto oggi, sempre sul giornale fondato da Antonio Gramsci (che sinceramente, credo, mai avrebbe pensato, nel lontano e periglioso 1924, le sue pagine sarebbero servite ad un tale teatrino da vaiasse) così:

Fonte: L'Unità. Concita Blog: la verità ed il fango

Ora mi spiace davvero che la De Gregorio si sia abbassata a tali livelli.
Personalmente sono convinta,(anche se la mia natura, solitamente, non è per nulla complottista) che dietro alla spinta alle sue dimissioni non ci siano 
solo i non brillantissimi risultati della tiratura in questi anni (lento ed inesorabile declino) comune a tutta la stampa quotidiana,
non ci sia solo la fuga di firme verso il Fatto Quotidiano (il cui target di lettori e la cui mission è assolutamente diversa dall'Unità),
non ci sia solo il fallimento comunque del progetto PD voluto da Veltroni e di cui Soru (editore dell'Unità) è stato il braccio operativo
ma ci sia anche e soprattutto l'articolo di pochi giorni fa scritto da Concita De Gregorio (15 giugno) sulla vicenda giudiziaria Bisignani, in cui con particolari precisi si faceva riferimento ad un altro articolo da lei stessa scritto più di 1 anno fa, in cui si chiedeva cosa ci faceva il figlioccio e delfino prediletto di Gelli a Palazzo Grazioli in pianta stabile, ed alle reazioni che tale articolo aveva suscitato:

Quando più di un anno fa, nel mese di maggio del 2010, chiesi da queste colonne cosa ci facesse un tipo come Luigi Bisignani nelle stanze di palazzo Grazioli, ospite fisso munito di ogni comfort tecnologico e non solo, e quale ruolo esattamente avesse nello staff del Presidente del Consiglio ricevetti la mattina dopo, molto presto, quattro telefonate. Una era di un ex direttore di giornale che si congratulava, mi disse, per “aver avuto il coraggio di mettere il dito nella piaga”. Un’altra di una collega celebre e sempreverde, fonte occulta e abituale di un sito di regolamenti di conti, uno di quei posti on line dove chiunque fa sapere quel che non può dire in modo da poterlo poi “riprendere” come se fosse una notizia: chiedeva se ne sapessi di più...
Fonte: l'Unità. Concita blog: Secondo livello

Ripeto, non sono, per natura, portata alla dietrologia, ma certo mi suona strano questo attacco alla De Gregorio su più fronti, e mi suona ancora più strano la sua contemporaneità con l'exploit dell'affaire Bisignani. Uno a cui amici (potenti ed occulti) non mancano.

3 commenti:

Nevio ha detto...

Ho sempre pensato e continuo a pensare che la politica è uno sporco affare basato sul compromesso e sul ricatto.
Dietro la facciata ostentatamente pulita e ben vestita di questi personaggi, c' é un mondo di agguati, di connivenze, di corruzione, di clientelismi, di sfruttamento che nessuno immagina.
IL potere è questo, oggi, e chissà forse anche domani, non illudiamoci, perché da sempre è così.
La magistratura scoverà il marcio, ma il potere occulto troverà sempre il modo di insabbiare tutto.

Anonimo ha detto...

Ma come si fà ad andare avanti con tutte queste critiche inviate da chi
la politica la mastica tutti i giorni e poi nel verificare lo scritto deduco che la sinistra perde i colpi tutti i giorni e con la scia dimostrata dalla gente onesta di riscontro si legge solo critico fatte da alcuno che di questo non porta da nessuna parte per favore lasciate le bocce fuori di casa propria e cercate di mettere insieme il carro perche se continua così non andiamo da nessuna parte cioe siamo perdenti,
al paese che non è mio si dice che
a lavar la testa all'asino si perde acqua tempo e sapone,ciao a presto
spero di leggere un buon giornale
che tanto a svolto con amore per tenere insieme il proprio popolo.

Audrey ha detto...

AVVISO: NON ho operato alcuna censura sui commenti lasciato che apparivano su questa finestra. Ho semplicemente cambiato widget perché quello precedente era orribile dal punto di vista grafico (strani segni al posto di caratteri speciali). Quindi: incrociamo le dita che questo funzioni meglio e grazie a tutti coloro che hanno commentato e continueranno a commentare. Audrey :-)

ShareThis