lunedì 27 settembre 2010

I SECONDI FINI


Fini Berlusconi e Cacasenno

I SECONDI FINI DI FINI

Ci è sembrato sincero Fini quando parlava del cognato e della sua ignoranza riguardo alla proprietà dell’immobile monegasco. Questione che mi lascia indifferente, sia in un caso che nell’altro. Ed è parso sincero anche quando parlava di democrazia a rischio. Ma se così fosse, e probabilmente lo è, il signor Fini ha secondi fini. Ci è lecito a questo punto porci e porgli alcune riflessioni.

La democrazia è a rischio perché il premier usa ogni mezzo lecito e non per aggirare la costituzione e per sbarazzarsi di ogni voce contro, lo dice lei, solo ora si accorge del conflitto di interesse? Perché lei continua ad esserne complice? Perché insiste nel volere uno scudo a sua difesa? Le manca forse il coraggio?

Qualcuno ipotizza che dietro di lei ci sia lo zio Sam che preoccupato della deriva della politica estera verso Putin e Gheddafi prema affinchè vi sia un cambio di governo. Ma in questo caso, se a decidere il governo del nostro paese è una forza straniera stiamo salvaguardando la democrazia? Potrebbe invece trattarsi di una strategia politica volta a fare cadere il governo per mano dello stesso. Ciò le consentirebbe di organizzarsi e creare alleanze nella speranza che, non oggi, ma un domani il PDL senza leader decida di affidare a lei i voti.
I politici italiani si distinguono in due categorie, quelli che parlano a vanvera e quelli che parlano ma intendono altro, e lei è uno che misura le parole.

Berlusconi
Il narcisismo del premier lo porta a pensare che vi siano antiberlusconiani talmente accecati dall’odio e dalla invidia che a prescindere non sono d’accordo con lui. Non è vero. Personalmente in alcune sue affermazioni sono d’accordo al 90%.
Ad esempio quando dice “di essere il più grande statista degli ultimi 150 anni”. Il 90% della frase la condivido. Sostituisse statista con stronzo sarei d’accordo al 100%. Anche quando dice che” chi non vota per lui è un coglione” mi trova quasi totalmente d’accordo, per essere in piena sintonia con lui dovrebbe solo togliere il NON.
Come vede basta poco per convincerci.

Cacasenno
Le esternazioni di Brunetta dai fannulloni al cancro italiano sono decisamente fuori luogo, lo sappiamo tutti. Non dobbiamo prendercela più di tanto a volte la perfezione della natura fa brutti scherzi.
Abbiamo visto uomini di bassa statura, dal Leopardi al Gramsci, compensati da un grande cervello, nel suo caso la natura ha ecceduto e lo ha fatto perfettamente proporzionato.

La pietà deve vincere l’avversione.

2 commenti:

rossaura ha detto...

Eh no caro mio la pietà rende solo l'uomo monco e quelli di pietà non ne hanno più bisogno da molto.
Bello il soprannome Cacasenno. Che voglia dire che pensa con il buco del c...?
Tanto ha la testa così vicina a lì che gli puzzanoi capelli.
Brutta giornata stamattina...
Ross

Anonimo ha detto...

Gli auguro di non incontrarti allora
io l'ho incontrato a Fiumicino era a due metri forse meno. Ha preso l'aereo a pedali
Prim

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