La Freedom Flotilla Italia è di nuovo in pista, e non soltanto per organizzare i prossimi convogli navali diretti a Gaza, ma per assumere come parte integrante del nostro lavoro tutte le iniziative dirette a rompere l’assedio, a combattere l’occupazione, a boicottare Israele ed a sostenere la società civile palestinese, nel quadro di quella rivoluzione araba che sta squassando la geopolitica dell’intero scacchiere mediterraneo.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che ci stiamo impegnando nella preparazione della prossima missione “Benvenuti in Palestina 2012”, che porterà centinaia, se non migliaia di persone nella Palestina occupata, per rompere il muro dietro il quale Israele vuole confinare l’intero popolo palestinese.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che lavoriamo per rafforzare e coordinare i diversi network internazionali che sono nati per sostenere la resistenza palestinese e che, in questi anni, hanno contrastato l’inerzia e la complicità dei governi, portando solidarietà al popolo palestinese nelle nostre piazze come a Gaza, nella West Bank, nei territori occupati nel ’48, in Libano, nell’Egitto partecipe dell’assedio.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che ci impegniamo per la realizzazione di un asilo nel campo profughi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, in collaborazione con l’associazione palestinese “Ghassan Kanafani”, come prima sperimentazione di un percorso di cooperazione solidale ed autogestita con l’associazionismo laico e della sinistra palestinese. Tanto a noi che ai nostri compagni palestinesi, appare naturale che quell’asilo porti il nome del nostro compagno Vittorio Arrigoni.
In queste poche righe è sintetizzato un impegno internazionalista enorme. Se dovessimo soffermarci sui nostri limiti e sulla miseria delle nostre risorse, non ci resterebbe che rinunciare. Invece, la straordinaria solidarietà che si è manifestata in questi anni e che ci ha accompagnato nella costruzione della Freedom Flotilla 2 ci fa pensare che possiamo farcela. Anzi, che ce la faremo sicuramente.
Per questo, invitiamo tutte e tutti a rilanciare la sottoscrizione, perché siamo sempre andati avanti con i nostri mezzi e con soldi puliti, provenienti da persone pulite, senza finanziamenti di partiti o istituzioni, e siamo intenzionati a continuare su questa strada di autonomia e trasparenza. Sul sito della Freedom Flotilla Italia ci sono le indicazioni per effettuare versamenti on line e presto metteremo a disposizione un conto corrente.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che lavoriamo per rafforzare e coordinare i diversi network internazionali che sono nati per sostenere la resistenza palestinese e che, in questi anni, hanno contrastato l’inerzia e la complicità dei governi, portando solidarietà al popolo palestinese nelle nostre piazze come a Gaza, nella West Bank, nei territori occupati nel ’48, in Libano, nell’Egitto partecipe dell’assedio.
E’ sulla base di questo progetto ambizioso che ci impegniamo per la realizzazione di un asilo nel campo profughi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, in collaborazione con l’associazione palestinese “Ghassan Kanafani”, come prima sperimentazione di un percorso di cooperazione solidale ed autogestita con l’associazionismo laico e della sinistra palestinese. Tanto a noi che ai nostri compagni palestinesi, appare naturale che quell’asilo porti il nome del nostro compagno Vittorio Arrigoni.
In queste poche righe è sintetizzato un impegno internazionalista enorme. Se dovessimo soffermarci sui nostri limiti e sulla miseria delle nostre risorse, non ci resterebbe che rinunciare. Invece, la straordinaria solidarietà che si è manifestata in questi anni e che ci ha accompagnato nella costruzione della Freedom Flotilla 2 ci fa pensare che possiamo farcela. Anzi, che ce la faremo sicuramente.
Per questo, invitiamo tutte e tutti a rilanciare la sottoscrizione, perché siamo sempre andati avanti con i nostri mezzi e con soldi puliti, provenienti da persone pulite, senza finanziamenti di partiti o istituzioni, e siamo intenzionati a continuare su questa strada di autonomia e trasparenza. Sul sito della Freedom Flotilla Italia ci sono le indicazioni per effettuare versamenti on line e presto metteremo a disposizione un conto corrente.
C’è bisogno del sostegno di tutte e tutti, quindi… buon lavoro a tutte e tutti.
Fonte: http://www.freedomflotilla.it/2011/10/24/buon-lavoro/