lunedì 30 novembre 2009

Nuova epidemia pandemica in arrivo in Italia




Un nuovo virus, anzi due, sono arrivati in Italia. Sono molto più pericolosi della Ah1n1. I media tacciono ma la preoccupazione sale tra i sanitari. Non esiste vaccino e i medici dichiarano che la strada per trovare un antidoto sarà, purtroppo, lunga. Il primo virus viene dalla Svizzera non è scudato e nemmeno scudabile.

Colpisce prevalentemente in padania, non per ragioni geografiche ma per l’humus fertile di questa terra. La buona notizia è che nelle persone normodotate i sintomi sono lievi e dopo due o tre giorni di dissenteria, il tempo necessario per espellere il virus, tutto torna alla normalità. Più preoccupante, anzi molto preoccupante, è quando colpisce i leghisti. Ne è stato vittima ieri il ministro Calderoli e i sintomi si sono manifestati subito nella loro gravità. Ha cominciato a sudare e a sparare cazzate. Ok sembra normalità ma vi garantisco che le ha sparate molto più grosse del solito. E non è il solo, intere giunte comunali sono in quarantena.

L'altro virus si manifesta con colorito nero in viso, sudorazione, attacchi di panico e visioni. Anche questo ha fatto una vittima illustre: il presidente del consiglio. Da giorni è nero in viso, tanto nero che il cerone e il fard li mette per schiarirsi. Suda e strasuda solo a sentir parlare di magistrati e viene colto da attacchi di panico ogni volta che lo convocano in tribunale. Quando si ritira nelle sue stanze c’è chi l’ha sentito dire: “ce l’hanno tutti con me perché sono piccolo e nero”.


Tranquilli italiani per la maggior parte di noi al massimo un pò di diarrea ma niente più.

sabato 28 novembre 2009

Roma 26.11.09: scontri tra polizia ed operai ALCOA. Ecco come Governo e questurini trattano chi difende il proprio posto di lavoro

Ecco le immagini degli scontri avvenuti a Roma giovedì 26 novembre tra forze dell'ordine (?) ed operai dell'Alcoa che stavano manifestando in difesa del loro posto di lavoro.

La colpa dei manifestanti?
Voler passare con il corteo sotto l'Ambasciata Americana di Via Veneto (l'Alcoa è una multinazionale USA).

Questa è la risposta del governo e dei questurini agli italiani che manifestano per la difesa del loro posto di lavoro.

Un'ultima considerazione... Censura totale dei TG e dei giornali sull'accaduto.
Diciamocelo una volta per tutte: viviamo ormai in uno Stato dove la polizia ha mano libera nella repressione e dove la libera informazione è strozzata dalla censura.



domenica 22 novembre 2009

Natale nella valle degli orti


Vi confesso che il natale quest’anno non lo sento e si che manca poco più di un mese. Deve essere una sensazione diffusa qui nella valle degli orti (la padania) tanto che il sindaco di un paesino è stato costretto ad anticipare i regali. E, siccome la temperatura esterna non è natalizia ma primaverile, ha ben pensato di chiamare la sua buona azione White Christmas , un po’ per ricordare la neve , un po’ per rinfrescare l’ambiente e anche per trasmetterlo agli stranieri.

E’ un uomo di comprovata cristianità e nello spirito di tolleranza del natale i regali li recapita solo agli extracomunitari , si sa solo in segno di riconoscenza per il lavoro, rigorosamente in nero, svolto nelle aziende del paese.


Quest’anno in padania gli abitanti allestiranno solo alberi di natale. Abeti, veri o finti, pieni di palle, di tutti i tipi e colori ,regalate dai sindaci leghisti e, perché no, anche quelle che Berlusconi e compagnia ci stanno già da tempo regalando. Si vede che non sono un buon cristiano, lo spirito delle feste è sentito dai nostri governanti da molto tempo e io resto insensibile.


Ah dimenticavo, niente presepe nelle case delle valle degli orti, saremmo costretti a metterci dei palestinesi, per giunta perseguitati nel loro paese.


Buone Feste

mercoledì 18 novembre 2009

CEMENTARE L'ODIO


E’ notizia recente, ma non sorprende, la decisione del governo israeliano di costruire 900 nuovi alloggi sui territori palestinesi. Obama ha dichiarato che così non si facilita il processo di pace. Noi diciamo invece che così si cementa l’odio. Generazioni di palestinesi sono cresciute nella miseria e nella convinzione, giusta, che questo mondo permetta profonde ingiustizie.

La nuova politica americana sembra, dico con speranza sembra, vedere e non più avallare le prepotenze israeliane. Come possiamo assistere impotenti a questo? Come possono tacere i governi? Come possono giustificare questo quei potenti che sempre e comunque a prescindere difendono la politica sionista e aguzzina di Israele?

Non sempre la realtà si può mistificare, non sempre si può giustificare. Allora meglio tacere. Ma tacere oggi vuole dire essere complici consenzienti di un sopruso. Io, se fossi palestinese, mi sentirei figlio di un dio minore. La rabbia, data dal senso di impotenza, dalla consapevolezza di essere dalla parte della ragione e subire una violenza continua, io, se fossi palestinese, reagirei.

A fanculo i discorsi, a fanculo tendere la mano e prostrarsi in colloqui di pace senza senso e speranza. Colloqui dove la pace è solo una parola vuota che ti sventolano in faccia e che tutti dicono di volere ma percepisci che è solo un modo per fregarti due volte. Mistificano le parole , dicono di volere la pace intanto costruiscono case sui tuoi terreni togliendoti la speranza che tornino tuoi. E parlano di pace, come se la volessero.

E se reagisci, se ti incazzi, allora hanno pure la scusa di accusarti di non volere la loro pace che ti offrono con tanto amore. E ricominciano a costruire, questa volta muri. E senti che non molto lontano festeggiano la caduta di un muro mentre tacciono su quello eretto ora sulle tue terre. Già a Berlino c’erano uomini liberi, da una parte, e uomini imprigionati dall’altra. A Gerusalemme, invece, ci sono uomini liberi e democratici in Israele, e dall’altra solo bestie.

QUOUSQUE TANDEM ABUTERE, ISRAELE, PATIENTIA NOSTRA?

venerdì 13 novembre 2009

Un altro eccellente risultato della guerra per la sicurezza di Alemanno: 20 bambini Rom allontanati dal loro percorso di scolarizzazione


Diffuso dalla compagna Simonetta Salacone, dirigente scolastica della scuola "Iqbal Masih " di Roma

L'11 novembre abbiamo assistito alla distruzione dello stanziamento abusivo di una comunità di poverissimi rom rumeni, che si erano sistemati dallo scorso anno nel “fosso” di via dell’aereoporto di Centocelle, dove avevano costruito baracche (dagli interni pure curati e , per quanto possibile, dignitosi e puliti).
Le ruspe del Comune, in presenza delle forze di polizia, delle squadre del “decoro urbano”, di soldati dell’esercito italiano, hanno abbattuto senza pietà manufatti, arredi, suppellettili, stoviglie.
I rom, in piccoli gruppi, per lo più su biciclette (questa comunità è troppo povera per avere macchine o roulotte) ha spostato altrove: dove?? i propri , poverissimi indumenti ed effetti personali.
Materassi, coperte, oggetti di cucina, stoviglie, sono rimaste nel cumulo dei rifiuti riunito dalle ruspe.
Alla comunità è stata data una sola alternativa: il rimpatrio assistito immediato (o il ricovero provvisorio, in attesa del rimpatrio) in strutture di accoglienza per le sole donne e bambini.
L’ offerta è stata, per lo più rifiutata.
La comunità rom, che per la notte si era sistemata in una fabbrica di birra abbandonata del quartiere “Villa de Santis”, questa mattina è stata sgombrata con grande spiegamento di forze di Polizia. Chi non ha accettato il rimpatrio, dopo l’identificazione, si è allontanato, disperdendosi sul territorio.
Sappiamo, perché ce lo hanno raccontato loro, da quale povertà queste famiglie fuggono: in Romania non hanno lavoro, la scuola si paga e loro non se la possono permettere, così come si paga l’assistenza sanitaria.
Questa comunità, di recente immigrazione, scolarizzava i propri figli, 20 bambini dai 3 ai 10 anni, presso la scuola “I.Masih”.
Alcuni frequentavano presso la scuola Media “Baracca”.
Usiamo il passato perché da oggi di quei bambini non sappiamo dove andranno a finire, in quali scuole saranno iscritti.
Torneranno o no in Romania?
O si disperderanno in piccoli nuclei nei parchi e negli spazi verdi della città?

Un probabile dirigente delle forze dell’ordine, alle richieste della direttrice della scuola “I Masih” subito accorsa, ha risposto che la scuola non aveva alcun diritto di stare lì né di avere risposte e alle rimostranze della dirigente sul futuro scolastico dei bambini, aggiungeva che quella era una operazione di polizia e non un momento di “tavola rotonda!”
La dirigente ha risposto che conoscere il futuro dei bambini era un suo preciso dovere, in quanto responsabile della scolarizzazione.


Possiamo affermare, con assoluta certezza di non essere smentiti da nessuno,che nessuna comunità rom fino ad oggi accolta presso il Circolo didattico 126° si è mostrata attenta alla scolarizzazione dei propri bimbi.
Frequenza molto regolare, nessun servizio di trasporto, ma accompagnamento e ritiro sempre puntuali da parte dei genitori, attenzione all’ igiene personale, nonostante la mancanza di fontanella al campo, cura dei corredi scolastici dei bambini:
tutto dimostrava come la scuola, per questi cittadini di Europa fosse (sia) uno strumento ritenuto essenziale per il riscatto sociale e il futuro dell’integrazione dei propri figli.

I bambini, molti dei quali mai scolarizzati, si erano inseriti nelle classi con complessivi buoni risultati; adesso saranno dissipate tutte le risorse messe in campo prima di tutto da loro stessi e poi dalla scuola: risorse economiche(tutta l’offerta formativa ha un costo!), risorse emotive (sulle relazioni fra bambini e docenti, fra alunni, fra famiglie e operatori scolastici tutti abbiamo investito in attenzione, pazienza, cura)
Investire e dissipare non è cosa saggia.
Distruggere un insediamento abusivo, senza prevedere una soluzione serve solo a spostare il problema, a renderlo più grave, a creare un clima di emergenza nel contesto sociale.
La scuola, i servizi sociali ed educativi sono istituzioni e strumenti imprescindibili per l’integrazione e la prevenzione, operano necessariamente in modo divergente con le istituzioni preposte alla repressione: sono tutte essenziali alla comunità, ma le ultime esistono e operano in maniera secondaria e solo in quanto le prime falliscono o non sono sufficienti a risolvere i problemi della comunità tutta.
Ma la filosofia di governo di questi tempi sembra proprio essere questa: meno scuole, meno servizi culturali, più repressione e carceri.

Approvato all’unanimità dal consiglio del Circolo didattico 126°
Scuola “Iqbal Masih”

Insieme all’approvazione di questo documento, la Scuola tutta si è mobilitata per raccogliere indumenti e cibi caldi. Alcuni genitori e docenti , anche della vicina scuola media “Baracca”, stanno avviando una sottoscrizione, ma è molto difficile capire come si potrà dimostrare solidarietà ad un gruppo ormai disperso.
Alcune domande vengono, a questo punto, spontanee: ma risolve così il problema, pure complesso, dell’accoglienza di cittadini europei?
Si pensa veramente che in questo modo cresca la sicurezza?
Se non vi era altra soluzione che la distruzione del campo abusivo, non si poteva fare l’operazione in giugno, nella stagione calda, e prima che iniziasse un nuovo anno scolastico

lunedì 9 novembre 2009

MA CHE SBADATI!!!!!


Chi era lo smemorato di Collegno a confronto con i nostri politici?
Un dilettante.
Si, i nostri politici avrebbero bisogno di fosforo, non quello delle bombe, quello che si assimila mangiando pesce. Tanto, tanto pesce.
La prima smemorata è la Santanchè. Si ricorda, si ricorda che è fascista, quello che non ricorda è la storia della religione cristiana. E sì che la religione rappresenta le nostre radici, quelle che difende con tanto fervore. La nostra onorevole ha affermato che Maometto era un pedofilo perché aveva una moglie di soli nove anni.
Vero, verissimo, ma si ricorda quanti anni aveva la Madonna? E quanti ne aveva Giuseppe? Non so, non ricordo. Non è reticente, è ignorante.

Gasparri non ricorda le strade, si perde, e si ritrova in una via piena di trans. Qualcuno lo ha sentito dire “azzo sono arrivato a casa di Marrazzo”.

Minzolini, non è un politico, ma solo perché non lo fa di professione, invece si scorda di essere un giornalista. Vabbè è vero anche Feltri, Belpietro, Liguori lo scordano. No Fede e Brachino non lo sono mai stati, giornalisti non smemorati.

Berlusconi risponde a Vespa alle domande postegli da repubblica. A giudicare dal fatto che non ne ha azzeccata una si deduce che le ha dimenticate tutte. Non ricorda nemmeno chi è Mills, vorrebbe dimenticare anche Previti ma uno con quella faccia non si scorda.
Il coordinatore delle candidature del PDL si scorda di chiedere la fedina penale ai candidati, e anche quello del PD non ha molta memoria.

Ma il più sbadato è fuor di dubbio Giovanardi. Carlo Giovanardi dimentica sempre il cervello a casa. Non avendolo mai portato con sé in molti credono che non si ricordi più dove lo abbia messo.

E’ per la loro sbadataggine che vogliono mantenere il crocifisso appeso nelle aule e luoghi pubblici, per ricordarsi, almeno, che sono cristiani.

venerdì 6 novembre 2009

MISSIONE AFRICA


Domenica 8 novembre il papa è in visita a Brescia. La città è in stato d’assedio, piombini blindati, transenne ovunque, lavori stradali. Insomma per tre giorni una città paralizzata. Persino nel parcheggio privato sotto casa mi impediscono di parcheggiare, sino ad esigenza conclusa, scrivono. Sono contento.

La chiesa, questa chiesa, in crisi di vocazioni travolta dagli scandali sessuali, finanziari, manda il suo messaggio evangelico. Non trovo scritto in nessun vangelo, ammetto in materia la mia profonda ignoranza, ma davvero non trovo scritto che il messaggio debba essere di sfarzo, una passerella, quasi uno spettacolo. Già non paga la chiesa. Paghiamo noi. Ah bè. Lo sfarzo è gratuito. Tutte le autorità sono in defibrillazione, bipartisan naturalmente; è un evento storico.


Il vero evento sarebbe il viaggio in Africa tra le popolazioni che vivono la povertà, la moria per aids, per denutrizione per mancanza di acqua. Visita senza la papa mobile, le scorte, le spese di organizzazione, senza i pasti da grand gourmet. Nelle missioni dai padri missionari con i volontari, che portano il messaggio della chiesa mille volte più del papa. Che solidarizzano, non per ipocrisia, ma vivendo le privazioni condividendo le miserie e le difficoltà. Dicendo loro che la vita, anche quella dei diseredati ha lo stesso identico valore di quella dei ricchi e che devono usare i profilattici altrimenti è una strage. Lì dove il sudore è sudore dove la solidarietà è solidarietà, la miseria è miseria. Dove si lotta per la sopravvivenza quotidiana, tutti insieme, per amore della vita non per il potere. Dove le stanze dorate del vaticano non contano. Come non contano finanziamenti allo IOR e l’8 per mille.


Vada lì Signor Ratzinger, proprio dove ha detto Cristo, porti il suo messaggio di fratellanza, dimostri che le stanno a cuore i poveri e che è a loro che lei si dedica .


Pagherò volentieri e avrò stima di lei.

lunedì 2 novembre 2009

TRANQUILLO NON CI MANCHERA’


Il Bill Clinton nostrano, de Roma, non fate i maliziosi la Lewinsky non c’entra, è per via della somiglianza fisica, dopo un lungo e travagliato calcolo sulle opportunità ha deciso di lasciare il P.D..

Onorevole Rutelli in fondo ce lo aspettavamo, lei è così; le idee le vanno strette, come le scarpe corte le fanno male ai piedi. E’ vero come dice che anche Bersani e la Bindi hanno già cambiato tre partiti, è vero, ma omette di ricordare, sarà la vecchiaia?, che loro sono restati fedeli alle loro idee, sono i partiti che si sono spostati e loro insieme. Lei invece era dapprima radicale , partito fortemente laico e laicista. Ammettiamo pure che lei non lo avesse capito e accortosi in tempo abbia optato per i verdi. Ma anche i verdi sono assai laici e forse pure di sinistra. Ora il P.D. le sta stretto, colto sulla via di Damasco si accinge a sposare l’UDC di Casini e compagni, pardon amici.

Noi di sinistra siamo ottusi, lei ci conosce bene, così legati alle nostre convinzioni che non concepiamo le sue genialità politiche, ci insegni per cortesia come ci si evolve. Un pensiero ci tormenta e la notte fatichiamo a dormire così assillati come siamo da questo tarlo: sarà lei a laicizzare il partito o la sua è una conversione? Non ci lasci nel dubbio.


Stia tranquillo una certezza ce la lascia: non ci mancherà.

ShareThis