giovedì 21 maggio 2009

INFANTILISMO SENILE


Quando Veronica Lario da al marito del “malato” sa bene di cosa parla.
E’ una patologia complessa, aggravata dalla senilità. Non è più solo un delirio di onnipotenza, la maniacale ricerca del consenso e del piacere a tutti i costi, che sfocia in ira quando qualcuno lo accusa o si sottrae al gioco perverso dell’ accondiscendente. Ma è, anche e purtroppo, la manifestazione di una insofferenza verso ogni forma democratica.
Persino un “fascista” come Fini interviene, a garanzia del suo ruolo istituzionale, in difesa del processo democratico bacchettando il cavaliere “sclerato”. Sembra di ritornare bambini quando, in campetti di periferia ci si ritrovava a giocare a calcio, e le regole erano dettate dal proprietario del pallone che, in caso di controversia minacciava di andare a casa con il giocattolo.
La logica infantile è quella, adattata alla personalità adulta , solo che la minaccia non è di andare a casa ma di restaurare il “fascismo” nel senso più becero e deprimente. E’ un terreno pericoloso. Se un vecchio ridiventa bambino in fondo non è un dramma, se rintanato nelle mura domestiche, se ha responsabilità di governo invece diventa un pericolo, per se e per il paese. C’è il rischio della deriva autoritaria. Per questo motivo la difesa della costituzione e la separazione dei poteri dello stato devono essere difesi e tutelati più di prima. Altrimenti oltre ai giorni bui della crisi torneranno anche giorni nefasti.

Siamo un paese che non sa più reagire con razionalità, il consenso nella destra populista e demagogica cresce e, vista l’assoluta immobilità ed incapacità di fronteggiare la crisi, si proiettano le angosce e le paure sul terreno della intolleranza. La sinistra, o quel poco che rimane, paga l’incapacità di focalizzare e far riemergere le paure latenti, non ha più il contatto con la società , è barricata nei salotti bene, dove si gode ottima vista ma si è lontani dalla realtà. Non solo, se i leader rimangono gli stessi e se si ripropongono le catto cazzate alla Rutelli, allora il solco con l’elettorato sarà insanabile.
Serve una figura che sappia ricompattare tutti coloro che condividono i valori fondamentali della sinistra, la solidarietà e la questione morale. Gli attacchi diretti al premier scadono sul piano dell’infantilismo, terreno fertile per la dialettica berlusconiana. Si deve mirare ai valori e alla difesa della virtù essenziale per un paese sano e libero: la demorazia.
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post, condivido in toto...
...peccato per la c mancante nell'ultima parola.

Ciao

Anonimo ha detto...

@AMD
grazie.
Si vede che ho origini toscane e la c la ometto nel parlato e nello scritto.
Prim

Audrey ha detto...

Bel post Prim!

Credo fermamente che OGGI il vero problema di questo paese sia avere e portare avanti un'opera di OPPOSIZIONE seria ed articolata, che non si lasci fuorviare dai passi dello psiconano.
NON dobbiamo seguirlo sul suo stesso terreno. E' un ERRORE.
Anche se , sinceramente, comincio ad essere sfiduciata...
un abbraccio,
Audrey

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