Solitamente non riporto post provenienti da altri blog.
Non perchè non li condivida (alcune volte) o perchè rappresentino cose che non accetto (altre volte).
Ma, semplicemente, perchè credo che ogni post sia come un figlio, e debba crescere e maturare nel suo ambiente di origine.
Faccio un'eccezione questa volta.
E la faccio con un post che non mi trova TOTALMENTE d'accordo, ma mi sembra interessante e condivisibile proprio per questo.
dal blog A Sinistra: la Rimozione della Cultura
Per questa sua capacità e proprietà si far riflettere e confrontarsi chi si riconosce a sinistra.
Una capacità e proprietà che forse stiamo perdendo...
A gennaio riportai un pezzo tratto dal “Politecnico” di Elio Vittorini sul ruolo della cultura nella società.
Un mio commento terminava con questa considerazione “La nuova Cultura che sia a difesa dell’uomo e non solo consolatoria la sento dopo Gaza più distante, ma, credo che sia una battaglia a cui non ci si deve sottrarre nel tentativo di dare alle prossime generazioni oltre al bello dei quadri, palazzi, sculture anche una società migliore e più giusta.”
Oggi finirà il suo iter parlamentare il DdL conosciuto come “pacchetto sicurezza”....
Per continuare a leggere:
http://a-sinistra.blogspot.com/2009/07/cultura-la-rimozione-della-memoria.html
3 commenti:
E' un tema complesso. Vero ci svegliamo più razzisti e ci sentiamo più sicuri. La chiave della regressione culturale è, a mio avviso, nel grande senso di precarietà e di insicurezza. Non necessariamente rivolta al nemico di oltre frontiera, anzi sappiamo bene che è solo un finto bersaglio, che i problemi sono altri e sempre di carattere economico. E' in questi momenti storici di crisi e di incertezze che la natura umana ricerca soluzioni totalitarie e predilige delegare la soluzione dei problemi a chi è risoluto. La sinistra paga l'immobilità, la mancanza di risposte e decisionali.
Paradosso nel paradosso l'Italia che è un paese cattolico si schiera contro i principi cristiani dei diriti elementari.
Prim
caro Prim, tu scrivi:
E' in questi momenti storici di crisi e di incertezze che la natura umana ricerca soluzioni totalitarie e predilige delegare la soluzione dei problemi a chi è risoluto.
Come analisi storica, hai ragione, ma uno degli aspetti del problema è proprio questo, in realtà.
Siamo di fronte ad un "finto" rigore, ad una "finta" risolutezza, ad un elargire fumo negli occhi senza affrontare concretamente i problemi e le criticità.
Basta vedere la querelle di questi giorni, tutta all'interno del Governo, tra chi è favorevole ad una sanatoria globale verso colf e badanti e chi ci si oppone fermamente.
Della serie, linea dura, ma boh..non so..forse.. E poi se mi rimane la nonnetta senza badante, che ci va mia moglie, la moglie di un senatur, di un commenda a pulirle il cxxlo??
Rigore tutto italiano :-)
Cara Audrey tieni conto che la società si è involuta e oggi è tutta una operazione di marketing ( anche markette) conta ciò che si vuole far credere. E la voce grossa della lega su malpensa? non è tanto rumore per nulla? eppure alle elezioni è stata premiata. L'importante è gridare, e parlare parlare e ancora parlare.
Ma la sinistra sta zitta zitta e sparisce.
Prim
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