giovedì 2 luglio 2009

Decreto Sicurezza ed imbarbarimento culturale. Quando leggi un post ed avresti voluto scriverlo tu...

Solitamente non riporto post provenienti da altri blog.
Non perchè non li condivida (alcune volte) o perchè rappresentino cose che non accetto (altre volte).
Ma, semplicemente, perchè credo che ogni post sia come un figlio, e debba crescere e maturare nel suo ambiente di origine.

Faccio un'eccezione questa volta.
E la faccio con un post che non mi trova TOTALMENTE d'accordo, ma mi sembra interessante e condivisibile proprio per questo.
dal blog A Sinistra: la Rimozione della Cultura
Per questa sua capacità e proprietà si far riflettere e confrontarsi chi si riconosce a sinistra.
Una capacità e proprietà che forse stiamo perdendo...

A gennaio riportai un pezzo tratto dal “Politecnico” di Elio Vittorini sul ruolo della cultura nella società.
Un mio commento terminava con questa considerazione “La nuova Cultura che sia a difesa dell’uomo e non solo consolatoria la sento dopo Gaza più distante, ma, credo che sia una battaglia a cui non ci si deve sottrarre nel tentativo di dare alle prossime generazioni oltre al bello dei quadri, palazzi, sculture anche una società migliore e più giusta.”

Oggi finirà il suo iter parlamentare il DdL conosciuto come “pacchetto sicurezza”....

Per continuare a leggere:

http://a-sinistra.blogspot.com/2009/07/cultura-la-rimozione-della-memoria.html

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un tema complesso. Vero ci svegliamo più razzisti e ci sentiamo più sicuri. La chiave della regressione culturale è, a mio avviso, nel grande senso di precarietà e di insicurezza. Non necessariamente rivolta al nemico di oltre frontiera, anzi sappiamo bene che è solo un finto bersaglio, che i problemi sono altri e sempre di carattere economico. E' in questi momenti storici di crisi e di incertezze che la natura umana ricerca soluzioni totalitarie e predilige delegare la soluzione dei problemi a chi è risoluto. La sinistra paga l'immobilità, la mancanza di risposte e decisionali.
Paradosso nel paradosso l'Italia che è un paese cattolico si schiera contro i principi cristiani dei diriti elementari.
Prim

Audrey ha detto...

caro Prim, tu scrivi:
E' in questi momenti storici di crisi e di incertezze che la natura umana ricerca soluzioni totalitarie e predilige delegare la soluzione dei problemi a chi è risoluto.

Come analisi storica, hai ragione, ma uno degli aspetti del problema è proprio questo, in realtà.
Siamo di fronte ad un "finto" rigore, ad una "finta" risolutezza, ad un elargire fumo negli occhi senza affrontare concretamente i problemi e le criticità.
Basta vedere la querelle di questi giorni, tutta all'interno del Governo, tra chi è favorevole ad una sanatoria globale verso colf e badanti e chi ci si oppone fermamente.
Della serie, linea dura, ma boh..non so..forse.. E poi se mi rimane la nonnetta senza badante, che ci va mia moglie, la moglie di un senatur, di un commenda a pulirle il cxxlo??
Rigore tutto italiano :-)

Anonimo ha detto...

Cara Audrey tieni conto che la società si è involuta e oggi è tutta una operazione di marketing ( anche markette) conta ciò che si vuole far credere. E la voce grossa della lega su malpensa? non è tanto rumore per nulla? eppure alle elezioni è stata premiata. L'importante è gridare, e parlare parlare e ancora parlare.

Ma la sinistra sta zitta zitta e sparisce.
Prim

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