mercoledì 18 novembre 2009

CEMENTARE L'ODIO


E’ notizia recente, ma non sorprende, la decisione del governo israeliano di costruire 900 nuovi alloggi sui territori palestinesi. Obama ha dichiarato che così non si facilita il processo di pace. Noi diciamo invece che così si cementa l’odio. Generazioni di palestinesi sono cresciute nella miseria e nella convinzione, giusta, che questo mondo permetta profonde ingiustizie.

La nuova politica americana sembra, dico con speranza sembra, vedere e non più avallare le prepotenze israeliane. Come possiamo assistere impotenti a questo? Come possono tacere i governi? Come possono giustificare questo quei potenti che sempre e comunque a prescindere difendono la politica sionista e aguzzina di Israele?

Non sempre la realtà si può mistificare, non sempre si può giustificare. Allora meglio tacere. Ma tacere oggi vuole dire essere complici consenzienti di un sopruso. Io, se fossi palestinese, mi sentirei figlio di un dio minore. La rabbia, data dal senso di impotenza, dalla consapevolezza di essere dalla parte della ragione e subire una violenza continua, io, se fossi palestinese, reagirei.

A fanculo i discorsi, a fanculo tendere la mano e prostrarsi in colloqui di pace senza senso e speranza. Colloqui dove la pace è solo una parola vuota che ti sventolano in faccia e che tutti dicono di volere ma percepisci che è solo un modo per fregarti due volte. Mistificano le parole , dicono di volere la pace intanto costruiscono case sui tuoi terreni togliendoti la speranza che tornino tuoi. E parlano di pace, come se la volessero.

E se reagisci, se ti incazzi, allora hanno pure la scusa di accusarti di non volere la loro pace che ti offrono con tanto amore. E ricominciano a costruire, questa volta muri. E senti che non molto lontano festeggiano la caduta di un muro mentre tacciono su quello eretto ora sulle tue terre. Già a Berlino c’erano uomini liberi, da una parte, e uomini imprigionati dall’altra. A Gerusalemme, invece, ci sono uomini liberi e democratici in Israele, e dall’altra solo bestie.

QUOUSQUE TANDEM ABUTERE, ISRAELE, PATIENTIA NOSTRA?

2 commenti:

arial ha detto...

credo che sia molto importante diffondere quest'articolo che è comparso sul Jerusalem Post...
http://frammentivocalimo.blogspot.com/2009/11/jerusalem-post-e-tempo-di-ammettere-chi.html

quest'Israele è ormai in mano a una destra nazionalista, religiosa, militare pericolosa

Anonimo ha detto...

Grazie della collaborazione

Prim

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