venerdì 5 novembre 2010

BERLUSCONI E' FINI-TO


Siamo alla fine.

Resistono solo i fedelissimi aggrappati alla speranza che fu.

I più accorti lo hanno già abbandonato e ogni giorno si contano defezioni.

Anche importanti. Non è, come si è portati a credere, per l’ennesima dimostrazione di intolleranza verso le regole base del vivere civile, nemmeno per la sua incapacità di governare la sua libido, e nemmeno per il disprezzo verso le donne più volte ostentato.


Questa volta non ci sono nemmeno giudici comunisti o oscure trame della sinistra, magari ci fossero e dimostrassero che è viva.

Non è così. L’imperatore cadrà colpito dai suoi del-fini.

Le trote non sono capaci di tanto. Cadrà inesorabilmente e banalmente perché il delirio di onnipotenza che emana il potere annebbia il cervello.

Bastava non sottovalutare Fini e lasciargli un po’ di spazio e potere. Non è vero che il potere logora chi non ce l’ha.

La Storia insegna.


Tutti i dittatori sono vittime del loro delirio. Certo qualche parassita gli resterà accanto con la speranza sempre più flebile di guadagnarsi qualche onore e un buon riconoscimento.

Proprio come i pesciolini che nuotano vicino al pescecane.


Spariranno con lui. Per fortuna.

Fini ha capito per primo la deriva culturale intrapresa e la sua irreversibilità.

Ha scelto di stare nelle istituzioni, ridimensionato ma dignitosamente nelle regole.

E come Fini hanno scelto gli imprenditori e la base cattolica, la nomenclatura vaticana ancora no.


Non bastano più i servi che gridano al complotto, sono solo patetici. Non si torna indietro. Ed è già un bene, ma in questa subcultura populista da paese latinoamericano che è divenuta l’Italia non si intravvede una figura autorevole che possa disinnescare questo clima avvelenato e affrontare il disagio economico culturale. Lo spazio che si apre determina l’opportunità di ridivenire un paese civile e rispettato. Quando si comincerà dipende da Fini. Berlusconi è fini-to, speriamo non ne facciano un altro.

2 commenti:

Audrey ha detto...

Aspettiamo a gridare vittoria... E' come un serpente a sonagli, sguscia ed è difficilissimo dargli il colpo finale.
Qualcuno (Lega? poteri occulti?) non ha tutto questa voglia di finirlo. Serve troppo un uomo paravento, un uomo parafulmine.

Anonimo ha detto...

Hai ragione ma io sono cheghevuarista e dico: siamo realisti esigiamo l'impossibile
Prim

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