lunedì 4 agosto 2008

Guerrillaradio: La partenza per Cipro e poi Gaza è ormai imminente...

Ecco l'ultimo post di Vik aka Guerrilla, annunciato ieri via sms e postato stasera.
La partenza verso Cipro e poi Gaza è ormai imminente...


Dopo anni, qui, in una sperduta isoletta greca ho ribbracciato O.,
fratello palestinese con cui ho convissuto giornate di sangue e terrore a Tulkarem.
Ci sono esperienze che legano indissolubilmente, nessuna come l'aver guardato insieme in faccia lo spettro della morte.
L'abbraccio è stato talmente intenso che a momenti ribaltavamo la barca.

Ci siamo quasi.
Stiamo ridipingendo le barche, sistemando l'impianto elettrico, imparando a usare i sofisticati aggeggi satellitari per dare visione del mondo intero della nostra missione.

Fra un paio di giorni salperemo verso Cipro,eppoi finalmente Gaza.

Avvistando le sue coste,sarà come un lento approssimarsi dinnazi alla più grande prigione che sia mai stata edificata,in cui il milione e mezzo di palestinesi incarcerati non ha bisogno di intraprendere scioperi della fame per rivendicare i loro diritti,i secondini, l'esercito israeliano che ne presidia i confini,
impongono la fame come punizione collettiva ai civili,commettendo crimine contro l'umanità.

Il problema è che l'umanità si sta alienando dall'essere umano.
Ci stiamo strappando il cuore a vicenda per gettarlo in pasto ai cani,
di modo da non sentire più il dolore reciproco. Una cieca empatia.

Il nostro sarà un primo tentativo di aprire una breccia nel muro dell'indifferenza globalizzata

Una navigazione interiore oltre che sulle onde, una rotta purtroppo sempre meno battuta dai vascelli, un navigazione lenta ma inesorabile in direzione della terra degli ultimi, i dannati all'ostracismo, i condannati all'oblio.

Abbiamo notizia che se dovessimo riuscire ad attraccare a Gaza,
ci saranno minimo 200 000 palestinesi pronti a festeggiare l'approdo delle prime barche internazionali dal 1967.

Per fugare ogni dubbio, abbiamo chiesto alle autorità portuali cipriote di ispezionare minuziosamente le nostre barche, per scongiurare possibili sabotaggi, e dimostrare che non trasportiamo armi o merce di contrabbando.

Israele cercherà lo stesso di fermarci?
Aprirà il fuoco su civili disarmati imbarcati con un carico umanitario?
La mia speranza è che restino umani.

Restiamo umani,

Vittorio Arrigoni.

blog:http://guerrillaradio.iobloggo.com/website della missione: http://www.freegaza.org/
contatto: guerrillaingaza@gmail.com


ps.
Ti ringrazio Lisa per il commento e la vicinanza.

ps2 abbiamo il nostro inno, date uno sguardo qui:

http://de.youtube.com/watch?v=ATLNx8k8FU0

ps 3:

Cosa pensano in Israele della nostra missione? leggetevi l'articolo qui sotto.

Se l'83% degli israeliani ritiene controproducente l'assedio di Gaza,
significa che quello che ci apprestiamo a fare non è una azione unilaterale in favore dei palestinesi,ma per la pace fre i due popoli.


Aprire Gaza per ridonare un barlume di libertà ai palestinesi e contemporaneamente destinare più sicurezza a Israele.

A bordo delle nostre barche ci saranno cittadini israeliani,
veramente stoici. Saranno con noi sebbene Israele ha minacciatto condanne fino a 20 anni di reclusione per i suoi cittadini coinvolti in questa missione.


l'80% degli Israeliani: la chiusura di Gaza non è efficace – Hamas sta diventando più forte
Una larga maggioranza di israeliani è convinta che la chiusura di Gaza stia danneggiando principalmente i civili e li stia portando all’estremismo. Il blocco sta compromettendo anche la posizione di Israele nel mondo – e non porterà coloro che vivono a Gaza a cambiare il regime di Hamas...

http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1730

4 commenti:

viviana ha detto...

ormai ci siamo: leggo con un nodo allo stomaco per l'ansia e un po' di pelle d'oca all'idea di questi due ragazzi delle due sponde del Mediterraneo che si ritrovano su un'isola.
Grazie, Audrey e Buona fortuna a tutti voi, che qualsiasi Dio esista della pace vi benedica e protegga

Marte ha detto...

Ieri il Guardian, oggi il Corriere della sera. Un articolo a pag15. Ne ho pubblicato qualche stralcio.
Ciao,

Marte.

Audrey ha detto...

Grazie a tutti coloro che continuano a seguire la vicenda di Free Gaza Movement che vede impegnato Vik.

Un po' alla volta incomincia ad occuparsi dell'iniziativa anche la stampa soprattutto estera ma anche quella italiana.

Grazie Marte per il link al tuo post sull'articolo del Corriere.

arial ha detto...

Secondo il ministero degli Esteri, Israele ha il diritto di usare la forza contro gli attivisti che si stanno dirigendo verso Gaza ,in base agli accordi di Oslo Questo vuol dire fermare la nave quando entrerà nelle acque territoriali ,arrestare i passeggeri e interrogarli in Israele. Secondo alcune informazioni la nave potrebbe dirigersi verso la Turchia o Alessandria d'Egitto. http://www.haaretz.com/hasen/spages/1012171.html

Ps non sarebbe male educatamente scrivere un commento all'articolo di Haaretz : la solita destra nazionalista si sta scatenando contro l'iniziativa. tono educato per favore

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