domenica 7 giugno 2009

DEMO-CRAXIA





Ormai la seconda repubblica è superata. Ora in Italia c’è la demo-craxia. E’ un modello peculiare italiano, una sorta di prova per il disegno piduista.
Il potere è talmente perverso che gli italiani stanno sprofondando sempre più, inesorabilmente, verso un tenore di vita sempre più basso, mentre una sparuta minoranza si arricchisce sempre più . La casta al potere è costituita da un re buffone e da una corte di lecchini da fare invidia a Luigi xvi.
Si legiferano leggi ad personam, si de stabiliscono i poteri dello stato. Il senso dello stato è sostituito dal senso del ridicolo di una classe edonista e da buona parte del popolo che riscrive i propri valori con quelli del capo del governo. C’è una parte che non sente la crisi, anzi per loro è occasione per arricchirsi, un'altra che suda e stenta.
I modelli di oggi sono quanto di più degradante si può offrire. Ma la chiesa cattolica tace, troppo intimorita che gli italiani prendano coscienza e difendano la laicità dello stato.

Una buona parte di italiani si alza presto e suda in ambienti di lavoro sempre più precari e pericolosi, così come i contratti di lavoro che hanno sottoscritto. Si fatica ad arrivare alla fine del mese e, paradosso, sognano di continuare a sudare, a levatacce e sacrifici per avere quei 1.000,00 euro al mese. Questa Italia, quella che lavora per coloro che si arricchiscono, è talmente frastornata che vota la casta. Potere mediatico.
E si che ai lavoratori non manca l’intelligenza, e che i segnali per sbugiardare il capo del governo sono talmente lampanti da sembrare inconfutabili. Allora perché non si ravvedono? E’ una difesa psicologica, un rifiuto inconscio della realtà, anche perché alternative non ce ne sono.
Lo dico con rammarico ma non vedo, e non sento, una alternativa. Ho solo la consapevolezza che un punto di partenza esiste e parte proprio da coloro che da sempre hanno fatto la storia: la classe lavoratrice.

Ripartiamo dai valori dell’onestà della buona amministrazione della cosa comune nell’interesse di tutti. D’altronde se la casta non sa rinunciare i lavoratori sono capaci di grande senso di solidarietà. Capaci di rinunciare anche a parte del necessario pur che tutti abbiano di che vivere senza essere licenziati. Dalla crisi si esce solo con sacrifici e noi siamo abituati, da secoli, a farli.

Winston Churchill lo disse “lacrime e sangue”, non era un progressista ma aveva ragione. In virtù del fatto che comunque le difficoltà ricadono sempre sui più deboli. Allora, lacrime per lacrime, che almeno stavolta siano nel nostro interesse.

3 commenti:

Audrey ha detto...

Prim,
sto guardando gli exit poll.
Su facebook ho indetto un sondaggio su quale paese è meglio emigrare.
E' vero che gli anglosassoni dicono..
The darkest hour is just before the dawn (l'ora più buia è proprio prima dell'alba) ma qualcuno mi dovrà spiegare perchè in questo caxxo di paese il 50% dei votanti appoggiano questi.
Qualcuno ha una spiegazione ragionevole?

Anonimo ha detto...

Io ho tentato di darla.
1) è un paese condizionato da una subcultura democristiana che permane
fatta di favori, di amici, e della convinzione che ci sia da mangiare per tutti.
2) i modelli di riferimento dai Corona ai Berlusca ci dicono che i rampanti e disonesti hanno sempre un bel avvenire
3) La parte sana è schifata dalla sinistra ( come dargli torto)
4) tutti ambiscono ad apparire e vivono anche di luce riflessa, non potendo vivere della loro
5) Sempre le crisi economiche determina un imbarbarimento dei rapporti e la ricerca affannata di colpevoli esterni. I sentimenti più biechi si manifestano vedi xenofobia e vedi le ascese di personaggi ambigui che promettono di risolvere i problemi ( hitler, il duce) E' una reazione infantile per delegare altri a risolverci i problemi, ci pensano loro noi possiamo stare tranquilli e continuare ad incolpare gli stranieri.

Quanto ai risultati li pensavo peggio. In fondo il nano non cresce, resta "piccolo" la sinistra da segni di risveglio anche se non lo meritano.
Comunque so dove espatriare c'è un paese in savoia che il 65% dei voti lo da al pcf. Se non altro il pericolo di un nuovo nano non c'è.
Un abbraccio

rossaura ha detto...

:-( senza parole....

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