mercoledì 15 dicembre 2010

Veltroni chiede al PD una nuova linea: vuole, forse, più Calearo per tutti?


Oggi Veltroni chiede un confronto, al più presto,  con Bersani.
Motivazione: bisogna cambiare linea (e magari proporsi come "nuovo" segretario).
Fonte: La Stampa

Ora (come scrissi tempo fa sulla mia posizione rispetto a Fini) non credo proprio di poter essere accusata di simpatie Bersaniane.
Il segretario originario di Bettola (Piacenza) ha 1000 ed 1 colpe.
Dall'immagine dimessa e troppo poco di rottura verso Berlusconi, ad una mancanza di progettualità chiara e strategica su molte tematiche fondamentali (lavoro, economia, scuola, ingerenza del Vaticano negli affari italiani) per l'Italia intera e per gli elettori del PD (i suoi elettori).
Però una colpa di sicuro non ce l'ha.
Aver inserito "gente" come Calearo nelle liste elettorali del PD.

Anzi, ad esser precisi, averlo posto come capolista  nella Circoscrizione Veneto 1.
Per sapere chi è Calearo, bastava che il nostro Ualter leggesse Wikipedia (per lui così tecnologico e filoamericano non avrebbe dovuto essere un problema).
Tra l'altro, si legge:
Dal maggio 2003 all'aprile 2008 è stato presidente dell'Associazione industriali diVicenza, di cui era già stato vicepresidente durante il biennio 2001-2003. Dal 13 luglio2004 al 2008 è stato anche presidente di Federmeccanica, la federazione delle imprese metalmeccaniche, di cui era già stato vicepresidente dal 2001. È stato Consigliere d'amministrazione della Banca d'Italia di Vicenza, presidente del Comitato locale di Unicredit e Consigliere d'amministrazione dell'Athesis di Verona, società editrice de Il Giornale di Vicenza,L'Arena e Brescia Oggi.
Massimo Calearo. Fonte: Wikipedia 
Può una persona con questo C.V. risultare compatibile con le istanze che "dovrebbe" portare avanti un partito di centro sinistra (NOTA BENE non ho osato scrivere di sinistra)?
Ci si può meravigliare della scelta di ieri di Calearo di appoggiare il Governo Berlusconi?

E poichè sono generosa, non affondo su un'altra eletta veltroniana molto "sui generis": Marianna Madia.
Chi vuole più informazioni sulle origini della sua candidatura e sulla sua opera "emerita" in Parlamento, legga:
Piergiorgio Oddifreddi: Grazie Veltroni e Di Pietro

Nessuno ha mai chiesto a Veltroni di avere la palla di vetro, ma almeno del buon senso sì.
E mi pare che il buon senso sia virtù indispensabile per essere Segretario del  Partito che guida (dovrebbe guidare?) l'opposizione..
O chissà magari arrivare pure a governare.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi chiedo seriamente se vale la pena di andare a votare. Almeno, se avrò il rimordo di non aver partecipato, sarò contento di non essermi fatto prendere per il culo.
P

Audrey ha detto...

Francamente, spesso e volentieri, anche io, davanti alla prospettiva di nuove elezioni, vengo presa dal dubbio se votare o no.
Ma poi penso che davanti ad un eventuale Berlusconi vincente per l'ennesima volta negli ultimi 20 anni, sentirei la "colpa" di non aver almeno provato a eliminarlo, almeno con il mio voto.
E questo, come elettrice di sinistra, non me lo posso permettere.

Mauro B. ha detto...

Be' votare occorre farlo...è un dovere civico...
sul chi votare...brr...sono anni che mi tocca turarmi il naso e votare il meno peggio...
tuttavia, se non si vuole essere qualinquisti, occorre fare distinzioni: qual'è secondo voi il partito con il miglior progetto politico?

http://seratadichiusura.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

la mia era un misto tra rabbia e provocazione. Ho sempre votato, non solo turandomi il naso ma anche chiudendo gli occhi. Voterò perchè se è vero che gli italiani meritano quello che votano è altrettanto vero che molti di loro meritano un futuro senza ladri fascisti faccendieri e arroganti.
P

Mauro B. ha detto...

ma in concreto, chi voteresti?

Audrey ha detto...

Oggi aspetterei cosa esce dalle Primarie PD. Un'esperienza raffrontabile alla Sinistra Arcobaleno mi pare impensabile, anche perchè abbiamo visto l'esito che ha avuto (e sarebbe interessante fare anche una bella analisi al riguardo, dopo un bel po' di tempo). Rifondazione mi pare, ormai, davvero troppo rinchiusa in se stessa e distaccata da molte realtà.
Ob torto collo, il PD è l'unico che ha chances.
Il rischio è che le sprechi, come al solito.

Anonimo ha detto...

ennesimo prodotto del calderone veltroniano, ma non doveva aiutare il PD a sfondare a nord?

eh buona africa...


lordb.

Mauro B. ha detto...

Proprio vera sta cosa...un panorama politico desolante, e suggerisco anche un'analisi che si potrebbe affrontare in un prossimo post:
cosa ha significato per la sinistra classificarsi come sinistra "radicale". Dico la mia: semplicemente lo stravolgimento di tutta una storia. Presente la straordinaria imitazione di Bertinotti fatta da Guzzanti? Esattamente questo. Partiti irresponsabili, radicali, ammiccanti nei confronti di tutti i movimenti "contro", e senza più alcun legame nei confronti di quella cosa di una volta...il lavoro...

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