martedì 15 luglio 2008

Omar Khadr da 5 anni detenuto a Guantanamo. Il video del suo interrogatorio del 2003. All'epoca aveva 16 anni





Questo video (certo non destinato alla pubblica visione) è stato realizzato nel 2003 a Guantanamo.

Il prigioniero si chiama Omar Khadr, all'epoca aveva 16 anni.

Oggi, dopo 5 anni, ne ha 21 ed è ancora detenuto nella base america sull'isola di Cuba.

L'interrogatorio è condotto da un ufficiale del Security Intelligence Service canadese.
Omar è cittadino canadese, nato a Toronto.

Il filmato è stato reso pubblico e postato poche ore fa su YouTube grazie ad un'ordinanza del tribunale ottenuta dai legali di Omar.

Questo è il trattamento che gli USA riservano ad un cittadino straniero minorenne.
Contro ogni diritto internazionale ed umanitario
Questa è Guantanamo.
Questa è quella che si autodefinisce la più grande democrazia del mondo.

Chiudiamo gli occhi un attimo e pensiamo ad un tagazzo di 16 anni che conosciamo, che incontriamo tutti i giorni. Ed immaginiamolo lì al posto di Omar.

P.s. Per la precisione: Omar è stato accusato di aver ucciso un soldato americano in un conflitto a fuoco in Afghanistan (domanda... Quanti soldati americani dovrebbero allora finire sotto processo per aver ucciso qualcuno in uno scontro a fuoco?).
Non ha mai confessato il crimine di cui è accusato.

http://www.cbc.ca/canada/story/2008/07/15/khadr-tapes.html

18 commenti:

rossaura ha detto...

Ci ho pensato, sì, ad un ragazzo che conosco e che vedo tutti i giorni frequentare la mia casa e mi è sorto un terrore interiore, un dolore acuto che non mi ha lasciato respiro.
Come si può giudicare e tormentare una ragazzo di 16 con un'accusa che potrebbe essere rivolta solo ad un uomo adulto e che dovrebbe essere vista comunque in un'ottica di guerra.
Guantanamo è un pozzo buio dove la democrazia è morta e sepolta, dove nulla è chiaro ed alla portata del mondo civile. Cosa dovrà fare la Storia? Processare i processatori? Ci accorgiamo che le nostre coscienze sono più obnubilate che durante e dopo la 2° guerra mondiale?
Ci accorgiamo dell'ingiustizia che viene perpetrata da un paese che si dice padre della democrazia e che in suo nome e difesa uccide la democrazia degli altri?
Troppo coinvolta? No, credo che la mia reazione sia di un essere umano, che fin dai primi filmati degli arrestati in Iraq, si è posto la domanda se nessuno al mondo si stava accorgendo di quella barbarie. Sono passati cinque anni e ancora non ho risposte, ma la barbarie continua.
Un sorriso molto molto tirato
Ross

Lisa72 ha detto...

Non ho vistoil video.. i piccoli sono in giro e io sono molto impressionabile... Però sopettto di sapere cosa accada.. e, in verità, non mi sorprendo: nonostante il grande affiatamento con il Papa Bush non ha voluto ancora ratificare la Convenzione sui Diritti del Fanciullo e non è certo conosciuto per rispettare quelli degli adulti: basti pensare che guantanamo gli serviva proprio per tenere sospetti terroristi o perecolosi per l'america in stato di detenzione e tortura per anni senza formalizzare una vera accusa.....
Un caro abbraccio , Lisa
ps: mi sa che sei inarretrato di qualche email... ;)

Anonimo ha detto...

Cara Audrey, grazie per aver postato questo video, perché tratta di una situazione che mi sta molto a cuore. Da anni ormai psicologi radicali di tutto il mondo si battono per rifiutare supporto professionale a qualsiasi tipo di tortura (per chi è interessato, questo è uno dei tanti link alle tante campagne: http://www.psysr.org/about/committees/endtorture/).
Purtroppo, quando c'è ua tortura come quella mostrata nel video, c'è sempre uno psicologo (chiamato forensic psychologist) di mezzo. È molto probabile che il torturatore canadese abbia qualche tipo di qualifica nel campo. Il problema è scottante sopratutto a Guantanamo, dove incredibilmente gli psicologi che partecipavano alle torture erano quasi sempre membri dell'APA, la prestigiosa American Psychology Association, che detta legge (preparati a ridere) in termini di ETICA PROFESSIONALE agli psicologi di tutto il mondo.
Inutile dire che l'APA è stata bombardata di petizioni ed eminenti psicologi ne hanno stracciato pubblicamente la tessera di appartenenza in segno di protesta.
Mi sa che presto anch'io scriverò qualcosa in solidarietà a queste campagne.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Quasi dimenticavo! Ecco un altro sito di una campagna moltointeressate per chiudere Guantanamo: http://www.witnesstorture.org/
Adesso lo metto anch'io nel mio blogroll così non me lo scordo più...

Audrey ha detto...

@ Rossaura
Hai usato l'espressione giusta: Guantanamo è un grande pozzo buoi dove la democrazia si è persa.
Sul paragone con i crimini prepetrati durante la II° Guerra Mondiale e l'indifferenza che avvolgi quelli attuali, direi che è il problema è sempre lo stesso: oggi ogni considerazione etica e morale è confusa, chi è il buono? Chi è il cattivo?
Forse, semplicemente, è che la propanganda non funziona più bene come una volta :-)

@ Lisa
Hai fatto benissimo a ricordarci la questione della mancata ratifica da parte di Bush della "Convenzione sui diritti del Fanciullo". Questa mancanza, secondo me, è passata troppo sotto silenzio!
P.s. Sulle mail hai ragione! Spero nella pausa del week end, un bacione ai miei nipotini virtuali :-)

@ Martina
Sono io che ti ringrazio, cara martina, come al solito i tuoi commenti sono pieni di spunti per ulteriori riflessioni.
Appena ho un po' di tempo e tranquillità (leggasi sopra quanto detto a Lisa) voglio documentarmi sulle tue segnalazioni.
E' un argomento che mi interessa molto quello dell'utilizzo (strumentale) delle competenze professionali di psichiatri, piscologi e sociologi a fini non propriamente etici e morali.
Gli esempi nella storia recente sono non pochi. addirittura ho letto qualcuno che sostiene che alcuni passi fondamentali per lo sviluppo di tali discipline sono avvenuti proprio grazie a situazioni come questa o cmq di straordinarietà oltre ogni canone.
Come se per conoscersi meglio l'uomo avesse bisogno di tanti dr.Mengele...
ps spero la tua salute vada meglio :-)

Un caro saluto a tutti,
Audrey
P.s Dimenticavo..Un lettore del blog (che però qui non ha commentato)durante una conversazione in MSN mi ha detto che a suo parere questo è un post strumentalmente antiamericano.
Sinceramente non credo, semplicemente sono una persona che sa ancora distinguere il bene dal male.

Anonimo ha detto...

Noto che solo donne hanno postato, strano, farò eccezione.
Alla gente, cara Ross, non importa nulla delle torture e della barbarie che consuma il mondO. Siamo una razza di egoisti che pensano al benessere, nostro, e non ci importa del resto del mondo. Dopo tutto sono lontani
e non ci coinvolgono.
CIAO Primlug

rossaura ha detto...

@ Prim

Caro Prim, forse è vero che solo le donne si pongono questi problemi di tipo "conservazione e difesa della specie", forse sono i nostri ormoni oppure i nostri istinti materni che vengono in superficie di fronte alla sopraffazione fisica, alla tortura. La questione non è neanche essere deboli di stomaco è vedere senza paraocchi la realtà, qualsiasi essa sia, comprenderla e con questo intendo l'atto di capirla e anche quello di contenerla.
Guantanamo è un territorio dove non esiste la dignità e i diritti umani, è una delle tante anomalia del sistema, ma forse anche la peggiore perchè è universalmente accettata e giustificata anche dai paesi che si dicono democratici, anche dal paese stesso che è l'esportatore della democrazia per assunto.
Guantanamo è così "cristallino" che non può essere tenuto in territorio americano (nel senso stretto della parola) viene gestito in terra cubana, e questo per l'America già dovrebbe essere un bel segnale.
Guantanamo è sotto la giurisdizione dell'esercito, sai quell'esercito che ha fatto azioni di guerra in un paese che non è loro, sulla falsità dei loro politici, sugli interessi delle loro multinazionali, torturando e uccidendo diffusamente, senza la prova del loro operato, senza nessuno che super partes controllava il controllore.
Guantanamo è solo il luogo dove sono state assassinate le libertà di pensiero e le autonomie di altri popoli. Guantanamo è un mostro senza testa e senza corpo, nessuno lo può colpire. E' un'ingiustizia profonda e un male incurabile che uccide anche noi.
Certo la genete è egoista.... certo nessuno pensa che Guantanamo abbia niente a che fare con la propria persona o la propria famiglia... e qui sta l'errore. Se verrà ancora tollerato, come saranno tollerate altre anomalie anche nel nostro paese, ci troveremo un giorno a respirare solo un filo d'aria, a credere di vivere ed invece saremo già morti e sepolti e tutti quanti in una profonda buca comune.
Un sorriso del buon ricordo, la prossima volta farò meglio.
Ross

Audrey ha detto...

@ Ross e Prim

La differenza è tutta tra morale ed etica.
Oggi, al max, ci si scandalizza dal punto di vista morale, e quindi individuale. Se una perosna ha ancora dentro di sè la capacità di distinzione tra bene e male (ricevuta per educazione, per insegnamento, appresa culturalemente)reagisce.

Ma quella che manca ormai, a livello generale, è la dimensione etica.
Cioè il ragionare. pensare, giudicare, valutare in termini di essere facenti parte di una comunità collettiva, sociale e quindi politica.

Questa è la dimensione davvero assente oggi.
I valori, su cui si basa e si deve basare, ogni nostra scelta morale e/o etica sono scomparsi sotto un mare di relativismo ed utilitarismo.

amicusplato ha detto...

"I valori, su cui si basa e si deve basare, ogni nostra scelta morale e/o etica sono scomparsi sotto un mare di relativismo ed utilitarismo".

Condivido, cara Audrey, questa tua conclusione. È difficile scandalizzarci per questo interrogatorio (di cui però io, che non conosco bene l'inglese, non ho capito nulla) se a nessuno importa che nel Darfur avviene un genocidio, se a nessuno interessa che in Cina viene proibito di fare un cartello più largo di un metro perché non sia visibile da lontano, se la violenza dilaga ovunque, anche nelle nostre strade, e rimane impunita, se... se... se...
Guantanamo dovrebbe essere abolito, come lo è stato a suo tempo Alcatraz, ed è giusto far sentire la nostra indignazione.
Ma la lotta al terrorismo, in particolare quello islamico (non dimentichiamo ciò che è stato l'11 settembre) non può avere tregua.

Solo una società e una comunità umana di saldi valori condivisi può resistere e vincere contro chi vuole imporsi con la violenza.

Ciao!

rossaura ha detto...

@ Amicus

"Solo una società e una comunità umana di saldi valori condivisi può resistere e vincere contro chi vuole imporsi con la violenza."

Bella frase! Merita un elogio. (Dovrebbe passare anche il vaglio del senso del ridicolo. L'hai fatto? No? Eh.. eh.. eh.. così non va bene).
Perchè l'Islam non dovrebbe rappresentare la religione di una società umana di saldi valori condivisi e non può resistere e vincere contro chi vuole imporsi con la violenza? Ti ricordo le politiche petrolifere dell'America e le guerre preventive (violenza per violenza...)
Non si nasconde un buco nero spostando il dito su di un altro buco nero... ma ormai siamo abituati a giocare con le parole, la responsabilità viene palleggiata e nessuno se la prende mai.... vogliamo parlare di un terrorista arrestato a 16 anni, rinchiuso in un pozzo e lasciato a marcire senza processo e quindi senza la possibilità di difendersi,giudicato da dei militari che considerano atti terroristici tutti quelli atti che avvengono durante una guerra contro i soldati che l'anno dichiarata. Vogliamo parlare di torture oppure Abu Graib era solo un film dell'orrore di Dario Argento?
Beh non mi viene da ridere purtroppo
Ross

amicusplato ha detto...

Cara Ross,

i problemi che poni sono due, distinti.
Uno è quello che diceva Audrey e che io non ho fatto altro che sottolineare: senza valori condivisi (tra cui il rispetto della vita e della dignità umana, in qualunque luogo della terra e in qualunque religione) non ci può essere la vittoria contro la violenza, di qualunque tipo (non capisco perché questa affermazione ti sembri 'ridicola'). La tortura, le violenze, le prigioni lager sono sempre da condannare, proprio per questi valori condivisi.

Il terrorismo islamico è un altro problema, a cui ho accennato solo di sfuggita. Ma tu lo poni ora al centro del tuo commento.
Non ho capito bene quello che vuoi dire. Se intendi dire che l'11 settembre 2001 è stata un'azione militare, di difesa dell'islam, o cose del genere, allora chiudiamo qui la discussione. Non c'è campo.
Se vuoi dire che le forze militari presenti in vari parti del mondo con il mandato ONU (Afganistan, Libano, Bosnia..) non fanno operazione di peace keeping, allora è inutile tenere in vita l'ONU: stacchiamo la spina, ed eliminiamo l'ultimo barlume di comunità umana.
Se vuoi dire che l'intervento in Iraq è stato sbagliato, sono pienamente d'accordo. Ma ormai l'Iraq si avvia per la sua strada, gli americani se ne andranno quanto prima e ci sarà anche lì un po' di pace, si spera.
Il terrorismo islamico fa paura anche ai musulmani, non solo agli occidentali; perché (non so se te ne sei accorta) i fondamentalisti non difendono l'islam, ma vogliono lo scontro con l'occidente.

Questo non è accettabile, neppure per Allah. Non si possono fare guerre nel nome di Dio. È una bestemmia. Oppure si deve tornare alle crociate?

Ciao!

rossaura ha detto...

Caro Amicus
non mi sognerei mai di giustificare il terrorismo, anzi lo considero una barbarie sicuramente anche poco produttiva politicamente, come considero una barbarie le guerre preventive e tutte le Guantanamo del mondo.
Ma quando dici "Guantanamo dovrebbe essere abolito, come lo è stato a suo tempo Alcatraz, ed è giusto far sentire la nostra indignazione.
Ma la lotta al terrorismo, in particolare quello islamico (non dimentichiamo ciò che è stato l'11 settembre) non può avere tregua." ho come la sensazione che invece, la lotta senza tregua al terrorismo giustifichi qualsiasi guerra preventiva e quant'altro, Guantanamo compreso.
Se l'America ha diritto a difendersi, non ha diritto ad invadere un qualsiasi paese per qualsiasi ragione anche condivisa e su questo scusa, magari non c'è campo su cui ragionare,ma qualsiasi sia il placet che questo paese riceve, mi dispiace, ma griderò sempre più forte il mio disaccordo.
Non penso all'Afganistan in una situazione militare di peacekeeping, lo penso al momento dell'invasione....penso alla storia
che ci hanno raccontato di liberare quel paese,di farlo diventare un paese a cultura occidentale,via i burqa, via le barbe, ricostruzione... salvo poi non riuscire a beccare la ragione del contendere, il diavolo in persona, e mantenere la pace in un paese distrutto e senza più identità.
Per non parlare dell'Iraq nel quale gli americani (informati) non se ne stanno andando, per niente, anzi il Congresso ha approvato il prolungamento della missione e ha rinsaldato la fase di ricostruzione del paese (sembra divertente distruggere per poi ricostruire e per ottenere la proprietà, un pò come al gioco del monopoli).
Anzi se mai Obama arrivasse alla Casa Bianca si troverebbe con qualche problemuccio a realizzare le sue promesse fatte per il ritiro delle truppe.
La cosa che mi infastidisce di più è che il terrorismo viene sempre visto con il volto dell'islam, possibile che sia la sola al mondo che vede terrorismo in tutti quelli che per qualsiasi ragione provocano la sofferenza, la fame , il dolore, la mancanza di diritti, la morte di esseri umani?
Guantanamo, ed è di questo che stavamo parlando e proprio questo un atto di terrorismo, vestito di diritti e di buone intenzioni, di una sola parte del mondo e tra l'altro giustificate o non criticata da un'alta buona parte di consenzienti senza memoria.
Guarda un pò che sono io,oggi a difendere l'idea cattolica di uguaglianza fra gli uomini e di pietà..... ma dove state tutti quanti? A portare bottiglie di acqua per la povera Eluana?

amicusplato ha detto...

Carissima Ross,
hai il dono di mettere in bocca alle persone le tue parole...

Quando io dico che bisogna eliminare la prigione di Guantanamo, dico che bisogna eliminare una prigione lager, come lo era Alcatraz; sono contro la
dignità umana.
Quando dico che l'11 settembre è stato per gli USA e per il mondo un atto terroristico contro l'umanità da parte dei musulmani fondamentalisti, dico che lo hanno fatto i fondamentalisti musulmani per scatenare uno scontro di civiltà.
Quando dico che gli americani hanno trovato una inaccettabile scorciatoia per combattere il terrorismo, nell'Irak di Saddam, dico che hanno sbagliato. E che nei programmi di Obama, come hai ricordato, è previsto il ritiro dall'Iraq in tempi ragionevolmente brevi.
Ti ricordo che l'11 settembre 2001 viene prima della guerra contro Saddam. È su questo atto terroristico islamico che non c'è campo per discutere. Mi sembrava di essere stato chiaro.

Se infine non ti sta bene ciò che stabilisce l'ONU, stacchiamo la spina; è una spesa enorme, come ben sai...

Non capisco le tue dietrologie.

Il terrorismo oggi è soprattutto di matrice islamica, per i motivi che tutti sanno, anche i musulmani.
Non ho assolutamente detto che per combatterlo si deve ricorrere a guerre. Anzi, ho detto esattamente il contrario. Le crociate sono finite da 700 anni.
Io odio la violenza, anche verbale, figuriamoci quella dei fucili...

E se posso portare una bottiglia d'acqua a chi ne ha bisogno lo faccio. Costa un euro.
Penso che una vita umana lo valga.

Ciao!

rossaura ha detto...

Caro amicus,

nei tuoi discorsi che ho riportato pari pari, non c'era la traccia di quello che hai chiarito in questo ultimo commento, pertanto non ti ho messo in bocca parole non tue, ho solo letto le tue parole, interpretate questo sì, ma non essendo state approfondite ogni lettura era plausibile.
Non faccio dietrologia, anzi parlo proprio di oggi e sopratutto del concetto di terrorismo che credo valga la pena di chiarire, visto che non gli stiamo dando di sicuro lo stesso valore.
Ti lascio lo spazio per il chiarimento, visto che io applico questo termine a qualsiasi prova di forza che venga fatta contro civili (nota la parola civili, che non ha niente a che vedere con militari od esercito). L'11 settembre è un atto di terrorismo, ma è anche un atto di terrorismo l'invasione dell'Iraq e la guerra che si sta svolgendo da cinque anni. Ancora di più oggi dopo che sono chiare le motivazioni.
Terrorismo per me è anche affamare intere popolazioni per le speculazioni delle grandi multinazionali che operano in una società liberistica .in una economia capitalistica.
Terrorismo è Guantanamo perchè non applica le regole di un vivere civile, perchè disattente ai diritti democratici dell'individuo, perchè applica regole militari ad individui che non lo sono, o lo sono solo in parte, ammesso che queste regole siano accettabili.
Terrorismo non è solo di matrice fondamentalista islamica, si deve applicare a tutto quello che porta a morte e distruzione ed soppressione dei diritti vicili.Oppure anche questo è mettere parole in bocca agli altri? Sono solo io che vedo tutto questo e quindi è un mio errore di valutazione, oppure la morale e l'etica hanno preso strade inconfessabili ed è più consono allinearsi sulle posizioni di "tutti" fatalmente asseverate dall'informazione di regime (non parlo del nostro governo, che se pur è il classico esempio di informazione precostituita, non ha un valore così determinante nel contesto internazionale).
Se proprio mi tiri per i capelli, ti confesserò che alcune decisione dell'ONU le trovo avulse dallo statuto etico che si era dato, troppo spesso si muove per l'adesione di molti paesi di grande potere economico, prima che per scopi umanitari. Non scordare mai le regole d'ingaggio e il contraltare delle quote di ricostruzione. Ma questo è un altro discorso che rimanderei ad altra occasione.
Certamente le decisioni vengono prese sui numeri o meglio sugli interessi, più che sulla valutazione etica dell'intervento.
Mi sento certamente più cattolica e umanitaria perseguendo il mio concetto di etica che quello di chi con un euro in una bottiglia d'acqua si lava l'anima di fronte alla Chiesa, mai di fronte a Dio, il quale, poverino, dice e pensa tutte le cose che gli fanno dire e pensare..... altro che la mia capacità ..... io sono proprio nessuno in confronto di tanta potenza di mezzi.

amicusplato ha detto...

Terrorismo è anche fare di ogni erba un fascio, senza distinguere un problema da un altro, così le cose rimarranno sempre le stesse.

La guerra in Iraq è finita, credo; è stato un errore, lo abbiamo detto; chiamalo pure atto terroristico, ma certo fu una
risposta a un atto terroristico. Ora comunque c'è un governo nazionale regolarmente eletto; quelli che lo contrastano nei mercati e per le vie affollate di gente con auto bombe e kamikaze sono terroristi.

Su tutto il resto, pur condividendo le ansie e le preoccupazioni, si va in problemi diversi, le responsabilità dei quali appartengono a tutti (anche ai paesi una volta 'vittime'). Non vorrai escludere la Cina, il Giappone, Cuba, il Sudan, il Venezuela, il Brasile, la Colombia, il narcotraffico, l'effetto serra, lo sciogliemento dei ghiacciai, il buco dell'ozono...

Il terrorismo è oggi soprattutto quello dei fondamentalisti islamici, che stanno facendo di tutto per tenere il mondo sotto scacco perché non si possa raggiungere qualsiasi negoziato di pace, anche tra chi vorrebbe farla.

Non voglio entrare a discutere di chi è più o meno cattolico, di chi è più o meno bravo. Non ho mai avuto a disposizione un misuratore adeguato... Spero che ce ne sia uno superiore a noi, infallibile.

Ciao!

rossaura ha detto...

"Il terrorismo è oggi soprattutto quello dei fondamentalisti islamici, che stanno facendo di tutto per tenere il mondo sotto scacco perché non si possa raggiungere qualsiasi negoziato di pace, anche tra chi vorrebbe farla."

Non sono parole mie e non te le ho messe in bocca. Rileggile e rivalutale, sei troppo intelligente per non riconsiderarle.
Riguardo al resto non chiedevo un la misura di chi è più cattolico, ma solo una riflessione su chi lo è davvero.
Ma le cose non le cambiamo noi e pertanto sono solo idee diverse e con ogni probabilità le tue sono più diffuse anche se non è detto che siano per questo le più corrette.

Ciao al prossimo scontro :-D
Ross

amicusplato ha detto...

Le ho scritte un giorno fa. Non penserai che cambi idea una volta al dì, avanti i pasti; oppure che quando scrivo, le dita vanno da una parte e il cervello da un'altra... potrebbe succedere però.
Ti faccio notare che non ho messo a caso l'avverbio 'soprattutto'.

Per parte mia considero concluso qui il mio intervento nel dibattito.

Ciao!
Antonio

rossaura ha detto...

@ Amicus?
Che c'è ti sento tempestoso, non accetti più le critiche?
Se vuoi chiudiamo qui gli interventi, ma non mi venire a dire che ti ho chiuso io la voglia di commentare.
Se ti ho chiesto di rivalutare è perchè quella frase presentata i quei termini me la sarei aspettata da chi fa delle riflessioni molto meno complesse e attente delle tue.
Visto che ti avevo esposto cosa io ritenevo terrorismo, avresti potuto discutere sulla sostanza e non sull'apparenza. Poi non volendo interpretare le tue parole, perchè finisce che sono io a metterti in bocca "parole che non hai mai detto", finisce che mi trovo in difficoltà a discutere. Sarò io che fraintendo i tuoi discorsi, ma anche tu non te la cavi mica male.
Peccato, mi diverto sempre a smontare le tue certezze, se ci riuscissi potresti divertirti anche tu.... :-)
Mi spiace
Ross

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