lunedì 8 settembre 2008

Semplicemente grazie a tutti voi! By Marele

Osama said good-bye to Vik



Quando Audrey, che ringrazio immensamente, mi ha proposto di usufruire dell'ospitalità del suo blog e scrivere qualcosa di mio relativamente alla missione di Vik e del Free Gaza Movement, non ho esitato nemmeno un secondo prima di accettare con entusiasmo.

E' già passato qualche anno, infatti, da quando per una scelta meditata e mai rimpianta, è calato serenamente il sipario sul blog che per molto tempo mi ha rappresentato e, in questo particolare momento del mio vivere, potermi riaffacciare ad una finestra pubblica per condividere con molti di voi il mio pensiero è stato un regalo preziosissimo.

Di questo straordinario progetto, del suo compimento, di come si stia sviluppando giorno dopo giorno attraverso l'impegno di molti, molti più di quanto possiamo immaginare, non vorrei parlare in questa sede, per quanto strano vi possa sembrare.

Non ne voglio parlare perché molti l'hanno fatto e continuano a farlo egregiamente e sono convinta che ognuno di voi, se si trova qui, di fronte a questo schermo, ne ha letto e discusso con interesse e trepidazione e, laddove ancora non l'avesse fatto, sono certa che saprebbe a quali fonti attingere informazioni e dettagli.

Vorrei qui, oltrepassando e dando per scontata la dimensione delle date, dei numeri, delle azioni intraprese e pianificate, riflettere sul significato profondo che quanto accaduto e sta accadendo ha assunto.

Per me.
Per molti di mia diretta conoscenza.
Per moltissimi di mia indiretta, ma pur sempre profonda, conoscenza.
E per molti altri di cui non so, ma di cui posso intuire.

Ho imparato, fin da bambina, a conoscere bene il senso di impotenza e di rassegnazione che si genera dentro di noi di fronte a situazioni palesemente ingiuste, caratterizzate da aberrazioni dell'umanità e dalla perversione di quelli che dovrebbero essere i valori fondamentali a sostegno del vivere comune.

Sentirsi schiacciati da sistemi che si muovono come ingranaggi incomprensibili e potentissimi, vuoi che si tratti del paese in cui siamo nati o dell'angolo più lontano del pianeta.
Sperimentare la rabbia e il dolore di fronte a soprusi compiuti nel nome dei più disparati dèi, senza che faccia alcuna differenza che i relativi altari si trovino in un edificio religioso, in una banca o in un palazzo di governo.

L'indignazione scaturisce in ognuno di noi più o meno intensamente a seconda della nostra natura, della nostra sensibilità, del coraggio ad aprire gli occhi e voler guardare e capire cosa accade al di fuori delle nostre quattro mura domestiche.

In alcuni l'indignazione non scaturisce mai. Ma di costoro la Storia non conserva traccia.

Ho imparato, poi, che quel senso di impotenza seminato dentro le nostre anime può partorire figli molto diversi.

Può diventare un alibi, causa di immobilità e giustificazione all'ignavia.

E può diventare forza e determinazione, caparbietà, spinta al cambiamento, volontà di rischiare e spendersi generosamente nel nome di un credo.

Di tempi oscuri questo pianeta ne ha vissuti, non sono certa di esserci stata, ma sono certa di esserci ora con occhi spalancati sul mondo e anima attenta. E se si tratti di un Medioevo non saprei dire, lo dirà il futuro. Ma certamente quanto ci circonda, nel nostro bel paese come altrove, non è per nulla confortante.

Ed è per questo che, qui ed ora, voglio ringraziare Vik e i suoi compagni di avventura.

Voglio, più di ogni altra cosa, ringraziare Vik per esistere a questo mondo e nel mio mondo.

Ringraziarlo dal profondo del mio cuore, che è il suo, per essere l'uomo che è, per la sua intelligenza lucida, per il suo talento e la sua sensibilità, per il suo cuore mai avido, per lo scambio continuo che mi arricchisce.

Per avermi insegnato cosa siano la coerenza e il coraggio, per avermelo insegnato non solo raggiungendo le coste di Gaza, ma ogni giorno nutrendomi con la bellezza della sua anima, una goccia dopo l'altra, rendendomi una persona migliore.

E voglio ringraziare pubblicamente tutti i partecipanti alla missione per essere diventati esempio, modello, un precedente a cui poter fare riferimento nel futuro a breve e lungo termine.

Perché il 23 agosto non è stato sconfitto solo l'assedio di Gaza, il 23 agosto è stata sconfitta la mafia di ogni paese, è stata riportata la pace in ogni angolo di mondo martoriato da un conflitto armato, è stato nutrito ogni bambino affamato,
curato ogni essere umano finora lasciato ingiustamente morire solo per essere nato nell'emisfero sbagliato del pianeta,è stata ridata dignità agli animali e alla natura,è stata riconsegnata la voce a chi non poteva parlare e la libertà a chi aveva parlato e per questo l'aveva persa.

Si chiama speranza e quando qualcuno ce la restituisce gli saremo debitori, per sempre.

Lascio qui una parte di un brano che da tempo appartiene a Vik, ma che sono certa non sarà dispiaciuto di ritrovare in parte qui, ora che finalmente sta riempiendo i contorni della sua biografia:

"…è questo che in tante vite è andato smarrito:
il senso della propria vocazione,
ovvero che c'è una ragione per cui si è vivi.

NON la ragione per cui vivere;
NON il significato della vita in generale
o la filosofia di un credo religioso.

Ma la sensazione che esiste un motivo per cui la mia persona
che è unica e irripetibile,
è al mondo
e che esistono cose alle quali mi devo dedicare al di là del quotidiano
e che al quotidiano conferiscono la sua ragion d'essere.

La sensazione che il mondo, in qualche modo, vuole che io esista.
La sensazione che ciascuno è responsabile di fronte a un'immagine innata
i cui contorni va riempiendo nella propria biografia."


James Hillman - Il codice dell'anima

PS
ringrazio dal profondo del mio cuore Davide Mattiello di Libera, Tonio Dall'Olio di Libera Internazionale, Don Nando Capovilla di Pax Christi, Ettore Acocella di Assopace, Angela Lano di Infopal, Alessia De Luca di Misna, Ali Rashid, Davide Casati del Corriere della Sera e tutti coloro che fin dagli albori di questa avventura mi hanno aiutato ad essere un ponte forte ed efficace per informare a gran voce questo paese spesso dormiente.

Marele

11 commenti:

rossaura ha detto...

Noi ringraziamo te Marele per averci veicolato con grande passione e partecipazione i fatti che hanno condotto piccoli grandi uomini a fare azioni molto più grandi di loro. Oltre a te ovviamente aspettiamo il "nostro" Vik per dimostrargli la "nostra" condivisione e gratitudine.

Grazie Ross

un grazie anche ad Audrey :-)

Anonimo ha detto...

"Perché il 23 agosto non è stato sconfitto solo l'assedio di Gaza, il 23 agosto è stata sconfitta la mafia di ogni paese, è stata riportata la pace in ogni angolo di mondo martoriato da un conflitto armato, è stato nutrito ogni bambino affamato,
curato ogni essere umano finora lasciato ingiustamente morire solo per essere nato nell'emisfero sbagliato del pianeta,è stata ridata dignità agli animali e alla natura,è stata riconsegnata la voce a chi non poteva parlare e la libertà a chi aveva parlato e per questo l'aveva persa."

La stessa cosa che pensai anche io nell'occasione delle ultime elezioni nazionali :)

Daje su...

Anonimo ha detto...

Forse non fu solo una scelta tecnica. Forse lei pensò a Di Canio come a un simbolo di lazialità, l´uomo giusto per dare entusiasmo alla curva.

«E quando mi sono accorto che razza di personaggio fosse, quando ho scoperto che era uno degli artefici della battaglia anti-Lotito, l´ho cacciato dalla Lazio a calci in c… Basta con questa idea tutta politica del calcio, fascisti, comunisti. Se in quegli anni avevamo Di Canio che faceva il saluto romano, il Livorno aveva Lucarelli che salutava la curva con il pugno chiuso».

Il pugno chiuso è un gesto politico consentito dalla Costituzione, il saluto romano no.

«Questo è veterocomunismo. I delinquenti dello stadio non sono di destra né di sinistra, sono un partito a sé. Delinquenti abituali, sì, e vanno trattati con il codice penale. Io mi sono battuto per togliere la politica dallo sport e non è un caso che ho un ottimo rapporto con la comunità ebraica».


bravo presidè

Anonimo ha detto...

Marele, lasciando perdere tutti i commenti cinici, mi fa piacere che esistano ancora persone con forti ideali, come te e Vik. Ormai la nosta società è volta totalmentealla produzione ed al consumo, e post come quello che hai appena scritto sono boccate di aria fresca ed ossigenata. Sei benvenuta a scrivere anche sul mio blog, sottoforma di commento o altro, ogni volta che ti va.
Per citare Vik, con una chiusa che ormai ho fatto anche mia (ma di cui lui merita sempre il TM ;)), restiamo umani.

Unknown ha detto...

Autorizzata da Audrey a fare capolino tra i commenti, ringrazio Martina e Rossaura. Tornerò a trovarvi, promesso.

A Lord vorrei dire che si rischia sempre di essere retorici quando ci si lascia andare all'espressione dell'entusiasmo, a volte irrazionale, a volte puerile, ma nel mio caso sicuramente sentito. E, tutto sommato, me ne importa poco :) Mi rendo volentieri ridicola agli occhi disincantati e cinici di molti se si tratta di sostenere persone in cui credo. Il post in questione non voleva essere un esercizio di stile e di scrittura originale, ma solo quello che avevo sinceramente sentito. La vicenda che ha portato Vik e gli altri dove sono adesso è stata preceduta da mesi, anni di lavoro e da dubbi e sofferenze personali, fino all'ultimissima ora, che ho convissuto e che, più che mai, mi portano a ribadire che quanto è accaduto è stato straordinario.

Anonimo ha detto...

il problema è che il psot non è un esercizio di stile o di scrittura originale. Si tratta di un ammasso informe di chiacchere che cerchi di giustificare con la passione e il coinvolgimento puerile. Qui non si contesta il coraggio di pochi, si contestano le persone che ne parlano con parole vuote.

Unknown ha detto...

Lord, rispetto il tuo punto di vista, ci mancherebbe. Sorridi, perciò, pensando che non ho più un mio blog e non avrai, quindi, altre occasioni di imbatterti in tanto vuoto. Ti suggerisco, però, di esprimerti sempre con cautela, in generale, nei confronti di persone di cui non sai nulla; non mi conosci e non sai quanto effettivamente ci possa essere dietro quelle parole in termini di impegno personale concreto, di sostanza, di passione impiegata quotidianamente per supportare Vik, quella missione oltre che molto altro. Ma non mi preoccupo, sono certa che saprai dove trovare altri ammassi informi di chiacchiere più consone al tuo gusto :)

Audrey ha detto...

@ Lord
Credo che questa volta NULLA ti quanto hai scritto sia condivisibile.
Puoi essere di opinione contraria a quanto scritto da Marele, puoi essere contrario a ciò che Vik e quelli della FreeGaza stanno facendo..ok!
Ognuno ha le sue idee ed opinioni, e poichè io cerco (nei limiti delle mie possibilità) di dare alle parole "LIBERTA' DI OPINIONE E DI ESPRESSIONE"un risvolto concreto, ecco che qui sul mio blog non opero MAI censure accogliendo chiunque voglia esprimere in questo "luogo" la sua idea.
Ma mi spieghi in base a cosa definisci vuote le parole di Marele?
Sinceramente trovo le tue parole dettate da pregiudizio e voglia di provocazione fine a se stessa.
Audrey

ps "Il pugno chiuso è un gesto politico consentito dalla Costituzione, il saluto romano no"

E meno male!
Teniamoci stretta questa Costituzione almeno finchè ce la lasciano...Ma con un sindaco fascista a Roma che ha detto ciò che ha detto ieri... temo si conserverà ancora per poco.

Saluti a tutti.

Anonimo ha detto...

@ merlene
non si ha idea delle idee della gente senza idee (cit)

@ Audrey

Certamente c'è un filo di provocazione nelle mie parole, ma ciò non toglie l'assurda inutilità di tante parole inutil i. per il resto in questoi blog sono talmente solo che lo specchio non mi riflette più. Spero che vietino pure il pugno chiupo un giorno, le cose lasciate a metà non mi sono mai piaciute. comunismo e fascismo hanno portato tanto male e meritano di essere banditi.

Unknown ha detto...

@ Lord: è stato un'esperienza breve e istruttiva incrociarti per questo scambio, non ho avuto modo di capire quanto siano interessanti le tue idee dal momento che hai dedicato le tue energie ad essere distruttivo nei miei confronti (oltre che di un esimio psichiatra e scrittore come James Hillman, ma anche lui si scusa con te) e a non dire nulla di interessante. Ringrazio ancora Audrey per l'invito e torno alle mie incombenze e al mio impegno, che non hai avuto nemmeno la curiosità di voler approfondire. Un abbraccio a tutti.

Anonimo ha detto...

non era importante sapere le mie idee in questo caso, la vera cosa fondante era sapere le tue. Ma sentivo un vuoto pneumatico.
un bacione

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