venerdì 31 dicembre 2010

CHI C'E' DIETRO MARCHIONNE?


E’ un vezzo tutto italiano la miopia. Bombardati da migliaia di gossip distratti da notizie secondarie dinnanzi a fatti sconvolgenti ci limitiamo a vedere gli aspetti apparenti e mai ad avere una visione prospettica e globale degli avvenimenti. Salvo rari casi di informazione libera sempre più ostacolata.


Vale allora la pena di chiedersi chi è e chi c’è dietro Marchionne.

Sergio Marchionne è un manager che si forma alla scuola del capitalismo mondiale è presente (vicepresidente non esecutivo ) in UBS la potente banca svizzera, è consigliere d’amministrazione di Philip Morris International ed è oltre all’incarico in FIAT, presidente del consiglio di amministrazione della Sociètè Generalè de Surveillance di Ginevra, nonché presidente dell’ACEA. Nominato nel 2006 da Giorgio Napolitano cavaliere del lavoro.


II capitalismo liberista ha innescato la crisi finanziaria mondiale che a sua volta ha generato la crisi economica. Rinnegando la non interferenza dello stato nel mercato economico finanziario si è avvalso degli aiuti per scongiurare un effetto domino che avrebbe distrutto l’intera economia del mondo occidentale. E’ dunque in primis il fautore e l’artefice delle sciagurate conseguenze di un mercato opportunamente drogato per canalizzare grandi ricchezze in poche mani.

La crisi ha sconvolto il mondo ma non chi manovra il potere. Anzi è in occasioni come queste che il potere si rigenera e ridisegna nuovi scenari sconvolgendo diritti acquisiti dalle classi lavoratrici. E’ ora che le lobby stabiliscono nuovi strumenti di potere. Marchionne non è solo l’A.D. di FIAT, è il rappresentante del potere mondiale. E’ l’esecutore del piano mirato a ristabilire la lotta di classe, ora che le masse sono divise, confuse e minacciate.


Non fatevi trarre in inganno pensando che egli sia il rappresentante del capitalismo italiano. Non lo è. Il capitalismo nostrano è da sempre provinciale e relegato a comparsa. La lotta è globale. Perciò dico che ora più che mai è attuale il motto “proletari di tutto il mondo unitevi”

Non lasciate che si sfruttino lavoratori di paesi emergenti e neo capitalisti. Rivendicate i diritti, istituite una internazionale. Ma liberatevi di questa classe politica miope e servile.

6 commenti:

il monticiano ha detto...

Proprio un bel soggetto il sergino, tanto a lui che gliene frega delle classi lavoratrici.
Ma io dico capitano tanti accidenti e malanni a chi ha poco o niente e a lui e ad altri che non basterebbe un elenco telefonico di Roma per indicarne i nomi, niente, scoppiano di salute.

Audrey ha detto...

Aldo, stai calmino..Almeno a San Silvestro :-D
Un abbraccio stretto, stretto.

amicusplato ha detto...

Sono OT, ma non ho voglia di discutere di economia e di politica ;-)

Voglio solo, caro Primlug, farti tanti auguri, un po' in ritardo, ma sempre nei primi giorni dell'anno siamo.

Auguri di cuore!

Amicusplato (ricordi?) :-D

amicusplato ha detto...

Of course, best wishes alla nobildonna genoana che parla un english fluently come io il latino (una volta) ;-)

Carissima Audrey, un grande abbraccio, che duri tutto l'anno :-))

Mi ha fatto piacere rivederti nella mia postazione fissa... :-D

Un bacio affettuoso :-)

Antonio (ricordi?), aka Amicusplato

Anonimo ha detto...

Grazie amicusplato ricambio gli auguri
Certo che ricordo le appassionate discussioni delle quali ho apprezzato il confronto civile tra due storie e due culture diverse
Prim

Audrey ha detto...

Grazie per gli auguri caro Amicus :-)
Quanto al parlar di politica ed economia, i tempi sono bui e quindi necessita ancor di più la nostra attenzione...Come diceva un tuo amico (San Paolo)Omnia munda mundis.
Un abbraccio, Audrey

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