Ricevuta da un amico francese (il titolo originale è Seulement). Dovete arrivare alla fine! E non dite che non è vero o che sono i soliti magistrati di estrema sinistra che diffondono sta roba.... P.s. Un grazie di cuore a Paolo senza il cui preziosissimo aiuto non riuscivo a pubblicare (è il potere occulto dello psiconanooooooo)
Si era detta che questa del decreto “salvabadanti”poteva essere l’inizio della sua riscossa, la ferma, forte e chiara risposta a tutti quei detrattori che continuavano a sospirare sul calendario, chiedendosi perché non si era limitata a continuare a sfoggiare il suo lato B e si era ostinata a voler mostrare anche un cervello, impresa assai più ardua.
Davanti alla preparazione del Pacchetto sicurezza ad opera di quel leghista brutto, nano e pure mezzo pelato del Maroni (sì lo so anche il Berlusca ha questa caratteristiche...ma il Berlusca è il Berlusca), la Ministra per le Pari opportunità ha fatto sentire la sua autorevole voce, ma soprattutto le sue autorevoli motivazioni che l’hanno trasformata in nostra Signora delle badanti.
Chi penserà alla mia mamma???
Non chi penserà alle badante clandestine, improvvisamente trasformate in soggetti a delinquere, no la preoccupazione della nostra Mara desnuda era tutta per la sua mamma, come ogni italica figlia, conformemente affettuosa.
Ecco allora partorire, insieme al collega governativo Sacconi (uomo a cui oltre che l’intelletto manca anche un lato B di spessore, e quindi uno dei pochi in confronto a cui la nostra Mara si trova in vantaggio) il piano Sacconi Carfagna:
una sanatoria destinata alla badanti..ma si badi bene (non le badanti..VOI) solo quelle/i che assistono ultrasettantenni, disabili o non auto-sufficienti. In totale dunque, circa 50mila (stime del Viminale) delle 400mila colf che hanno fatto domanda d'ingresso nell'ultimo decreto.
Tutti a dirsi…Anvedi la Mara quanto è buona ..oltre che bbona… ma
Eh già perché non tutte le favole hanno un happy end, ed ecco che salta fuori quel lupo cattivo cattivo del Robertino Maroni che ha oggi dichiarato nel corso dell'audizione in commissione Affari costituzionali di Montecitorio sulle linee programmatiche del dicastero:
«Chi è entrato clandestinamente in Italia è clandestino, punto e basta». Dunque va respinta ogni «sanatoria generalizzata» compresa quella per le badanti.
«Faccio fatica a definire queste figure intermedie di semiclandestini. E poi perchè la badante sì e il muratore con tre figli no? Perchè una badante che si occupa di una persona di settant'anni sì e quella che segue una persona di 69 no? Si fa fatica a trovare una logica«.
E dunque, conclude Maroni, «respingo la morale di chi chiede al governo intransigenza delle leggi e poi chiude tutte e due gli occhi per interessi personali. Questa doppia morale non mi appartiene».
E brava la nostra Mara desnuda..E’ riuscita a far apparire un politico serio perfino il Robertino Maroni… E poi c’è chi dice che sta donna, a parte il lato B, non ha qualità.
Ammettiamolo..Le fantasie sul Berlusca "quotidiano e privato" si sprecano.
C'è chi lo immagina sempre circondato da vallette, veline e sedicenti show girl,pronte ad esaudire ogni minimo sospiro cavalierale;
chi lo immagina circondato da giocatori del Milan, mister e dirigenza..a discettare di tattiche e Ronaldinhi, giocando magari a Subbuteo;
chi lo immagina intento a spalmarsi catrame sul cranio, e cerone sulle guance con instancabile abbondanza....
Ed invece il Berlusca che fa..durante le notti insonni (ha sempre dichiarato di dormire pochissimo, max 3 /4 ore a notte)ed evidentemente solitarie? Una delle accattivanti ed invidiate attività sopra descritte? Noooooooooooooooooo
Guarda le televendite, ed in particolare quelle di coltelli condotte e presentate dal mitico Chef Toni, 100 volte dato morto in una ricorrente leggenda metropolitana, e sempre redivivo.
Ma poichè il Berlusca è il Berlusca..tradotto è un business man, mica si limita a fare quello che fa il 99% di noi quando rimaniamo affascinati a guardare le televendite.... Insomma guardare e basta.. Noooooooooo Prende su il telefono ed accatta..i coltelli.
«Pronto? Sono Silvio Berlusconi e vorrei comprare i coltelli». Scrive Mario Prignano sul settimanale «A», in edicola da oggi: «Quando al centralino della televisione hanno sentito qualcuno che diceva di essere il presidente del Consiglio e voleva acquistare dei coltelli, hanno pensato a uno scherzo. Fino a quando il compratore non ha comunicato il numero della carta di credito e l'indirizzo di Arcore al quale far recapitare la merce». Allora ci hanno creduto.
Ecco cosa fa un Presidente del Consiglio nelle lunghe notti insonni romane... Acquista coltelli alla televendita di Chef Toni per la casa di Arcore. E probabilmente finisce per convincersi che TUTTO si possa vendere agli italiani con le televendite.
El Pais di oggi dedica un editoriale alla performance di Silvio Berlusconi in materia di giustizia.
EDITORIAL Italia mía Berlusconi reactiva sus viejos fantasmas contra la justicia confeccionando leyes a su medida
Non ci sono novità nel nuovo Berlusconi. Si comporta come ha sempre fatto.. Esercita la “cosa” politica come se fosse il Presidente del Consiglio di Amministrazione di un’azienda.
Presta ascolto ai membri del suo Governo ed ai suoi alleati, ma alla fine fa e disfà a proprio piacimento. E soprattutto (cosa più grave) a proprio beneficio. Il primo ministro italiano è tornato al potere da meno di un mese e mezzo, per la terza volta in 15 anni, con gli stessi pregiudizi e la stessa sfiducia verso la magistratura, che, sostiene, è in mano alle toghe di sinistra impegnate a rovinargli la carriera.
Il provvedimento che sta per varare, dà la precedenza ai procedimenti penali che prevedono pene superiori ai 10 anni di prigione, soprattutto quelli che creano allarme sociale (mafia, terrorismo).
Contemporaneamente sospende per 1 anno lo svolgimento di processi relativi ad atti commessi prima del 30 giugno 2002 e che stanno in una fase compresa tra l’udienza preliminare ed il dibattimento, e che possono essere puniti con pena fino a 10 anni di carcere.
La proposta legislativa potrebbe anche avere una giustificazione, se non fosse che l’eventuale applicazione sospensiva riguarderebbe proprio direttamente una delle vicende, sempre problematiche , del Cavaliere con la giustizia:il caso Mills, aperto nel 1997.
Las medidas más polémicas (Le misure che hanno suscitato maggiori polemiche)
1)Intercettazioni Escuchas judiciales. Los jueces no podrán realizar pinchazos para investigar los delitos penados con menos de 10 años de cárcel. Desaparecen las escuchas para crímenes económicos, financieros y empresariales.
2)Sospensiva e priorità nei procedimenti giudiziari Juicios. Los jueces deben dar prioridad a las causas penadas con cadena perpetua o más de 10 años, y se suspenden por un año los procesos relativos a hechos anteriores al 30 de junio de 2002.
3)Aggravante penale della clandestinità Inmigración. Ser un inmigrante ilegal constituirá una agravante cuando se haya cometido un delito.
4) Pattugliamento delle strade con l'esercito- Patrullas en las calles. Despliegue de 3.000 soldados en 10 ciudades durante seis meses prorrogables a un año.
Ma si sa. Stampa francese, stampa spagnola, stampa anglosassone… Tutti di estrema sinistra.
DUBLINO (Reuters) - Gli elettori irlandesi hanno respinto il trattato Ue di Lisbona. Lo ha detto il ministro della Giustizia Dermot Ahern oggi.
"Sembra che sarà un voto per il 'no'", ha detto in diretta alla tv. "Alla fine, per una miriade di ragioni, la gente ha deciso".
Poichè il regolamento della UE prevede che lo stesso Trattato deve essere ratificato da TUTTI i paesi aderenti, di fatto questo voto popolare irlandese blocca l'approvazione e l'acquisizione del Trattato considerato la nuova Carta Costituzionale Europea.
Ricordiamo anche che l'Irlanda è l'unico dei paesi membri della UE ad aver promosso un Referendum per la ratifica, e viene quindi (leggittimamente) il dubbio che altri paesi avrebbero potuto esprimere una volontà popolare simile, se avessero scelto la via referendaria.
Calderoli (lega) ha già espresso il suo parere:
Un grazie al popolo irlandese per il suo voto. Tutte le volte in cui i popoli sono stati chiamati a votare hanno bocciato clamorosamente un modello di Europa che viene vista lontana dai popoli stessi. I popoli, ancora una volta, hanno dimostrato di avere maggiore saggezza rispetto a governi e parlamenti". "Questo referendum tenutosi in Irlanda - osserva Calderoli - conferma la posizione tenuta da sempre dalla Lega Nord, ovvero che la sovranità appartiene ai popoli e che solo i popoli possono decidere di rinunciare ad essa.
Si aspetta nel pomeriggio la dichiarazione ufficiale di Barroso, Presidente della Commissione UE
Si prospetta davvero una situazione di grave crisi per l'Unione Europea, come ipotizzato da Fini?
Un vecchio adagio popolare dichiara “ Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi..”.
E’ quello che deve aver pensato il ns. esimio Presidente del Consiglio (ogni riferimento diabolicus è voluto…) quando a distanza di pochi giorni dalle sue dichiarazioni sulle intercettazioni telefoniche, scoppia lo scandalo della “clinica Santa Rita” di Milano.
Riepiloghiamo il cammino delle pentole diaboliche….
Santa Margherita Ligure, 7 giugno 2008
Silvio Berlusconi, durante il suo intervento all'assemblea dei giovani industriali a Santa Margherita Ligure, annuncia che il prossimo consiglio dei ministri approverà un provvedimento anti-intercettazioni con una pesantissima previsione di carcere per chi violerà le regole: cinque anni ai trasgressori, senza distinzioni tra chi le intercettazioni le esegue e chi le diffonde sulla stampa.Sarà un divieto assoluto, le intercettazioni potranno essere eseguite e utilizzate solo nelle indagini sul terrorismo e sulla criminalità organizzata.
Perplessità e preoccupazione vengono espresse dall’Associazione Nazionale Magistrati.
Inutilmente.
Il Guardasigilli Alfano (a proposito del quale, molti italiani, fino a questa dichiarazione, si erano chiesti se esistesse realmente o fosse il primo caso mondiale di ministro virtuale) punta l'indice contro i costi delle intercettazioni, che rappresenterebbero «il 33% dei costi complessivi della Giustizia», un «eccesso cui bisogna porre rimedio». La presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, è già pronta a mettere il testo all'ordine del giorno, non appena arriverà all'esame del Parlamento.
L’opposizione? N.P. (Non pervenuta per coloro che non sono avezzi al meteo)
Insomma, tutto sembrava chiaro e predefinito (tanto che perfino Alfano sembrava averlo capito), il destino delle intercettazioni ormai segnato…Quando…
Milano, 9 giugno 2008
Le fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano hanno eseguito, 14 ordinanze di custodia cautelare (2 in carcere, 12 agli arresti domiciliari) nei confronti di 13 medici e del rappresentante legale della clinica milanese 'Santa Rita' per i reati di falso ideologico e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.
I professionisti avrebbero falsificato le cartelle cliniche. Per alcuni dei medici, a seguito di specifiche perizie, sono stati inoltre contestati anche i reati di lesioni gravissime e di omicidio volontario, avendo sottoposto alcuni pazienti ad interventi abnormi ed invasivi, senza tener conto delle condizioni di fragilita' degli stessi per eta' e condizioni cliniche. L'importo indebitamente ottenuto dagli enti pubblici e' stato stimato in circa 2,5 milioni di euro.
Per i magistrati titolari dell'indagine, "l'utilizzo delle intercettazioni e' stato fondamentale per l'inchiesta perche' gli indagati parlano in modo esplicito della necessita' di operare per guadagnare".
E qui viene appunto da pensare che Santa Rita, che ricordiamo a tutti i miscredenti che frequentano sto blog è la Santa delle cause impossibili, abbia pensato bene di intervenire ed operare un altro dei suoi miracoli (noooo..non donare intelligenza e personalità ad Alfano, quello non ce la fa nemmeno Santa Rita…), palesando al mondo intero, su quanto le intercettazioni aiutino le indagini dei magistrati e siano uno strumento investigativo essenziale.
Il dubbio è che diabolicus Silvio, nonostante la perfetta armonia di intenti con Ratzinger espressa qualche giorno fa durante la sua visita in vaticano, Santa Rita non sappia nemmeno chi sia e dei coperchi se ne freghi.
I 27 ministri dell'interno dei paesi europei hanno approvato la direttiva anti-immigrati. Sebbene nei giorni scorsi il Parlamento avesse votato una mozione di condanna per la xenofobia italiana, la direttiva europea ha scelto proprio la linea italiana, il pugno di ferro contro gli stranieri. Nonostante le recenti prese di posizione di tipo garantista del Vaticano, di moltissime altre religioni e del commissariato dell'Onu per i diritti umani. I paesi europei potranno usare procedure di espulsione molto più snelle, rispetto ad oggi, e non ci sarà tanto da badare a restrizioni umanitarie, tipo il rispetto dei diritti dei bambini. Anche i minorenni potranno essere cacciati - come dice sempre la Lega - a calci nel culo. Chi finisce al Cpt potrà essere trattenuto anche per 18 mesi. E così prende sempre più forma il carcere extragiudiziale, cioè sottratto al giudizio della magistratura.
In Francia le organizzazioni politiche e civili di sinistra hanno risposto immediatamente, organizzando per il prossimo 14 giugno una manifestazione a favore dei sans papiers.
Sophie Daylac, responsabile della Cimade, la principale organizzazione che, in convenzione con il Ministero degli Interni francese, si occupa di problemi legati all’immigrazione ed ai sans papiers, ha giudicato in maniera estremamente negativa il testo della nuova direttiva UE. E’ inammissibile, ha affermato, che la detenzione di una persona clandestina possa essere protratta nei CPT fino a 18 mesi, e che i minori siano sottoposti alle stesse procedure degli adulti. Gli stranieri gravemente malati non avranno più diritto automaticamente al permesso di soggiorno. La Daylac sottolinea come la Direttiva UE, nel tentativo di armonizzare le normative dei vari paesi, ha accolto le misure più restrittive di alcuni stati e che quindi si è giunti alla criminalizzazione di persone che non fanno altro che fuggire alla miserie dei loro paesi.
La parole finali: Nous ne laisserons pas passer un tel texte.
Intanto in Italia che succede a sinistra rispetto alla Direttiva UE? Boh…
Se qualcuno/a ha notizie di manifestazioni di vario tipo contro l’approvazione di questa Direttiva le può indicare anche qui tra i commenti. Grazie Forse arriveranno prima segnalazioni dall’Irlanda
Ed alla fine Obama ce l’ha fatta. Primo afroamericano ad arrivare alla sfida finale per la Casa Bianca.
"Questa notte si chiude un viaggio storico e ne inizia uno nuovo che ci porterà un'America migliore" con questa parole si presenta davanti a 20 mila democratici a Saint Paul in Minnesota. Ma la situazione in casa del Partito Democratico è tale, che per Obama non c’è nemmeno tempo e maniera di godersi il successo.
Il problema principale per Obama è e rimane Hillary Clinton.
Come osserva il “Los Angeles Times” in questo momento la chiave per i Democratici è l’unità, le ferite inferte in questa battaglia delle Primarie non sono state né poche né lievi. Obama ha reso onore a Hillary, “Lei ha fatto la storia”-ha dichiarato- “ e non solo perché è una donna che ha fatto quello che nessuna donna aveva fatto prima, ma perché dà ispirazione a milioni di americani con la sua forza ed il suo coraggio”. Il tentativo, da parte di Obama, nemmeno troppo celato, è quello di portare dalla sua parte i 18 milioni di democratici che hanno votato per Hillary.
Ma, intanto, come risposta, la Clinton ha fato sapere che non si è ancora arresa. “Non prendo decisioni, non questa notte” facendo notare come nella maggioranza degli Stati considerati maggiormente rappresentativi, la vittoria è stata sua. E’ indubbio, quindi, che il primo test per Obama “Front Runner Democratico” è l’atteggiamento da tenere di fronte alla risolutezza dell’avversaria.
La scelta non è affatto semplice per il candidato afroamericano: da una parte è chiaro che diversi stati chiave hanno ampiamente mostrato di preferire la Clinton, oltre al dato (confermato anche dagli ultimi sondaggi) che Obama non riesce a far breccia nell’elettorato ispanico e cattolico in generale, nelle donne e nella tradizionale working class. Tutti segmenti elettorali che si sono sempre mostrati indispensabili per le vittorie dei presidenti democratici. Dall’altra parte, accogliere ed indicare Hillary come sua vicepresidente, potrebbe far allontanare tutto quell’elettorato che lo ha sostenuto proprio per la sua capacità di presentarsi come qualcosa di davvero “nuovo” nel panorama politico statunitense.
L’impressione generale, da parte di molti analisti, tra cui Dick Morris, già consigliere di Bill Clinton, è che “allearsi con Hillary non porterebbe a Obama un solo voto, se non, forse, quello di Clinton, mentre porterebbe, sicuramente, la presenza ingombrante dell’ex Presidente alla Casa Bianca in caso di vittoria. Senza contare poi, che una buona fetta dell’elettorato che ha appoggiato Hillary lo ha fatto, molto probabilmente, in funzione anti Obama e che quindi si asterrà comunque o voterà McCain.
Già McCain..ecco finalmente pronunciato il nome del vero avversario di Obama, che, però, in campo democratico sembra dimenticato, una figura sullo sfondo, tutti presi, come sono, in questa guerra intestina.
Ed intanto McCain ed lo staff elettorale del partito Repubblicano hanno già iniziato a sferrare i primi affondi. Con questo video messo on line, in cui compaiono Hillary, John Edwards ed altri democratici. Tutti criticano Obama per la vaghezza del suo messaggio politico, per la sua impreparazione e per la carenza di leadership.
Come dire, il Partito repubblicano non ha nemmeno bisogno di lavorare, il materiale anti Obama glielo fornisce già il Partito Democratico.
Le 28 avril, les partisans de Gianni Alemanno célèbrent son élection à la mairie de Rome. (Reuters)
Rome sous l’empire de la haine Dirigée par un postfasciste, la capitale italienne a été le théâtre de violences contre des étrangers.
Liberation dedica, dopo lo speciale di 4 pagine di qualche settimana fa sulla questione Napoli, un articolo sul clima di violenza xenofoba che si sta diffondendo in Italia, ed in particolare nella capitale.
Nelle strade della capitale L'articolo di Eric Jozsef esordisce ponendo in correlazione il nuovo clima di tensione politica e sociale, e l'elezione , lo scorso 28 Aprile, al Campidoglio, di Gianni Alemanno definito: "un postfascista che porta sempre una croce celtica al collo".
Vengono raccontati l'episodio del Pigneto " teatro di una caccia all'immigrato al grido di sporchi stranieri, bastardi", e lo scontro "tra militanti di estrema sinistra ed attivisti neofascisti all'Università la Sapienza di Roma, che ha richiamato lo spettro degli anni '70, quando gruppuscoli radicali si fronteggiavano violentemente prima di confluire nelle file del terrorismo".
Un clima nazionale Come analisi politica più generale, vengono riportate le dichiarazioni della sinistra "che denuncia un clima deleterio, che alimenta l'intollerenza e la xenofobia, sviluppatosi da quando il centro destra ha fatto della tollerenza zero contro l'immigrazione clandestina uno dei capisaldi della propria campagna elettorale" e sottolinea come "certi esponenti della Lega Nord si sono lasciati andare a dichiarazione di chiaro stampo razzista". Mentre sulle posizioni espresse dalla destra, si sottolinea "l'invito a non politicizzare gli incidenti".
Vengono anche riportati stralci delle dichiarazioni di Dario Chianelli,l'aggressore reo confesso del Pigneto, mettendone in risalto (senza peraltro commentarle) le contraddizioni e le lacune, tipo la pretesa di non conoscere i giovani che lo hanno affiancato nell'azione.
Frasi vergognose L'articolo si conclude soffermandosi su Gianni Alemanno e Gianfranco Fini e sulle più recenti dichiarazioni pubbliche dei 2 esponenti politici di destra.
Fulminante il parere sull'atteggiamento di Alemanno: " il nuovo sindaco di Roma gioca a fare, alternativamente, il pompiere ed il piromane, condannando, prima, fermamente, il raid del Pigneto, accusando però, subito dopo, la sinistra di voler strumentalizzare l'accaduto". Inoltre sulle violenze alla Sapienza "ha stigmatizzato l'accaduto come scontri tra imbecilli fuori da ogni contesto storico e temporale".
Il giornale francese, rimarca anche come, in questa situazione, Alemanno non abbia minimamente esitato "a proporre di dedicare una via di Roma al suo antico mentore Giorgio Almirante, ex membro della repubblica di Salò, fondatore del neofascista Movimento Sociale Italiano (M.S.I.) e collaboratore nel 1942 della rivista antisemita La Difesa della razza".
La situazione creatasi ha costretto "Gianfranco Fini(Allenza Nazionale, ex M.S.I.) Presidente della Camera dei Deputati a condannare pubblicamente gli articoli in cui Almirante affermava che il razzismo deve essere il nutrimento di tutti (...) altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei".
Mentre, almeno per ora, Gianni Alemanno "Non ha ancora deciso di abbandonare il progetto di dedicare una strada ad Almirante. Ha semplicemente concesso che cercherà un confronto chiarificatore con la comunità ebraica, per poi rettificare il giorno dopo, che comunque non ha mai pensato di delegare la questione alla suddetta comunità...perchè sono io che decido".
Sinceramente ho trovato l'articolo un pochino "tranchant", teso quasi più a voler delineare, comunque, una situazione critica ed a tinte fosche, che a fare un'analisi appropriata, cercando anche di capire i motivi di una situazione comunque preoccupante.
Tanto è vera questa mia sensazione, che a calce dell'articolo si possono leggere diversi commenti di lettori, che avendo da poco visitato Roma, si stupiscono di fronte alle cronache riportate, affermando di aver trovato una città tranquilla e altamente vivibile Voglio sottolineare che il numero dei commenti è notevolmente superiore rispetto al normale, segnale evidente che comunque per i francesi è sempre importante capire quello che succede in Italia, anche come strumento di interpretazione della loro situazione interna.
Quello che però mi pare importante e condivisibile è che la stampa estera, ancora una volta, mostra 2 virtù che mancano alla nostra: 1) Non avere la memoria corta (Chi in Italia osa più accostare la siglia M.S.I. a Fini, per esempio?) 2) Chiamare le cose con il loro vero nome. Un postfascista è un postfascista. PUNTO.