lunedì 12 maggio 2008

Ratzinger, Carfagna, Mussolini: uno strano trio all'attacco della 194

E' cominciata l'offensiva alla 194.
Il paese è nel pieno di una spaventosa crisi economica, sociale, morale ed etica, ma sembra che modificare in senso restrittivo la 194 vigente, così come è stata legiferata nel 1978 e sancita da un referendum nel lontano 1981, sia per l'Italia una priorità assoluta.

Oggi l'attacco di Ratzinger che durante l'udienza ai rappresentanti del Movimento per la Vita, ha letteralmente dichiarato:

Negli ultimi trent'anni, da quando è stata introdotta la legge 194 che permette l'interruzione di gravidanza, si è creata una mentalità di progressivo svilimento del valore della vita.

La vostra visita - ha detto Ratzinger - cade a trent'anni da quando in Italia venne legalizzato l'aborto ed è vostra intenzione suggerire una riflessione approfondita sugli effetti umani e sociali che la legge ha prodotto nella comunità civile e cristiana durante questo periodo". .

Ma niente paura donne italiane, non temete, abbiamo o no un neo ministra delle Pari Opportunità, fresca fresca di nomina, preposta appositamente ed istituzionalmente a difenderci?
Ed infatti, ecco che la Mara desnuda non tarda a far sentire la sua voce:

"il problema non e' discutere la 194, ma applicare la cultura della vita che in questi trent'anni, come dice giustamente il Papa, e' stata svilita. Serve una normativa a favore della famiglia che incentivi le nascite e a favore delle donne affinche' rinuncino ad abortire".

Allora..a parte che in confronto a questa dichiarazione, le note "convergenze parallele" di Moro erano di una linearità e conseguenzialità logica cristallina, vorrei mettere in risalto la subitanea prova di servile ossequio da parte della Ministra nei confronti del Papa, e sorge spontanea una domanda...
Ma la Carfagna lo ha mai letto il testo della 194 integralmente?????
Anzi, nemmeno integralmente, perchè basterebbe limitarsi al titolo della legge

NORME PER LA TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITA' E SULL'INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA

e all'
Articolo 1

Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.

L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.

Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.


Vi rendete conto? Abbiamo una ministra per le Pari Opportunità che dimostra in maniera inequivocabile di non conoscere nemmeno una legge emanata dallo Stato Italiano a tutela della salute delle donne italiane.

Dulcis in fundo, non poteva mancare l'onorevole Mussolini:
"Quando si parla di famiglia e di maternità anche l'attuale legge 194 deve poter essere messa in discussione. Infatti, non si aiuta di certo il percorso a sostegno della vita eliminando argomenti scomodi o eludendo uno dei contenuti essenziali del dibattito": lo ha dichiarato Alessandra Mussolini, segretario nazionale di Azione Sociale, in riferimento a quanto affermato dal neoministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna.

Ricordiamoci che questo è solo l'inizio...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre più in alto! Mi sa che la smetto di leggere notizie che vengono dal mio paese di origine, perché sono sempre più raccapriccianti!
No, Audrey, figurati se la Carfagna ha letto la 194 (ma era nata quando l'abbiamo votata?), ma neppure paparatzi l'ha netta, perché questa legge, che è presa come modello in vari paesi d'Europa per la compilazione di leggi simili, è una legge di prevenzione dell'aborto e tutela della salute della donna.
Ovviamente, il solito discorso che ormai va avanti in Italia come un tormentone, se non si legge... e se il Vaticano cominciasse a togliere gli artigli dalle leggi laiche di uno stato laico...

Audrey ha detto...

Cara Martina,
perfavore non smettere di leggere le news dall'Italia, ci siamo anche noi che la pensiamo un po' in maniera diversa e cerchiamo di far sentire cmq la ns voce :-)
Sul resto che dirti?
L'ignoranza non ammette scuse, soprattutto da parte di un Ministro della Repubblica, allora la Costituzione Repubblicana non dovrebbe conoscerla nessuno visto che fu promulgata nel 1948...Oddio sai che mi hai fatto venire l'atroce dubbio :-)
Un abbraccio e salutami l'Oceano,
Audrey

Anonimo ha detto...

Il problema non è tanto Ratzy, quanto VOI che lo state ancora a sentire. Come mai se domenica mattina mi affaccio dal balcone di casa mia e dico "abbasso la 194" nessuno mi caga? Meditate gente, meditate.

Però, bella l'espressione "Mara desnuda", mi piace proprio.

Poi... la Mara desnuda, come la chiami tu, è di destra, così come la Mussolini, che ti aspettavi? Ovvio che sono tutti coesi in quel senso. Ora Ratzy conta ancora di più. L'Italia non è un paese laico, si sa.

A proposito di Mara desnuda, ci avete fatto caso che a FI le donne sono tutte strafighe e/o provenienti dal mondo dello spettacolo? Della serie le apparenze prima della sostanza. State attenti che tempo fa la Mosetti annunciò di essere interessata alla politica. Beh, però a pensarci bene Luca Barbareschi non è una strafiga... :D

riccardo gavioso ha detto...

forse se le sottoponessero le leggi impaginate a calendario...

Mara Desnuda è fantastica!

un abbraccio

Audrey ha detto...

@ Maurizio
Ma infatti io più che con Ratzi che fa il suo "mestiere", me la prendo che la Ministra, che dovrebbe rappresentare istituzionalmente le donne italiane (cioè anche me) e....
Sul fatto che le peones del Berlusca siano TUTTE strafighe..dai, anche la Bertolini? Con quella ce ne fai 18 di strafighe... :-D
E poi nessuno ha detto che per le elette può anche essere che quelle di dx siano meglio, ma tra le elettrici..Non c'è proprio confronto! Io conosco solo cozze che votano Berlusca!

@Riccardo
sai che è una grande idea la tua? In pratica solo figure, le parole si sa creano difficoltà di interpretazione :-)
Un abbraccio anche a te, e sorridiamo per non piangere ...

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