sabato 17 gennaio 2009
GLI OCCHI SONO LO SPECCHIO DELL'ANIMA
Ci sono una infinità di parole che posso e devo scrivere. E’ l’unica cosa che in questo momento mi è consentito fare. Ma non sempre le trovo. Mi si intrecciano pensieri, a volte, cattivi pensieri. Se uscissero ora liberi senza mediarli con la ragione farebbero molto male.
Poi guardo questi occhi. Non riesco a sostenere lo sguardo. Lo abbasso, come se mi vergognassi. Se dovessi descrivere con una parola questa fotografia la definirei “Barbarie”. Si, non saprei definirla in altro modo. C’è una violenza peggiore delle bombe, il terrore.
Questi occhi che futuro possono vedere? Questo orrore resterà per sempre nei ricordi di questa bimba. L’accompagnerà per tutta la vita. Gli si impregnerà nell’anima, si avvinghierà come un cancro ai suoi sentimenti. Forse. Forse un giorno potrà essere più serena, ma l’ombra di questo orrore sarà per sempre presente.
Quante vittime farà questa carneficina? 1.000, 2000? State pensando solo ai morti. Concedetevi il lusso di pensare a quanti avranno, per tutta la vita, turbe emotive. Provate a pensare al terrore che proveremmo noi adulti. Moltiplicatelo per milioni di volte. Nel mondo dei bambini popolato di fate turchine, noi serviamo gli orchi. Quelli veri. Non finti come le fate.
Non umiliamoci a ridurre il tutto a ragione e torto. Guardiamo gli occhi dei bimbi. Quale torto o ragione ci da il diritto di rubargli il futuro? Andate a dirgli che l’uomo nero aveva ragione. Ditegli, se avete il fegato, che è lei dalla parte del torto. Ditegli, se avete coscienza, io c’ero ma non ho fatto nulla. Un giorno il terrore finirà, per gli altri, non per lei.
Se Dio esiste deve chiedergli scusa. Noi per primi.
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9 commenti:
La stessa cosa che ho pensato io giovedì sera, durante Annozero, in apertura volti di bambini, un bimbo occhi grandi luminosi, gonfi di lacrime, il suo visto che passava dallo spaesamento alla più totale paura e il suo pianto assieme ad un urlo silenzioso, come questa piccolina della foto. Questi bambini piangono e urlano la loro paura, come non ho vista fare da nessun altro prima o forse sì.... quella bambina vietnamita che scappava dal napalm.
Dio cosa stiamo facendo... e per che cosa poi...
Scusa, il post che hai fatto mi fa vergognare di non poter fare di più
Ross
@Lisa
dobbiamo combatterli tutti gli orchi.
Brecht ha etto che nell'uomo c'è molto quindi si può fare molto dell'uomo. Crediamogli. Cerchiamo il cuore di tutti.
@Ross
ognuno da quello che può, come può. Essere contro è già un impegno. Vedere e urlare è già un impegno. Purtroppo solo questo possiamo fare
un abbraccio a tutte e due
Primlug
L'infanzia in un mondo di belve è già di per sè un dramma,vi prego ,per nessuna ragione,neanche per una buona ragione,non usate i bambini.
"La guerra è una cosa triste. Ma ancora più triste è il fatto che ci si fa l'abitudine." (Tiziano Terzani)
Quel bambino,tutti i bambini di Gaza, per il loro futuro, dovrebbero augurarsi di trovare uomini migliori di quelli (e mi riferiscono ai capi di Hamas)che attualmente li governano...
Sempre più frequentemente viene messo in mostra un viso di bambini con l'espressione del terrore. Danno un grande senso di tristezza e malinconia perchè mi accorgo che non si può fare nulla per evitare ciò. Come tappi un buco con un piccolo aiuto,dietro si apre una voragine. A volte trovo troppo clementi le pene che vengono afflitte ai colpevoli, in confronto al male che hanno fatto nel cuore e nell'anima di un bambino. Ci sono lavori umili che nessuno vuole più fare; allora questi orchi mettiamoli all'opera, così nella fatica e nello sconforto possano riflettere sul male che hanno commesso. Purtroppo tutta la ricchezza del mondo non potrà mai togliere il male che dei bambini hanno subito, ma almeno che provino ad avere un po' di orgoglio vedendo che l'orco sia punito e come merita stia soffrendo, non come sucede spesso la faccia franca. Per cambiare qualcosa si deve sempre aspettare che venga fatto del male a qualcuno di famiglia nobile o importante, mentre alla gente comune viene lasciato passare nel silenzio e nell'indiferenza. Tutte quelle riunioni che i nostri politici vanno a fare in giro per il mondo non servono a nulla, proviamo a farli rimanere a casa e risolvere i problemi veramente. Come l'attuale problema dell'immigrazione di massa dall'Africa, tante parole e sperpero di soldi ma di sostanzioso, che possa portare al termine non si vede nulla. Senza toccare il penoso tasto della violenza sulle donne, lasciate troppo spesso a se stesse. Dopo una violenza subita, con il semplice che era conseziente, il caso è chiuso. E' la voce del popolo che manca per fermare questa maledetta piaga. E' stata costruita un'era fatta di shopping, feste varie, ferie in luoghi da sogno a tal punto che uno persona chiede addiritura un finanziamento solo per far vedere che riesce ad andarci anche loro, anche se sanno che sotto sotto gli crea dei problemi. E' la voce del popolo di massa che manca per ribellarsi se non per mettere la parola fine, almeno per ridurre questo scempio. Vedi il caso di Edoardo Costa, come i vari ministri e politici, usano i vari problemi per mettersi in mostra, poi gli aiuti e il conforto sono sempre le persone semplici che lo portano. Ultimamente si parla tanto di scuola e di insegnamenti, già dalle medie inferiori dicono che solo la lingua inglese sia poca da far imparare ai ragazzi. Però nessuno si prende la briga per imporre l'insegnamento su come aggirare l'omertà, l'indifferenza e l'avidità che sarebbero sufficienti per rendere la vita più decorosa. E poi ce ne sarebbero da dire ancora molte di cose semplici da fare per portare un sorriso sul viso di un bambino e di una donna, però.............
La parola è l'unica cosa che abbiamo; ma vi prego, non fermate mai di dire quello che pensate. MAI!
@ Paki90
Se le abbiamo trovate sino ad ora, quando gli eventi ti facevano mancare il fiato, stai tranquilla le troveremo sempre. Purtroppo è davvero l'unica nostra arma, ti prometto che la useremo.
Primlug
"...e cosa farai adesso figlio dagli occhi azzurri,
cosa farai adesso
dolce mio figlio
tornero' la fuori
prima che la pioggia cominci a cadere....."
Riusciremo mai a far rialzare questi figli e farli vivere una vita che valga la pena di essere vissuta?
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